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Sul dramma degli esodati ecco la trovata dei grassi professoroni, espressa sempre con iprcrita sobrietà

Post n°6531 pubblicato il 18 Giugno 2012 da cile54

La soluzione per gli esodati c’è

I nostri economisti e giuslavoristi alla Ichino, questa volta per bocca de la voce.info hanno trovato l’uovo di colombo per risolvere il problema degli esodati. Intanto si afferma il principio che; Son cazzi vostri ( dei lavoratori) . Ma non detto in questo modo volgare, ma con l’eleganza e con la proprietà di linguaggio proprio dei professori che vogliono darti la supposta ma non dirti che farà male. Allora dicono:

LA SOLUZIONE C’È

Questa soluzione è tuttora possibile. Si basa su riduzioni attuariali delle pensioni per i lavoratori esodati o esodandi, pari circa al 2-3 per cento in meno per ogni anno precedente il raggiungimento della nuova età pensionabile. Al tempo stesso, bisognerebbe imporre ai datori di lavoro di continuare a versare per questi lavoratori i contributi sociali fino a quando questi maturano il diritto a una pensione piena. Chiaramente in questo quadro il datore di lavoro potrebbe anche optare per la reintegrazione dei lavoratori coinvolti e il lavoratore potrebbe cercare fonti di reddito alternative, tali da compensare la riduzione attuariale nella pensione, senza perdere il diritto a quest’ultima.

Notate la finezza e la proprietà di linguaggio. Intanto una certezza. Si adotta una riduzione pari circa al 2-3 per cento in meno per ogni anno precedente il raggiungimento della nuova età pensionabile. E su questo non si scappa. Da un piccolo calcolo assumendo che mediamente i lavoratori sono scoperti per circa 5-10 anni per il 2-3% annuo si arriverebbe ad una decurtazione di circa 10-30% della pensione. Su una pensione di 1000-1500 Euro si arriverebbe ad avere una pensione di 700-1000 dopo quarant’anni di lavoro e aver pianificato la propria vecchiaia su una pensione di 1500 Euro mensile. Una bella pensata non c’è che dire.

Poi però arriva il contentino il cui predicato verbale è un bisognerebbe rivolto ai contributi che gli ex datori di lavoro dovrebbero versare, seguito da un potrebbe sempre rivolto al datore di lavoro il quale dopo essersi inventato l’accordo riuscendo a levarsi di torno i lavoratori che gli davano fastidio e per giunta vecchi e con contratto a tempo indeterminato, per assumere carne fresca e giovane a tempo determinato, ora si dovrebbero riprendere quelli che ha cacciato dalla finestra. E per chi, con quale vantaggio , per quale motivo? Perché l’ha detto l’esimio professorone , tecnico economista , della voce.info?

L’avrà studiata tutta la notte, il professorone.

Zag(c)

17/6/2012 www.bellaciao.org

 
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