trampolinotonante il 08/07/09 alle 12:16 via WEB
Ho letto sopra nei commenti qualche riferimento alla musicoterapia. E' sempre un argomento assai interessante e delicato. Diceva Storr che l'origine della musica va ricercata nel cervello, essa è nata prima ancora dell'articolazione del linguaggio e il nostro essere continuamente coinvolti da essa, sta a significare un ricercare da parte nostra il legame con le origini ancestrali del nostro io. Gli "animali da palcoscenico", come giustamente tu, cara cri, chiami coloro che si esprimono con i suoni da un palco, sono in definitiva i " demiurghi" del nostro incoscio. Essi sfruttano i suoni, la musica, per mettere ordine, per "porre fine al caos" dei dati sensoriali. E quando riescono a coinvolgere l'uditorio hanno ottenuto il loro successo. Difatti loro, sti " animali", stanno attentissimi e sfruttano il carattere " ordinatore" precipuo della musica, che per altri versi io accomunerei al linguaggio parlato, o meglio, ( comincio a non farmi capire) al linguaggio matematico, interpretando, ascolta bene, ciò che gli stessi pitagorici avevano intuito, ordinando i suoni e le relazioni fra di essi secondo schemi matematici ovvero " secondo i numeri e le loro frazioni".Non è il caso che mi stia a dilungare a spiegare tale parametro fra il filosofico e la scientifico. Indagherò invece l'aspetto emotivo.Parlavo del carattere " ordinatore" della musica: ordinare nel senso di " controllare "il tessuto emotivo. Senza farla tanto difficile, è assodato che esista una relazione strettissima fra le emozioni e la musica. Attraverso essa il corpo ne viene coinvolto, alcune risposte psico-fisiche vengono esaltate,in definitiva si avvia quasi incosciamente una complessa forma di ordinamento. Un ordinamento che prevede che le emozioni più profonde vengano portate alla coscienza e trasformate " in strutture ordinate di suoni musicali. Da questo processo scaturisce il legame fra le "emozioni" e i vissuti emotivi cioè i ricordi, che prendono, ad esempio, il nome di " felicità", di tristezza" , di gioia", di rabbia" ecc..: Ecco quindi spiegato cosa fa e cosa provoca il suono organizzato degli "animali da palcoscenico"come tu teneramente li chiami. Le emozioni e la musica quindi appaiono trettamente correlate: la musica, così come le emozioni, accompagna la vita di ogni giorno, scandisce le grandi manifestazioni canore, accompagna anche i piccoli passi della giornata, anche nella vita privata. Da qui il carattere universale della musica poichè , come le emozioni, è un elemento presente in tutte le attività mentali del giorno. . In musicoterapia difatti è noto che la musica non può quindi essere considerata a se stante, come fosse neutrale, anzi deve sempre essere considerata come un importante fattore di regolazione dell'attività emotiva, del tessuto emotivo, della capacità di provare emozioni intense, come quelle che hanno fatto fluttuare la nostra simpaticissima amica cri alla quale vanno i miei più cari auguri di felicità e di benessere musicale. Sta musica servirà pure a qualcosa!! tt
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Inviato da: cassetta2
il 26/09/2020 alle 20:23
Inviato da: virgola_df
il 28/02/2015 alle 13:37
Inviato da: virgola_df
il 28/04/2012 alle 09:08
Inviato da: virgola_df
il 30/12/2011 alle 13:20
Inviato da: virgola_df
il 22/12/2011 alle 18:21