Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cile54cielostellepianetiindustriametallisbaglisignoramonellaccio19cardiavincenzocassetta2nomadi50m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Sentenza contro la vivis...In USA alle famiglie del... »

Morte sul lavoro. Quanto vale per l'Inail la vita dell'operaio morto nell'allestimento del palco per un concerto?

Post n°6710 pubblicato il 25 Luglio 2012 da cile54

La vita di un precario vale 1.936,80 euro. La rabbia della madre di Matteo

"1.936,80 euro per la vita di mio figlio". Questo è il grido disperato e di sfogo di Paola Armellini, la mamma del giovane operaio morto il 5 marzo durante l'allestimento del palco per il concerto di Laura Pausini. "Ma noi vogliamo la verità e non una misera offerta".

Infatti Paola Armellini signora ha raccontato che la lettera di accompagnamento al rimborso non fa nessun riferimento alla alla morte del figlio. Solo poche parole: "Pratica di infortunio o malattia professionale". E se è vero che l'Inail dà il rimborso solo a moglie e figli (occorre specificare che Matteo non ne aveva), "allora - dichiara la signora - questi soldi cosa sono? Non hanno nemmeno pagato il funerale o il trasporto della salma da Reggio Calabria a Roma". "Dopo tanti mesi mi devono spiegare ancora cosa è successo", ha raccontato Paola Armellini.

La signora non si dà per vinta, anzi, ha deciso che ha così deciso di andare a fondo cominciando con il recupero delle carte del lavoro del figlio. Attraverso questa indagine la Armellini ha scoperto un mondo di lavoratori "sommersi" senza alcuna garanzia,che lavorano senza orari o paghe regolari, né tantomeno contributi perché non hanno un contratto collettivo nazionale o un sindacato che li tuteli e difenda. "Matteo era il cosiddetto rigger (colui che non una speciale imbracatura, si arrampica sulle travi del palco per montarne la struttura, ndr) - ha spegato la madre- e lui stesso ha dovuto pagarsi l'attrezzatura e i corsi professionali specifici". A "reggere il gioco" sono le cooperative, che non assumono, ma lavorano a partita Iva.

Matteo quindi era tra gli inquadrati nella categoria dei freelance ma lavorava come un operaio normale, con turni di lavoro massacranti anche di 16 ore.

"L'unica certezza fino ad adesso - dichiara la signora - è che la vita di mio figlio non vale neanche duemila euro".

 

24 luglio 2012

---------------------------------------

LA RISPOSTA DELL'INAIL

"I duemila euro versati alla madre di Matteo Armellini non sono un risarcimento per la perdita del figlio, ma il contributo alle spese per il funerale che l'Inail eroga ai familiari di tutti i lavoratori deceduti".
Questa è la spiegazione data da Luigi Sorrentini, direttore centrale Prestazioni dell'Istituto mentre vuole sottolineare la correttezza dell'Inail nella vicenda dell'operaio romano di 31 anni morto il 5 marzo scorso a Reggio Calabria quando era impegnato nell'allestimento del palco per il concerto di Laura Pausini.
"Quando un lavoratore perde la vita - spiega Sorrentini- si tratta sempre di verificare se lascia dei superstiti che hanno diritto alla
rendita prevista per legge e, se la risposta è affermativa, di calcolare a quanto può ammontare".
Le prestazioni erogabili dall'Inail ai lavoratori assicurati e, in caso di loro morte, ai loro superstiti sono previste dal Testo Unico n. 1124 del 1965, che ne stabilisce in maniera tassativa condizioni e misure.
In particolare, la legge prevede che abbiano diritto alla rendita il coniuge, fino alla morte o a nuovo matrimonio, ciascun figlio fino al raggiungimento del 18esimo anno di età (per ragioni di studio l'età viene elevata fino ai 21 anni se i figli sono studenti di scuola media o superiore e non oltre i 26 anni se studenti universitari), i figli totalmente inabili al lavoro, ai quali la rendita spetta a prescindere dall'età, fincheé dura l'inabilità".
La rendita solo per i genitori a carico.
In mancanza di coniuge e figli, anche a genitori, altri ascendenti, fratelli e sorelle puo' spettare una rendita. Ma solo nella misura del 20% e solo se convivevano con il lavoratore deceduto ed erano a suo carico. "Lo scopo della legge- precisa a questo proposito Sorrentini- non di risarcire i familiari del danno derivato dalla morte del lavoratore, quanto di offrire ai superstiti i mezzi di sostentamento venuti a mancare dopo la sua morte. Nel caso di Matteo Armellini non e' risultato che contribuisse al mantenimento della madre, alla quale abbiamo potuto erogare soltanto l'assegno funerario una tantum di 1936,80 euro".
Norme da rendere piuù attuali? Se è vero che risulta tutto a norma di legge non può essere tralasciato il fatto che Testo Unico risale a più di quarant'anni fa e l'Inail ha proposto più volte di introdurre alcune modifiche legislative per adattarlo alla realtaà contemporanea.
Un altro problema resta legato all'ammontare delle rendite che vanno ai superstiti di lavoratori deceduti in giovane età.
"Questi lavoratori - spiega Sorrentini- si trovano spesso in una condizione contrattuale iniziale o flessibile che si traduce in
una rendita molto bassa per i superstiti".
L'Istituto ha già suggerito che la rendita ai superstiti di tali lavoratori venisse liquidata sul massimale di legge, ma anche altre proposte sono ipotizzabili e l'Inail assicura il più ampio supporto tecnico per l'adozione di iniziative di revisione, nel quadro delle disponibilità finanziarie dell'Istituto e con un impatto sostenibile per la finanza pubblica.
Per i superstiti anche un beneficio una tantum.
Da qualche anno - oltre alla rendita - l'Inail eroga anche ai familiari delle vittime di gravi infortuni sul lavoro un beneficio una tantum a carico del Fondo di sostegno istituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. "Per questo tipo di prestazione- precisa Sorrentini- valgono le stesse condizioni che regolano la rendita ai superstiti e che escludono la madre di Matteo Armellini, la quale non viveva a carico del figlio".
Ma trattandosi di un'erogazione una tantum, anche per questa prestazione è possibile ipotizzare secondo l'Inail una diversa modalità di utilizzo, svincolando il ricorso al Fondo dagli stessi parametri che conducono al riconoscimento della rendita.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/lavoroesalute/trackback.php?msg=11468145

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
 
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963