Petali di parole

La piccola Heidi e ...

(parte II)

Riassunto della puntata precedente:
Heidi è il cartone animato più sfigato che mente abbia mai concepito. Heidi è persino peggio di Pollyanna e Anna dai capelli rossi messe insieme!!!

Dopo una serata trascorsa ad escogitare un modo per uccidere Clara il più dolorosamente possibile, Heidi, esausta, si tuffa sul suo letto, ma scopre che la signorina Rottermeier, in vena salutistica, ha fatto sostituire tutti i materassi di casa con delle tavole di legno.
Dopo aver fermato l'emorragia nasale, la nostra piccola amica si addormenta, col viso dolorante, ma comunque lieta che la giornata sia finita.

Al risveglio Heidi si prepara per partire di nuovo alla volta di Mestre, dove la valigia le sarà finalmente riconsegnata.
Si sveglia presto, beve una tazza di te, si lava e si pettina, mette il fondotinta, il fard e l'ombretto. Vorrebbe mettere anche lucidalabbra e mascara, ma non trova il piccolo astuccio in cui custodisce questi piccoli beni portatili.
"Porca di quella tr**a ladra e malata!" (tradotto: "Accidenti!"), "Dove l'avrò messo?", si domanda Heidi.
Nel frattempo il Surrogato di Peter si sente male e minaccia di dare una buca colossale alla nostra eroina. Solo grazie alla risolutezza della piccola, il ragazzo decide di partire:
"Piantala e vestiti, se mi mandi da sola ti salto sul piede fino a che non ti frullo tutte le ossa".

Giunti in stazione Heidi e il Surrogato di Peter si accorgono di essere terribilmente in ritardo, ma per qualche strano favore del Caso riescono a prendere il treno che li porterà a destinazione.
Giunti a Mestre affamati, Heidi e Surrogato si dirigono spediti verso il MacDonalds, dove sperano di intossicarsi per raggiungere qualche delirio artistico e scrivere la loro Lucy in the Sky with Diamonds.
Ovviamente questa è l'unica volta in cui mangiando da Mac Heidi non si sente male.
La piccola guarda l'orologio: "Ma porcavacca! Già l'una e dieci!!! Surrogà, muoviti!"

I due corrono verso la stazione dei pullman e notano che l'autista del miracolo sta per ripartire. Con uno scatto felino lo raggiungono e riottengono la fatidica valigia.
Heidi si appresta con il volto sorridente a cedere volentieri una parte intima del suo corpo per un'ora (fosse per lei anche per due...) all'autista, che nel giro di una notte si è trasformato in un giovane ragazzo alto, moro e bello che più bello non si può, e figo che più figo non si può.L'autista però le sorride e se ne va, dicendo:"Non occorre!"
Quella povera sfigata della nostra amica, infatti, ha beccato l'unica persona gentile proprio quando non doveva!
"Ma tu vedi un po' che jella schifosa!", si dispera la piccola.

Sconsolata si avvia con Surrogato a prendere un treno, che ovviamente sta per partire.
"Ma porco ca**o! E' mai possibile?!?", si domanda angosciata la bimba.

Ma il peggio doveva ancora arrivare.
Treno stracolmo con riscaldamento a palla. Temperatura tropicale.
La piccola Heidi, ancora agitata per la tempesta ormonale scatenatale dall'autista, apre il finestrino e si gode un po' di aria fresca, allorquando arriva una simpatica vecchina.
"Ciò, siniorina! La pol chiuder quel finestrin? Ze 'nverno, ciò!", chiede la dolce nonnina ad Heidi.
"Certo signora, ma le dispiace se lascio giusto un filo aperto perchè non mi sento molto ben...", ma subito la vecchina la interrompe:
"Ciò, siniorina! Ze fredoo! La vol capir si o no! E ciò!", si impone la vecchina.
La piccola Heidi fra sè e sè pensa "Ma tu guarda se le vecchie rincoglionite rompicog***ni devono capitare tutte a me! Ma perchè non se ne stanno a vegetare a casa davanti a Vivere e Centovetrine, invece di spaccare le scatole di una povera e innocente bambina come me?!", ma come abbiamo già detto, la nostra dolce bambina è molto educata e torna a sedersi senza rispondere.

La reazione della vecchia rinco.. della simpatica vecchina, ha scatenato un "effetto domino" su tutte le over 65 dello scompartimento (almeno una decina), con la conseguenza che tutti i finestrini si sono chiusi nel giro di 5 minuti. Nei dieci successivi l'aria si è fatta irrespirabile, e Heidi e il suo amico Surrogato hanno rischiato il collasso respiratorio.

Giunti salvi ma non sani a Francoforte, Heidi e il suo amico fanno ritorno a casa da Clara e la trovano in lacrime. La bionda amica di Heidi, infatti, nel mostrare il progressi fatti nel recupero delle funzionalità delle gambe al giornalaio di fronte casa, era stata investita da un tram che le aveva reciso entrambi gli arti inferiori all'altezza del ginocchio.
Heidi e il Surrogato di Peter, appresa la notizia, gridano "Che culo!" (che in lingua montana significa "Come ci dispiace!").
La signorina Rottermeier, colta da un malore alla vista di tanto sangue, si ritrova tra le braccia dell'arrotino in una camera da letto, e con l'occasione, si fa dare una bella affilata.
Il Nonno, là sui monti (con Annette???), raccoglie le foglie di una miracolosa erba piantata da Peter (quello vero) sotto una potentissima lampada.
Il ragazzo, dal canto suo, porta al pascolo (certo, ora si dice così) le pecore, con uno zaino pieno di riviste "Playsheep".

Arrivederci al prossimo episodio di

Heidi, la bambina più sfigata del mondo dei cartoni animati!