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Un angolo di paradiso

Post n°99 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da dreaming_cri
 

Era una magnifica giornata, tiepida e trasparente. Le montagne formavano un semicerchio di vette innevate e sembravano così vicine da poterle toccare allungando un braccio. Le otto del mattino. Pareva impossibile che avesse potuto rovinarsi in quel modo la sera prima.

..ma in questo angolo di paradiso tutto può accadere.
Sole, pioggia, neve si alternano a velocità sorprendenti. Siamo abituati a queste bizzarrie del tempo.
Come ieri sera.
Io e te eravamo a cena, in quel delizioso ristorante da cui si domina la città e la si abbraccia con un unico sguardo. Tipico locale per coppiette felici. Come lo eravamo noi un tempo. Forse.
Ieri era il nostro anniversario, ma non volevamo festeggiare, ormai non avevamo più motivi per farlo. La nostra storia era giunta al capolinea.
Per molto tempo ho voluto indossare dei paraocchi e non ammettere che tu non mi amassi più.
Ma ieri sera quella tempesta di inaudita violenza, ha scatenato in me una reazione improvvisa. Decisa. L’elettricità delle saette, che solcavano il cielo, mi ha dato una scossa.
Ho liberato le tossine che laceravano la mia anima.
Ti ho rivelato di amare un altro uomo.
Ti ho detto che la routine di ogni giorno stava uccidendo ogni mia residua gioia di vivere.
Ti ho spiegato che mi sentivo morta dentro.
 
Ti sei sentito ingannato.
Hai incominciato a gridare, accentrando l’attenzione degli altri avventori su di noi. Poi te ne sei andato, lasciandomi il conto da saldare.
Piccolo scotto da pagare per il raggiungimento di una libertà agognata.

Ora tu ti sarai sicuramente rifugiato tra le sue braccia, a farti coccolare, a fare la vittima, a piangere perché IO ti ho tradito.
Si, io ti ho tradito. Non ho avuto il coraggio di dirti che sapevo della tua relazione con colei che si considerava la mia migliore amica.
Pensavi non sapessi? Pensavi che non avessi notato gli sguardi furtivi e complici che vi scambiavate quando ritenevate di non essere visti?  
Non sono stupida fino a quel punto. Sapevo, ma ho fatto finta di nulla. 
Ieri ho detto basta.  
Una piccola bugia e tu sei esploso, rivelando il tuo astio nei miei confronti, perché, a tuo dire, ti ho obbligato a rimanere rinchiuso in una vita che non volevi vivere.

Ti amo, non so quando o se smetterò di farlo, ma sono certa che l'amore deve essere condiviso e alimentato giorno per giorno per rendere felici.
Così ieri ho deciso.
Mi sono assunta la colpa per farti andare via e renderti libero.
Io sono sola, come lo sono da anni. Non c’è nessun uomo nella mia vita. Tu eri l’unico e da oggi non lo sei più.


Stamani è una bellissima giornata.
Il sole, che risplende in un cielo senza nuvole, quasi da cartolina, sembra sorridermi. Forse anche lui è felice.. come lo sono io.
Oggi è l’inizio di un nuovo giorno. Di una nuova avventura.
Ora devo vivere da sola, senza te...
Il passato è alle spalle.
Ho racchiuso in una valigia tutti i miei sogni. 
Ora sono pronta ad andare via e a lasciare questo angolo di paradiso che, come una prigione dorata, ha congelato il mio cuore.
  
 

questo racconto di fantasia tenta di partecipare al gioco letterario ‘incipit’ promosso da Writer

 

 
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