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La notizia della liberazione della cooperante sarda, rapita in Mali il 23 ottobre, si attendono conferme ufficiali

Post n°6060 pubblicato il 04 Marzo 2012 da cile54

Rossella Urru è libera. Speriamo

 

Rossella Urru, cooperante sarda di 30 anni, laureata in Cooperazione internazionale, lavora da anni in Algeria, a Rabouni, ad un progetto per l'assistenza dei profughi nei campi del Sahrawi. È dipendente della Ong Cisp (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei popoli) che ha sede a Ravenna, ed è sostenuta dall'Università di Bologna e dalle istituzioni emiliano-romagnole. Il 23 ottobre del 2011 è stata rapita, insieme ad un suo collega spagnolo, Eric Gonyalons, da un gruppo armato, vicino ad Al Qaeda.

La notizia della sua liberazione è stata lanciata dal quotidiano senegalese Dakaractu e ripresa dalla Tv araba Al Jazeera. Si è diffusa in Italia intorno all'ora di pranzo e ha suscitato subito un'ondata di grande gioia. Ed è partita la corsa delle dichiarazioni di giubilo e gioia. Anche se alcune fonti consigliano, per ora, prudenza. Per la liberazione di Rossella Urru si erano mobilitati l'intera Sardegna, il popolo del web e perfino il festival di Sanremo con l'indimenticabile appello di Geppi Cucciari di fronte alla platea di 15 milioni di spettatori. Lo stesso presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ne aveva seguito la vicenda molto da vicino, fino ad esser stato lui ad annunciare ai famigliari di Rossella, che era viva, nel corso della sua ultima visita in Sardegna.

 

Secondo fonti della Mauritania, la liberazione di Rossella Urru sarebbe frutto di uno scambio con la liberazione di un attivista di Al Qaeda, Abderramane Ould Amadou al-Azawad. Si tratterebbe di uno dei leader del gruppo di terroristi legati ad Al Qaeda nel Maghreb. Secondo le stesse fonti, si tratterebbe di colui che rapì una coppia di coniugi italiani nel 2009, Sergio Cicala e Philonene Kabouree. Questi ultimi furono rilasciati dopo quattro mesi di prigionia nelle mani di Al Qaeda.

 

Mentre scriviamo, la Questura di Oristano, in una nota ufficiale, comunica che non esiste ancora certezza. Essa smentisce di essere in possesso di informazioni relative alla presunta liberazione della nostra connazionale". E non solo. Anche i suoi famigliari hanno diffuso una nota che invita alla cautela. "La famiglia Urru non ha ancora ricevuto una notizia ufficiale circa la liberazione di Rossella", sostiene un comunicato ufficiale. Margherita Boniver, all'epoca del rapimento sottosegretario agli Esteri, consiglia prudenza: "È desiderio di tutti che la notizia possa essere confermata, ma la Farnesina non ha avuto alcuno conferma. Siamo molto cauti. Finché non ci è possibile dire che la notizia è vera - ha aggiunto Margherita Boniver - occorre essere molto cauti. Ci auguriamo però che tutto sia vero".

 

Ricordiamo che di altri tre cittadini italiani, rapiti nelle stesse zone, non si hanno ancora notizie. Si tratta di Maria Sandra Mariani, una turista toscana di 53 anni, Franco Lamolinara, ingegnere di 47 anni, rapito in Nigeria, e Bruno Pellizzari, rapito da pirati somali insieme con la compagna sudafricana Deborah Calitz. Se fosse confermata la notizia della liberazione di Rossella Urru, dovremmo mobilitarci anche per loro.

Redazione

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