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La Cassazione: «I bambini crescono bene anche nelle famiglie omosessuali» Sentenza di civiltà in un Paese arretrato

Post n°7277 pubblicato il 12 Gennaio 2013 da cile54

«No pregiudizi sulle coppie gay»

Una sentenza che farà storia (e polemiche a non finire). Sostiene la Cassazione che non bisogna avere pregiudizi sull'affidamento di bambini a coppie gay e che un minore può crescere in modo equilibrato anche in una famiglia omosessuale. Così la Suprema Corte ha confermato l'affidamento esclusivo di un bimbo alla madre, la quale convive con un'altra donna, rigettando così il ricorso presentato da un padre, di religione musulmana, contro la sentenza con cui la Corte d'appello di Brescia aveva stabilito l'affidamento esclusivo del figlio minore alla madre, ex tossicodipendente, la quale aveva deciso di andare a convivere con una delle educatrici che aveva conosciuto in una comunità di recupero. La decisione dei giudici di Brescia era conseguenza di un atto di violenza messo in atto dal papà in questione, alla presenza del bambino, ai danni della convivente della mamma. L'uomo era ricorso poi in Cassazione lamentando la carenza motivazionale della decisione di merito sull'«idoneità sotto il profilo educativo» della famiglia in cui il minore era stato inserito, «composta da due donne legate da una relazione omosessuale». La Cassazione ha rgettato il ricorso , sottolineando che «alla base della doglianza del ricorrente non sono poste certezze scientifiche o dati di esperienza», ma solo «il mero pregiudizio che sia dannoso per l'equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale», dando per  «per scontato ciò che invece è da dimostrare, ossia la dannosità di quel contesto familiare per il bambino».

Per l'Arcigay si tratta di una sentenza storica: «Non solo, negli anni scorsi, la Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione hanno dichiarato il matrimonio omosessuale perfettamente compatibile con la nostra Costituzione, ora la Corte di Cassazione ribadisce quello che ripetevamo da tempo e cioè che un bambino cresce in una famiglia di mamma e mamma o di papà e papà esattamente allo stesso modo di un bambino che cresce in una famiglia uomo-donna. E' l'amore che cresce un figlio o una figlia, non l'orientamento sessuale dei genitori». «Ricordiamo - aggiunge il presidente Flavio Romani - che già oggi in Italia esistono migliaia di figli e figlie di coppie omosessuali che sono discriminati per legge: è un orrore sociale e legislativo che va rapidamente superato».

Redazione

11/1/2013 www.liberazione.it

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pgmma
pgmma il 19/01/13 alle 13:38 via WEB
VENEZIA - Liceo Foscarini di Venezia, ora di religione. I ragazzi avevano chiesto al prof di parlare del matrimonio gay e lui consegna un foglietto con degli appunti su "cultura gender" e omosessualità. Su internet è polemica. È successo ieri pomeriggio dopo che un ragazzo di 15 anni, che frequenta il secondo anno del liceo classico "Marco Foscarini" di Venezia, ha pubblicato su un social network l'immagine del volantino scritto a penna, attribuendolo ad Enrico Pavanello, il suo insegnante di religione. Il professore aveva invitato lui e i suoi compagni a portarne a casa una copia per «rifletterci un po’ su». Ma alcuni studenti si sono sentiti feriti. Tra le frasi riportate nel foglietto: «Chi ha deciso che un omosessuale (vi dà fastidio il termine? E io lo dico: o.m.o.s.e.s.s.u.a.l.e.) debba per forza identificarsi con l'ideologia gay e non invece aiutato a mettersi in discussione e a verificare sino in fondo la propria situazione?». E poi: «Alfred Charles Kinsey lanciò, nel suo rapporto sull'omosessualità, la bufala del 10% della popolazione con tendenze omosessuali. Allo stato attuale delle ricerche si può parlare in "casi singoli" di una "predisposizione", ma non di una determinazione genetica comune e irrevocabile». Poi alcune considerazioni sul matrimonio gay e brevi spunti che hanno alimentato ulteriormente l'indignazione di alcuni ragazzi: «Brevità dei legami omosex» e ancora «Si sdogana la pedofilia (che è un orientamento sessuale): in Olanda il partito dei Pedofili lotta per il diritto dei bambini alla sessualità». Soprattutto questo ultimo commento ha scatenato le maggiori polemiche: «Perché l'omosessualità sdoganerebbe la pedofilia? - si chiede una studentessa - paragonare un gesto d'amore ad una violenza non ha alcun senso». Raggiunto al telefono, il professore conferma di aver scritto quel foglietto di suo pugno: «Quegli appunti erano per rispondere ad alcune domande in classe e come base di lavoro da cui snodare la discussione nella prossima lezione. Sono stati scritti di getto, senza neanche la bibliografia perché destinati all'uso interno alla classe e per spingere a creare la contrapposizione: sei a favore o sei contro?». Poi però entra nel merito della questione pedofilia: «Non ho detto che un omosessuale diventa un pedofilo ma che, a partire dalla cultura transgender, si arriva a sdoganare la pedofilia che è un orientamento sessuale». I ragazzi ricordano però che la pedofilia è una violenza e un reato, cosa che non si può dire dell'omosessualità: «Sì però è quel tipo di apertura che apre le strade ad altre posizioni, infatti in Olanda questa cosa è già stata riconosciuta. È noto che esista il traffico del turismo sessuale nei paesi asiatici e questo ha un legame con la cultura gender nel senso che su questa strada allora anche un pedofilo potrà rivendicare i propri diritti, ritenendo che anche la sua posizione sia un orientamento sessuale». Infine conferma anche la tesi sulla reversibilità: «Ci sono dei centri per curare la ferita che porta a questo. Se si sviluppa il dibattito ne parlerò coi ragazzi nelle prossime lezioni».
 
 
cile54
cile54 il 20/01/13 alle 08:06 via WEB
Sui ragazzi del Foscarini c'è un post, che si accompagna al tuo commento. Ciao
 
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