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Post n°8682 pubblicato il 09 Marzo 2014 da cile54
CANNABIS TERAPEUTICA, VITTORIA DEL BUONSENSO
La notizia che il governo ha deciso di non impugnare la legge regionale sulla cannabis terapeutica di cui sono stato promotore e primo firmatario ha avuto un’immediata risonanza nell’informazione e persino nei tg nazionali.
C’è stata anche qualche esagerazione nei titoli e qualche imprecisione nei resoconti. Comunque è sicuramente una cosa positiva, segno che ormai sul tema c’è una diffusa sensibilità. Precedenti leggi regionali erano state impugnate e l’Abruzzo in quanto regione sottoposta a piano di rientro ha visto inesorabile calare la scure del governo su quasi tutti i tentativi di legiferare in materia sanitaria. Se non hanno impugnato la legge devo dedurre che questo non è derivato soltanto dalla qualità del testo normativo.
Si tratta di una vittoria del buonsenso perché è assurdo che ai pazienti venga negato o reso di fatto assai difficoltoso l’accesso ai farmaci e preparati a base di cannabinoidi a causa di pregiudizi oscurantisti.
E’ paradossale che persino Giovanardi dichiari di essere favorevole all’uso terapeutico della cannabis mentre da anni governi e parlamento non provvedono a rendere effettiva l’erogazione dei cannabinoidi da parte del servizio sanitario nazionale.
Con le leggi regionali stiamo cercando di colmare il vuoto normativo con cui devono fare i conti quotidianamente medici e pazienti.
I farmaci a base di cannabinoidi si devono poter produrre in Italia e a basso costo.
E’ vero quanto dichiara la ministra Lorenzin , cioè che in Italia il ministero della Salute ha riconosciuto la possibilità dell’uso terapeutico, ma di fatto è negata o troppo costosa. Perché lasciare decidere alle regioni se e a chi erogarla gratuitamente? Quando ho presentato la legge in Abruzzo nessuna regione aveva legiferato, ora ne sono sette. La nostra è probabilmente la più avanzata finora approvata. Ma i pazienti che abitano nelle altre devono essere considerati di serie B? Perché dei malati debbono rivolgersi ai giudici per ottenere l’erogazione gratuita?
Visto che ormai l’ha capito pure Giovanardi il governo si dia una mossa.
Per quanto riguarda l’Abruzzo auspico che il vasto consenso riscosso dalla legge spinga a una rapida stesura del regolamento attuativo. Maurizio Acerbo Consigliere regionale Abruzzo 8/3/2014 |
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