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Certo che siamo proprio un Paese strano. Lo sport nazionale non è il calcio ma il salto sul o dal carro! Sempre pronti a salire sul carro del vincitore ma altrettanto lesti nel saltare giù se il carro inizia a sbandare. E non sto parlando solo di Montezemolo anche se lui può essere preso come esempio. Ricorderete tutti la decisione presa dai vertici confindustriali in occasione delle scorse elezioni, il grande show del Cavaliere per riprendersi la base di confindustria, il comportamento stizzito di Montezemolo e Co., ebbene ora, comprendendo l'inutilità della scelta fatta, Montezemolo ritorna sui suoi passi. Attacca il Governo e questa traballante maggioranza e scende dal carro del povero Romano che replica stizzito con un secco "si commenta da solo". La sinistra radicale teme il governo dei tecnici e mette le mani avanti:"i poteri forti tramano contro Prodi". Ma forse sarebbe meglio dire:"Prodi ha tramato contro se stesso". Si, perchè il povero Romano per cercare di stare a galla ha dovuto firmare troppe cambiali ed ora si rende conto che il tesoretto non basta per pagarle tutte. E così l'armata Brancaleone rischia di perdere le sue crociate! Provate a chiedere in giro, ad amici e conoscenti, per chi hanno votato lo scorso anno. Nessuno o quasi dirà di aver votato per Prodi (per onor del vero era accaduto lo stesso per Berlusconi) e allora verrebbe spontaneo pensare a brogli e alchimie strane ma la realtà è ben diversa e molto più semplice: la sindrome del voltagabbana. Quando l'aria si appesantisce e i rumors diventano troppo critici verso l'uomo che precedentemente si era scelto si fa in fretta a rinnegare il passato e le scelte fatte. Ma del resto, anche San Pietro rinnegò Gesù! E adesso il povero Romano deve veramente guardarsi le spalle! Poi, ci si mette anche il Giornale a spargere i dubbi e attaccare il Prode vice ministro Visco ed ecco che la leggera brezza aumenta d'intensità. E non dimentichiamo la Bindi che diventa una provocatrice non invitando i rappresentanti OMO alla conferenza sulla famiglia e causando altri malumori a sinistra. Insomma il povero Romano è sotto attacco ma, per ora rimane lì, fermo. Guzzanti Junior nella sua vecchia parodia di Prodi diceva sempre: " Io sto fermo, fermo come un semaforo!". Per fortuna che nelle città le rotatorie stanno prendendo il posto dei semafori e quindi c'è speranza che il semaforo venga spento. Per il bene dell'Italia, ovviamente! satira politica