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La capotreno punita per aver detto «guasto» È un po' come se un idraulico non potesse parlare di «perdite» ai suoi clienti ma solo di «verifiche della tenuta delle tubazioni dell'impianto idrico». Il manuale degli annunci a bordo delle Frecce, Rosse o Argento che siano, è chiaro: in caso di guasto ai passeggeri dell'Alta velocità si deve parlare solo di «controlli tecnici sulla linea». C'è un guasto alla trazione elettrica? Il capotreno consulta la tabella e annuncia il «controllo tecnico». C'è un guasto ai binari, ai deviatoi? Il capotreno di una Freccia, a differenza del collega di un «treno normale», parlerà sempre di controllo tecnico. Non è andata così il 16 maggio a bordo dell'Eurostar 9455. Per un problema sulla linea, tra Firenze e Roma, il Frecciargento è stato deviato dalla Direttissima alla «linea lenta». La capotreno ha annunciato «un guasto deviatoio». E per quelle parole, veritiere ma non rispondenti a quanto previsto dalla tabella sulle criticità, è finita nei guai: «L'azienda le ha inviato una contestazione disciplinare - fa sapere la rivista dei macchinisti ancora In Marcia ! -, poi le ha notificato una sanzione di 20 euro». La motivazione è scritta in una lettera del 31 maggio firmata dal responsabile della Divisione Frecciargento: l'aver comunicato la presenza di «un guasto deviatoio quando il manuale degli annunci (Mab) per i treni Av non prevede il termine "guasto" e ha utilizzato il termine tecnico "deviatoio" probabilmente sconosciuto ai viaggiatori. Avrebbe dovuto dire invece per "un controllo tecnico sulla linea"». [Esplora il significato del termine: La capotreno punita per aver detto «guasto» Lettera di Trenitalia: sull’Alta velocità usare altri termini MILANO - È un po’ come se un idraulico non potesse parlare di «perdite» ai suoi clienti ma solo di «verifiche della tenuta delle tubazioni dell’impianto idrico». Il manuale degli annunci a bordo delle Frecce, Rosse o Argento che siano, è chiaro: in caso di guasto ai passeggeri dell’Alta velocità si deve parlare solo di «controlli tecnici sulla linea». C’è un guasto alla trazione elettrica? Il capotreno consulta la tabella e annuncia il «controllo tecnico». C’è un guasto ai binari, ai deviatoi? Il capotreno di una Freccia, a differenza del collega di un «treno normale», parlerà sempre di controllo tecnico. Non è andata così il 16 maggio a bordo dell’Eurostar 9455. Per un problema sulla linea, tra Firenze e Roma, il Frecciargento è stato deviato dalla Direttissima alla «linea lenta». La capotreno ha annunciato «un guasto deviatoio». E per quelle parole, veritiere ma non rispondenti a quanto previsto dalla tabella sulle criticità, è finita nei guai: «L’azienda le ha inviato una contestazione disciplinare - fa sapere la rivista dei macchinisti ancora In Marcia ! -, poi le ha notificato una sanzione di 20 euro». La motivazione è scritta in una lettera del 31 maggio firmata dal responsabile della Divisione Frecciargento: l’aver comunicato la presenza di «un guasto deviatoio quando il manuale degli annunci (Mab) per i treni Av non prevede il termine ] >>> segue su corriere.it Commento: Il "mondo perfetto" delle FFSS progettato dall'ing.Moretti e dai suoi collaboratori appare sempre più grottesco. La capotreno punita per avere pronunciato la parola "guasto" è la vittima di questa paranoia dell'apparire perfetti nell'incantato mondo delle Frecce rosse sempre più spesso "rotte"... Il modello di gestione della comunicazione adottato da FFSS pare ispirato ad antiche pratiche proprie dei paesi del "socialismo reale" ove l'edulcorazione e la falsificazione delle parole, nella comunicazione di situazioni reali, doveva "coprire" l'inefficienza e il cattivo funzionamento del sistema... Trattare i clienti cha pagano a caro prezzo il biglietto da minorati è una pratica stupida e penosa... Si rivedano i manuali e si dia l'informazione oggettiva e corretta, i passeggeri sono persone adulte e non vanno presi per i fondelli... Solidarietà alla capotreno, persona di buonsenso. Ai baldanzosi burocrati che stanno negli uffici a realizzare manuali assurdi e a comminare sanzioni un invito alla autoriflessione: non s'interrogano mai, neppure per un attimo, sul significato del loro lavoro ?
18/08/11
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(Gianni Rodari)
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
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