RACCONTI & OPINIONIPagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti |
Segui il nuovo blog "Lavoro e Salute" su wordpress www.blog-lavoroesalute.org
---------------------------------------
Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org
Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.
Tutti i numeri in pdf
LA RIVISTA NAZIONALE
MEDICINA DEMOCRATICA
movimento di lotta per la salute
TUTTO IL CONGRESSO SU
AREA PERSONALE
MENU
CERCA IN QUESTO BLOG
MAPPA LETTORI
« Cinema. Io sono con te, ... | Addio alla compagna Adri... » |
Post n°4041 pubblicato il 20 Novembre 2010 da cile54
Odissea senza fine di una clandestina nel cuore dell'Europa
Il mondo sarebbe diverso senza il cinema belga. In quel paese lacerato sopravvive una cinematografia civile di una forza inaudita, indignata e disturbante. Un movimento ininterrotto di anime e cervelli che davanti alla macchina da presa ha la capacità di mostrarci il mondo attuale nella sua benpensante ferocia. Un cinema ideologico, spesso, e rigido, ma anche appassionato e coraggioso. Olivier Masset-Depasse è di sicuro allievo meritevole di questa scuola, il suo impegno politico invade Illegal, tanto da far recitare persino suo figlio nella parte del piccolo Ivan. Questo bimbo biondo e volitivo è un piccolo clandestino, figlio di Tania, da 8 anni illegalmente in Belgio. Per lui Tania (o Zina?) vive una vita nascosta, per lui quando la richiesta d'asilo le viene respinta, si brucia i polpastrelli su un ferro da stiro. Una madre che si gioca il suo presente e che con un'ustione cancella il suo passato e la sua identità, perché il figlio possa rimanere in Belgio. Lei, scopriremo, viene dall'ex Unione Sovietica, e sarà vittima di tutti gli orrori che la società occidentale moderna riserva agli "ospiti inattesi" (ricordate il bel film con Richard Jenkins?), dalla repressione violenta in divisa alla burocrazia fatta di bolli e cinismo. Anne Coesens, già protagonista de Il segreto, offre il viso alla sofferenza di chi una patria deve conquistarsela e il talento a un inferno senza via di scampo. La sua Tania è costretta in prigione, incontra altre donne piegate e spezzate da una vita nascosta. Si confronta con la crudeltà di un sistema che bada solo alla disintegrazione sociale, che opera nel tessuto delle nazioni moderne con asportazioni chirurgiche di minoranze, secondo la scuola che va da Sarkozy (pratica ben descritta nel francese Welcome) alla destra italiana, passando per tanti, troppi politici e ideologi conservatori europei, che si permettono fatti e parole che un tempo scandalizzavano e venivano lasciati a leader marginali come Bossi o Haider. Poi arrivati al potere. Film pensante ma anche pesante, Illegal ci impone un dolore costante, insopportabile, sistematico. Sarà pure schematico, nel suo essere opera di denuncia, ma è efficace. E quando si ricorda di essere anche cinema, come nella scena della mensa della prigione, comicamente tragica, regala anche dei piccoli gioielli. Il resto sta tutta nella regia diligente e di servizio di Masset-Depasse e nella maiuscola prova della Coesens, che gli sono valsi la selezione alla Quinzaine, a Cannes, e la nomination per il premio LUX del Parlamento Europeo.
Boris Sollazzo 19/11/2010 |
https://blog.libero.it/lavoroesalute/trackback.php?msg=9529825
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
L'informazione dipendente, dai fatti
Nel Paese della bugia la verità è una malattia
(Gianni Rodari)
SI IUS SOLI
notizie, conflitti, lotte......in tempo reale
--------------------------
www.osservatoriorepressione.info
G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI
Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.
> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.
Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
DARE CORPO ALLE ICONE