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Post n°4608 pubblicato il 21 Aprile 2011 da cile54
Muore il bimbo sinti attaccato al respiratore. Blitz interruppe la corrente Tommaso, 17 mesi di vita tribolata a causa di una gravissima malattia genetica, è morto lunedì pomeriggio. Tommaso era ricoverato da due mesi all'Ospedale dei bambini di Brescia, dove i genitori si erano trasferiti dalla vicina Piacenza proprio per cercare di salvargli la vita. Tommaso era sinti, e questo - incredibile a scriversi - ha reso la sua battaglia per la vita ancora più difficile. La presenza della sua famiglia nel campo di via Orzinuovi, in città, era infatti diventata il simbolo dell'ennesima crociata discriminatoria dell'Amministrazione bresciana, nominalmente guidata dall'onorevole Pdl Adriano Paroli ma in realtà eterodiretta dal suo vice, il leghista Fabio Rolfi. Una serie infinita di balzelli, incomprensioni, vessazioni - fra cui il sigillo dei bagni e il distacco della corrente elettrica - avevano portato all'esasperazione gli abitanti del campo. La rivolta era esplosa nella notte di San Valentino, lo scorso 14 febbraio, dopo che il Comune di Brescia aveva deciso di cacciare alcune famiglie e di trasferire in capo a qualche mese tutti gli attuali residenti in un altro campo, quello di via Borgosatollo. Dove però - secondo i sinti - la situazione è già oggi quella limite, e il loro arrivo rischierebbe di trasformare quell'area in un ghetto, con il risultato paradossale che in capo a pochi mesi lo stesso Comune potrebbe intervenire per cacciarli, in nome dell'ennesima emergenza creata a tavolino. Settimane di tira e molla avevano esacerbato gli animi. La rabbia era esplosa a metà febbraio portando all'incendio di alcuni caravan, dei bagni chimici e di altre strutture prefabbricate. In mezzo a questa confusione, in pochi hanno pensato a Tommaso, che proprio in quelle ore di rivolta si trovava nel campo, attaccato al respiratore che lo teneva in vita. Senza corrente elettrica, staccata dal Comune, i macchinari non possono funzionare, e il generatore di emergenza recuperato in extremis dai genitori non aveva evitato il peggioramento del bambino, ma più ripresosi nonostante i due mesi di ricovero. Francesca Mantovani redattrice di Radio Onda d'Urto 19/04/2011 |
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Roma, 12 maggio 1977
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