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Fatti non foste a viver come bruti

"... Non vogliate negar l’esperienza
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fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"

(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno canto XXVI, 116-120)

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La fiera delle Priorità!

Post n°247 pubblicato il 29 Maggio 2007 da unamicoincomune

Tag: politica, priorità, prodi, satira, tesoretto

Priorità, sfogliamo il vocabolario per trovarne il significato. Allora, Priorità è un sostantivo femminile invariabile che significa: anteriorità, precedenza,carattere, condizione di preminenza, di maggiore importanza.

Dal significato si evince che sta ad indicare un livello, una scala di cose importanti graduate proprio per il livello d’importanza. Da ciò è chiaro che non possono esserci più di un numero limitato di priorità. Diciamo, da uno a cinque.

Ora, il termine priorità è diventato prioritario per il componenti dell’attuale governo, il governo della serietà che fa rima con priorità, e per il suo leader Romano Prodi. In periodi diversi il termine è stato usato per indicare gli argomenti più urgenti da affrontare. Partiamo dal programma, che si apre con la priorità delle priorità: il bene dell’Italia. Mai tanta generosità era emersa dalla politica. In genere ci si limitava al bene del proprio partito e degli amici. Le priorità della coalizione sono chiaramente indicate nel programma della coalizione ma per problemi di spazio ne indichiamo solo qualcuno. Per avere una visione completa si può andare direttamente alla fonte: il Programma Totem.

- Ridurre i costi della politica 22

I nuovi diritti 69

- Tutelare chi soffre 71

- I diritti dei cittadini stranieri 71

- Unioni civili 72

- Il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale 72

- Un consumo tutelato 73

- Diritti dell'ambiente e diritto all'ambiente 73

- Il Garante per l'infanzia e l'adolescenza 73

- Valorizzare gli operatori della sicurezza 79

- Un'intelligence moderna 81

- Un Paese protagonista del futuro europeo 83

- Una strategia per combattere il terrorismo 101

Reagire al declino. Una nuova economia,

Fuori dalla crisi, per una nuova crescita 117

- Le ragioni del declino. Una nuova governance per lo sviluppo 119

- La patria dei cento turismi 157

Lavoro, diritti e crescita camminano insieme 159

- Una piena e buona occupazione 161

- Una previdenza sicura e sostenibile 166

- Il pilastro del futuro: la previdenza complementare 171

- Risolvere il "problema casa" 178

- Diritto alla salute e nuovo welfare locale.

Le priorità di una politica riformatrice 180

Ristabilire la fiducia, governare la Finanza Pubblica 195

- Un fisco più equo per la redistribuzione,

la lotta all'evasione e la riduzione del costo del lavoro 202

Il Mezzogiorno: una grande opportunità

- Una nuova rete di infrastrutture per lo sviluppo 213

- Per una etica della convivenza civile. Il contrasto alle povertà

e l'inclusione sociale 215

- Una politica industriale per il Mezzogiorno 221

Conoscere è crescere 225

- Investire nella scuola 227

- Le risorse dell'autonomia scolastica 228

- Università ed enti di ricerca: motori dell'innovazione e della mobilità sociale 234

- Per una immigrazione governata 249

- Gestire l'immigrazione con l'Europa e col Mondo 250

- Vie legali per l'immigrazione 252

- Politiche del soggiorno e della cittadinanza 254

- Diritto di asilo 256

Più informazione, più libertà 259

- Il diritto a comunicare e ad essere informati 261

- I nuovi media e l'innovazione 263

- L'assetto della RAI e del servizio pubblico 265

- La rinascita culturale come strategia per la crescita 269

- Valorizzare il nostro patrimonio storico ed artistico 271

- Sostenere lo spettacolo dal vivo 274

- Il cinema e l'audiovisivo in primo piano 276

- Una cultura dell'attività fisica

Vediamo chiaramente che le priorità di allora si sono ridotte con il passare dei mesi sino ad arrivare ai famosi dodici punti della caduta del Governo, alle priorità indicate nel summit di Caserta e alle cinque priorità per la spendita del famigerato tesoretto ed ora alla recentissima, dopo l’ecatombe per la coalizione di governo alle elezioni amministrative, scoperta del Nord come priorità.

Dopo “serietà”, la parola più usata da Prodi è “Priorità”. Per lui tutto è prioritario, si sveglia la mattina ed è prioritario farsi la barba, poi è prioritario fare colazione, chiamare Sircana, leggere i giornali…

Ipse dixit

Ecco una rassegna di dichiarazioni del prode Romano e di qualche suo ministro sul tema “Priorità”:

1) Prodi: priorità sono la lotta all'evasione e il rilancio dell’economia

Romano Prodi punta a recuperare un terzo dell'evasione fiscale e rilancia il dialogo con le parti sociali per far decollare l'economia

2) Prodi. Tesoretto, 5 priorità Pensioni basse, precari, infrastrutture, casa e famiglia. Statali, Nicolais: Ci sono soldi per aumento 101 euro.

3) Il Ministro degli Esteri D'Alema, in Senato, ha indicato con chiarezza che la politica estera dell'Italia consiste nel perseguire "la priorità europea", perché la "relazione transatlantica sarebbe consolidata non indebolita da un aumento della coesione europea" e, ha aggiunto che, quando questo obiettivo si offusca, "la politica estera italiana diventa strutturalmente più debole, più incerta e il paese si divide".

4) Prodi da Madrid: ''La lotta all'evasione fiscale e' e deve essere la nostra priorita'''

5) FISCO: PRODI, FAREMO TAGLIO ICI MA ORA PRIORITA' E' AIUTARE PIU' DEBOLI

6) La riforma del sistema elettorale è “una assoluta priorità”.

7) Un piano in cinque punti per spendere il tesoretto: pensioni più basse e ammortizzatori sociali, infrastrutture, ricerca, piano casa, sostegno alla famiglia.

8) Prodi: "Il Nord è una priorità".

Insomma, al premier il termine “Priorità” piace. Definire prioritario qualcosa significa dare rilevanza e importanza e non costa nulla farlo. Il vero problema è che ciò che è prioritario per lui potrebbe non esserlo per qualche partito della coalizione e così le sue priorità sono destinate a restare solo parole e non si concretizzeranno mai in fatti.

Per il bene dell’Italia è ormai prioritario cambiare Governo!

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AL VERO GABBIANO JONATHAN

La maggior parte dei gabbiani non si danno la pena di apprendere, del volo, altro che le nozioni elementari: gli basta arrivare dalla costa a dov’è il cibo e poi tornare a casa. Per la maggior parte dei gabbiani, volare non conta, conta mangiare. A quel gabbiano lì, invece, non importava tanto procurarsi il cibo, quanto volare. Più d’ogni altra cosa al mondo, a Jonathan Livingston piaceva librarsi nel cielo.Ma a sue spese scoprì che, a pensarla in quel modo, non è facile poi trovare amici, fra gli altri uccelli.

SE

"Se" Se saprai conservare la testa, quando intorno a te tutti perderanno la loro, e te ne incolperanno; Se crederai in te stesso, quando tutti dubiteranno, ma saprai intendere il loro dubbio; Se saprai aspettare, senza stancarti dell'attesa, ed essere calunniato senza calunniare o essere odiato senza dar sfogo all'odio e, non apparire troppo bello, ne parlare troppo saggio; Se saprai sognare, e non rendere i sogni tuoi padroni; se saprai pensare, e non fare dei pensieri il tuo fine; se saprai incontrare il Trionfo e il Disastro, e trattare questi due impostori nello stesso modo; Se saprai sopportare di sentire quello che hai detto di giusto falsato dai ribaldi per farne trappola ai creduli o vedere le cose per cui hai dato la vita, spezzate e curvarti e ricostruirle con utensili logorati; Se saprai fare un mucchio di tutte le vicende e rischiarlo in un giro di testa e croce; E perdere e ricominciare da capo e non fiatar verbo sulle tue perdite; Se saprai forzare il tuo cuore e i nervi e i tendini per aiutare il tuo volere, anche quando essi sono consumati; e così resistere quando non c'è più nulla in te tranne che la volontà che dice loro: "reggete!" Se saprai parlare con le folle e mantenere le tue virtù e passeggiare con i Re e non perdere la semplicità; Se ne nemici, ne prediletti amici avranno il potere di offenderti, se tutti gli uomini conteranno ma nessuno conterà troppo; se saprai riempire il minuto che non perdona, coprendo una distanza che valga i sessanta secondi; Tuo sarà il mondo e tutto ciò che contiene e, ciò che conta, sarai un uomo,figlio! Rudyard Kipling

EINAUDI

"Migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. È la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di guadagno. Il gusto, l'orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie ed investono tutti i loro capitali per ritirare spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi." - Luigi Einaudi