RACCONTI & OPINIONIPagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti |
Segui il nuovo blog "Lavoro e Salute" su wordpress www.blog-lavoroesalute.org
---------------------------------------
Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org
Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.
Tutti i numeri in pdf
LA RIVISTA NAZIONALE
MEDICINA DEMOCRATICA
movimento di lotta per la salute
TUTTO IL CONGRESSO SU
AREA PERSONALE
MENU
CERCA IN QUESTO BLOG
MAPPA LETTORI
« Senza giustizia i trecen... | I poteri che non hanno m... » |
Post n°7297 pubblicato il 18 Gennaio 2013 da cile54
Il voto “Futile". Ma il bluff del pd non ha più mercato Nelle acque torbide di questa campagna elettorale, il Pd prova a ricorrere, una volta ancora, al ricatto del “voto utile", pessimo argomento di propaganda politica che ha tuttavia bisogno, per essere alimentato, di qualche preliminare condizione. Bersani e i suoi colonnelli tornano a sventolare il tema della paura. Ma paura di che? E di chi? Paura di non riuscire ad ottenere la maggioranza assoluta anche al Senato, dove i Democrat e i loro compagni di cordata non possono contare su quella legge elettorale, il famigerato “porcellum", che hanno tiepidamente contrastato nella legislatura trascorsa per l'ottima ragione che pensavano - nascondendo la mano - di trarne vantaggio nell'imminente consultazione elettorale. Quanto allo spauracchio di un possibile ritorno del Caimano, ognuno può capire che si tratta di un argomento frusto e di un'arma spuntata. Non solo in virtù dei sondaggi, ma per il ben più significativo motivo - questo sì squisitamente politico - che l'alleanza fra il centrosinistra e i liberali delle liste che si stringono intorno a Monti, è cosa da tempo assodata. Loro governeranno, avvinti come l'edera, quale che sia l'esito del voto al Senato. Si tratterà solo di sapere come si spartiranno governo, ministeri e cariche istituzionali, quali equilibri troveranno per formare la “bolla di componenda" del potere. Attenti, dunque, mai perdere di vista la sostanza: la strategia è già tracciata. E il programma di governo di quella coalizione, pure. Solo un'acuta vertigine da successo annunciato può ancora spingere Bersani a chiedere che gli si conceda una sorta di asso pigliatutto, per fare di sè il dominus incontrastato, con Vendola in funzione “ornamentale", di tutta la politica italiana. L'improntitudine con cui Bersani chiede alla sinistra di Rivoluzione civile di “desistere", cioè di ritirarsi dal gioco al Senato, è davvero stupefacente. Il Pd ha rotto con la sinistra (e non passa giorno che non lo ricordi), recidendo ogni possibilità di costruire con essa un'intesa programmatica. Lo ha fatto perché la cultura politica di cui quel partito è espressione aderisce, con marginali varianti, al progetto dell'europa liberista e monetarista forgiato nei santuari del capitalismo finanziario. Il Pd ha cioè scelto consapevolmente di percorrere questa strada che sta portando il paese - e in esso le classi subalterne - a sfracellarsi. Questa linea, e il governo che se ne renderà interprete, saranno da noi combattuti, con tutta la necessaria determinazione e con l'intelligenza che è richiesta ad una forza realmente alternativa e consapevole dei propri compiti. Spacenti, signori, il bluff del “voto utile" questa volta non ha mercato. Prosit. Dino Greco 16/01/2013 www.liberazione.it |
https://blog.libero.it/lavoroesalute/trackback.php?msg=11855089
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
L'informazione dipendente, dai fatti
Nel Paese della bugia la verità è una malattia
(Gianni Rodari)
SI IUS SOLI
notizie, conflitti, lotte......in tempo reale
--------------------------
www.osservatoriorepressione.info
G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI
Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.
> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.
Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
DARE CORPO ALLE ICONE