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Giornata mondiale contro il cancro. Entro il 2015 rischiano di morire 84 milioni di persone. Come prevenire la malattia

Post n°4326 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da cile54

Tumori, la prevenzione è il farmaco più efficace

 

E' come se una nazione popolosa quanto la Germania scomparisse entro il 2015 per le conseguenze del cancro. Malgrado i progressi della scienza, infatti, i tumori nelle loro forme più disparate continuano a uccidere in ogni angolo del Pianeta, e lo faranno sempre di più nei prossimi anni. L’allarme è stato lanciato in occasione della “Giornata mondiale del cancro 2011”, promossa dall’Unione internazionale per il controllo del cancro (Uicc), che si è celebrata ieri. Secondo gli esperti, nel decennio 2005-2015 i tumori avranno ucciso 84 milioni di persone in tutto il mondo, più dell’intera popolazione italiana e quanto quella tedesca, e i decessi aumenteranno di circa l’80 per cento entro il 2030, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito.

 

Eppure una cura, o un mix di terapie, esiste. Accanto ai farmaci e ai vaccini, di grande importanza sono le politiche di prevenzione, i programmi di screening, l’incremento della qualità dei trattamenti. Tutti fattori che, sempre secondo gli esperti, potrebbero ridurre di un terzo sia l’incidenza dei tumori che la loro mortalità. Proprio su questi temi è incentrata la “Gmc 2011”, il cui obiettivo prioritario è rilanciare la Dichiarazione mondiale contro il cancro, un documento che fissa 11 punti da realizzare entro il 2020 per ridurre l’“epidemia” globale di tumori. Tra questi, una riduzione significativa del consumo di tabacco e di alcol, il contrasto all’obesità, un programma di vaccinazione universale contro epatite B e Hpv (responsabili di tumori al fegato e alla cervice), l’incremento delle terapie del dolore, campagne di informazione per sfatare miti e luoghi comuni sul tumore.

 

E poi, naturalmente, uno sforzo globale per cambiare gli stili di vita, soprattutto riducendo la sedentarietà e promuovendo l’attività fisica. Ogni anno, secondo i dati forniti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), 12,7 milioni di persone scoprono di avere un cancro, e 7,6 milioni muoiono. Eppure una quota compresa tra il 30 e il 40 per cento di tutti i tumori può essere prevenuto, e un terzo può essere curato se diagnosticato in tempo. E in particolare di prevenzione si è parlato giovedì scorso a Ginevra nell’incontro di presentazione della Giornata organizzato da Oms e Uicc. Di fronte all’alternativa del rischio di contrarre un tumore, alcune pratiche appaiono decisamente alla portata di tutti. Ad esempio, è stato scoperto che con centocinquanta minuti di attività fisica moderata a settimana (circa 20 minuti al giorno) si può ridurre del 75 per cento il rischio di cancro al seno e al colon. Giova ricordare che nel 2008, circa 460mila donne sono morte di cancro al seno e circa 610mila persone (uomini e donne) di cancro colorettale.

 

Purtroppo, si stima che il 31 per cento della popolazione mondiale non faccia abbastanza attività fisica. Non a caso l’assenza  di esercizio e movimento è il quarto fattore di rischio per l’insieme dei decessi e il cancro è la seconda causa di morte nel mondo dopo le malattie cardiovascolari.

 

Federico Tulli

05/02/2011

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