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Post n°4442 pubblicato il 07 Marzo 2011 da cile54
Wisconsin, il ricatto e la minaccia
Per snidare i senatori riottosi, il governatore del Wisconsin prepara arresti e licenziamenti e usa l'arma del ricatto. Con due risoluzioni approvate ieri dal Senato dello Stato, il Repubblicano Scott Walker alza la posta in gioco e fissa la deadline: se l'Aventino dei Democratici non cessa, via agli arresti (se i senatori transfughi vengono individuati nel territorio dello Stato) e agli esuberi di impiegati (1.500, per "risanare il bilancio"). Sono oltre mezza dozzina i membri della Camera alta del Wisconsin espatriati in Stati frontalieri per evitare che si raggiunga il quorum necessario alla votazione di una contestata legge: il Bill 11, approvato dal Congresso del Wisconsin ma in stallo al Senato proprio a causa della fuga di quattordici Democratici, decisi all'ostruzionismo a oltranza in ragione della anti-sindacalità del provvedimento. Quest'ultimo prevede infatti l'eliminazione della contrattazione collettiva, l'onere per il dipendente pubblico del pagamento di metà dei contributi pensionistici e del 12,6 percento dei contributi sanitari. Misure che Walker ha definito 'modeste' in rapporto a quelle previste per il settore privato. Tali provvedimenti sono 'necessari' per risanare il bilancio dello Stato, che rischia la bancarotta con un buco da 3,6 miliardi di dollari. Il governatore Repubblicano ha fretta di approvare la legge.
Così, Walker ha fatto passare ieri una risoluzione che prevede una multa di cento euro per ogni giorno di assenza dalle attività del Senato e la licenza, per la polizia statale, di arrestare i senatori rintracciati sul territorio del Wisconsin. Ma anche i Repubblicani si rendono conto che non c'è modo di far applicare una simile risoluzione dalla forze dell'ordine. Più preoccupante il ricatto ai danni di 1.500 lavoratori, che rischiano di perdere il posto per l'interminabile braccio di ferro politico tra le due parti politiche. Walker vuole difendere il dettato liberista della minima interferenza del governo nel mercato a spese della massima invadenza nel settore sociale. Gli oppositori del Bill 11 sostengono che il bilancio è in rosso perché Walker ha promesso tagli drastici all'imposizione fiscale sulle imprese per almeno due anni.
I senatori Democratici hanno cominciato una protesta insieme ai sindacati che ha portato all'occupazione del Capitol, sede del Congresso, sgomberato nei giorni scorsi e oggi sottoposto a severissime restrizioni. Ieri un presidio di poliziotti è stato posto agli ingressi nel salone circolare, che sono stati limitati a un numero stabilito per evitare il caos che ha semi-paralizzato i lavori dei legislatori nell'ultimo mese. Per protestare, alcuni membri Democratici del Congresso hanno spostato le loro scrivanie nel prato del Capitol e si sono messi a lavorare lì.
Luca Galassi 06/03/2011 |
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