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Post n°8131 pubblicato il 25 Settembre 2013 da cile54
Anche in Piemonte lo scandalo delle baraccopoli per la vendemmia Al Sud come al Nord, le squallide baraccopoli dei braccianti migranti non mancano. Nel Comune di Canelli, in regione Dota, per la vendemmia. A segnalare il "disastro umanitario" è una nota, corredata da alcune foto, di Nicolò Ollino, segretario provinciale del Partito di Rifondazione Comunista, Gianmarco Coppo, referente PRC Canelli. Più di 100 persone, uomini donne e bambini, dalla Bulgaria, per la vendemmia del Moscato a Canelli e dintorni. Fino qua tutto normale se non fosse per le condizioni assolutamente precarie, sotto gli standard più infimi concepibili nelle quali vivono da giorni, settimane: una nuda piazza, due docce, un bagno chimico, acqua corrente ma solo fredda, niente luce. Chi ha una canadese visibilmente non in buono stato, chi si è costruito una capanna di canne di bambù, nylon, cartone. Freddo di notte e difficoltà a lavarsi, condizioni di igiene pessime. Come Rifondazione Comunista di Asti, dopo aver ricevuto notizia della situazione d’emergenza, ci siamo attivati e siamo andati a fare visita ai braccianti, a parlare con loro, fare qualche foto, chiedere di cosa (perché sul se non c’era dubbio alcuno) avessero bisogno. La condanna per ciò che abbiamo visto è ferma, non è concepibile vivere in quelle condizioni, non lo dovrebbe essere in un paese civile e non lo può essere nel 2013. Dopo le prime forniture di cibo della CGIL e di coperte da parte della Protezione Civile provvederemo nei prossimi giorni a portare qualcosa che possa portare un minimo di sollievo in quelle condizioni. Continueremo a seguire la faccenda per far sì che ci siano dei risvolti positivi, che il comune possa attrezzarsi per portare altri servizi di necessità, che ci sia la consapevolezza diffusa che anche dietro casa nostra può esserci una “Rosarno” e che lavarsene le mani o girarsi dall’altra parte è un atteggiamento colpevole. Anche questo è disagio sociale e anche a queste situazioni si potrebbe fare fronte in modo migliore con una differente politica per far fronte alla crisi e ai problemi della gente, dal livello nazionale al livello comunale. Dove non vuole arrivare la ragionevolezza politica di chi ci governa perché troppo presa dai giochetti di palazzo e dalla tutela dei poteri forti, arriviamo noi con la buona politica di base e con la solidarietà. Nicolò Ollino, Gianmarco Coppo 24/09/2013 www.controlacrisi.org |
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
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