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Trenitalia, l’irresistibile tentazione di mettere gli immigrati in quarta classe
Con l’arrivo delle quattro “classi”, Frecciarossa diversifica il servizio e cerca di venire incontro alle esigenze di tutti. Dipende dalle tasche come si evince anche dalla pubblicità: e così, nella migliore, la Executive, sono bianchi; in quella più a buon mercato, la Standard, c’è una famiglia di immigrati. Ovviamente gli utenti della Standard non possono accedere alle altri classi. Tu chiamalo, se vuoi, razzismo. Più tardi l’immagine sembra essere stata tolta: leggi anche “Trenitalia toglie l’immagine dei neri in quarta classe”
3 gennaio 2012 - 14:16
Frecciarossa e faccetta nera. Sì, su Trenitalia adesso possono davvero viaggiare tutti, perfino gli immigrati. Ma sia chiaro, non mescolati. Che significa? Presto detto.
Dopo aver detto addio alla ormai obsoleta suddivisione in prima e seconda classe, il nuovo servizio ne propone ben quattro. In ordine di importanza, sono i pacchetti della Executive, la Business, la Premium e infine la Standard, quella più a buon mercato.
Chi viaggerà con quest’ultima avrà «un viaggio con la velocità, la sicurezza e le dotazioni tecnologiche del Frecciarossa a prezzi competitivi», recita la pubblicità. Splendido. Con un limite, però: «ai clienti del livello Standard non è consentito l’accesso alle carrozze Premium, Business ed Executive». Non possono nemmeno andare nella carrozza ristorante. Ma se l’apartheid dei viaggiatori può sembrare poca cosa di fronte al vantaggio di un servizio vantaggioso ed economico, si può anche sorvolare. O no? Dipende.
Come si può vedere, ogni classe è esemplificata da un’immagine. Nella Executive chi c’è? Vediamo top manager che approfittano del viaggio per spiegare le loro nuove strategie d’impresa. Bene. La Business, invece, appare vuota, ma con la grinta di chi non ha nemmeno il tempo da perdere per sedersi.
E nella Standard, quella isolata dalle altre, chi troviamo? Una famigliola di neri. Felici anche loro, forse perché, chissà come, sono riusciti a permettersi un treno.
Un’associazione fin troppo semplice: nella Standard ci vanno i poveri, che poi sono sempre loro, gli immigrati. Nessun nero figura nelle altre immagini, e non per mancanza di spazio. Avrebbero potuto metterne uno nella Business, ma è rimasta vuota. È un caso di razzismo? Sembra di sì. Ma, purtroppo, sono cose che capitano a tutti. O meglio, a chi, per forma mentis, decide di dividere i viaggiatori sulla base del reddito. E di tenerli separati a tenuta stagna.
Leggi anche:
Trenitalia toglie l’immagine dei neri in quarta classe
L’immagine della famiglia di neri nella quarta classe dei Frecciarossa sembra essere stata tolta dal sito di Trenitalia. Fra le classi proposte per i Milano-Roma-Napoli, nella classe migliore, la Executive, si vedevano solo bianchi; in quella più a buon mercato, la Standard, c’era una famiglia di immigrati. Ora la foto che ritraeva la famiglia non è più sul sito di Trenitalia. Guarda e leggi l’articolo “Trenitalia, l’irresistibile tentazione di mettere gli immigrati in quarta classe”.
Dario Ronzoni
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
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