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Post n°8797 pubblicato il 21 Aprile 2014 da cile54
Veleni e ambiente, una questione di classe e di razza!
L'aria che respiriamo non e' uguale per tutti: dagli Stati Uniti uno studio dell'universita' del Minnesota ha quantificato che poveri e minoranze sono piu' esposti dei bianchi al biossido di azoto, gas inquinante molto tossico a cui sono attribuiti problemi cardiaci e respiratori.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One, dimostra che l'analisi e' vera per tutto il Paese, anche negli stati rurali e nelle citta' piu' pulite: i neri inalano veleni piu' dei bianchi, principalmente a causa della maggiore esposizione delle zone dove risiedono.
"Il livello di disparita' e' alto con probabili conseguenze sulla salute", ha detto Julian Marshall, professore di ingegneria ambientale dell'ateneo americano.
Il biossido di azoto proviene da scarichi di auto e emissioni industriali. In media - ha riscontrato lo studio basato sui dati del censimento del 2000 - i neri ne respirano il 38% in piu' dei bianchi. La differenza e' maggiore nelle grandi citta'. Secondo i ricercatori sarebbe responsabile di circa 7.000 casi di morte all'anno per problemi cardiaci tra la popolazione di colore.
L'area metropolitana di New York e Newark e' risultata quella dove l'aria respirata discrimina di piu' tra isolati popolati da minoranze a basso reddito e i quartieri dei bianchi ricchi. New York e' seguita da Filadelfia, Bridgeport/Stamford in Connecticut, Boston, Providence, Detroit, Los Angeles e New Haven.
Per correlare dati demografici del censimento alla presenza dell'azoto inquinante gli studiosi hanno usato dati da satellite e misurazioni sul terreno incrociati con informazioni sulla destinazione d'uso della regione: la presenza di autostrade a grande traffico, discariche, impianti industriali, cementificazione, copertura arborea. Gli alberi sono una parte integrante del modello non tanto perche' mitigano la presenza del biossido ma perche' sono il segnale dell'assenza di auto o altre fonti di inquinamento. La mappa dell'inquinamento paragona comunita' nere a basso reddito con comunita' bianche ricche o 'middle class': le differenze, sia pure mitigate, restano tuttavia alte anche quando si elimina il fattore ricchezza. "Non e' solo questione di ricchi e poveri", ha commentato Marshall, "c'e' qualcosa che avvelena nelle zone dove vive la gente di colore". Le ragioni sono tante, radicate nella storia urbanistica degli Usa: le maggiori autostrade urbane, le grandi discariche sono state costruite in zone dove vivono comunita' di colore. Chi non poteva permettersi di lasciarle e' rimasto a respirarne le conseguenze. Fabrizio Salvatori 21/04/2014 www.controlacrisi.org |
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