RACCONTI & OPINIONIPagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti |
Segui il nuovo blog "Lavoro e Salute" su wordpress www.blog-lavoroesalute.org
---------------------------------------
Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org
Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.
Tutti i numeri in pdf
LA RIVISTA NAZIONALE
MEDICINA DEMOCRATICA
movimento di lotta per la salute
TUTTO IL CONGRESSO SU
AREA PERSONALE
MENU
CERCA IN QUESTO BLOG
MAPPA LETTORI
« Mentre i vecchi e nuovi ... | Lo smarrimento, il disgu... » |
San Raffaele: la polizia picchia ancora i lavoratori
Una persona ferita, botte della polizia, sale operatorie bloccate, l'accettazione paralizzata: è altissima la tensione all'ospedale San Raffaele, a Milano, dove circa 300 lavoratori stanno lottando per tentare di bloccare i 244 licenziamenti annunciati dall'azienda. L'accordo, invocato da tanti ma ancora lontano, dovrà essere trovato dalle due parti, azienda e lavoratori, visto che il prefetto di Milano, Camilla Andreana, abbandona il campo: "Non ci sarà un nuovo tavolo in Prefettura. La trattativa tra azienda e sindacati può ripartire, ma in altri sedi, sulla base della proposta che ho già avanzato". La proposta prevedeva di bloccare per due anni i licenziamenti: "Non potrei mai ottenere - precisa Andreana - un accordo migliore di quello da me già proposto".
Come era accaduto nei giorni scorsi i dipendenti, dopo essersi riuniti in assemblea, hanno occupato gli uffici dove si pagano visite e prestazioni e, come l'altro giorno, si registrano feriti: si tratta di un'infermiera, finita a terra nel parapiglia, portata via in barella dopo aver forzato, insieme ai colleghi, il cordone della polizia davanti all'accettazione. "Durante il confronto - è la ricostruzione dell'Unione sindacale di base - la lavoratrice è stata scagliata a terra e ha sbattuto la testa sul selciato. La donna è attualmente ricoverata". La polizia tenta di ridimensionare gli episodi riferiti da lavoratori e sindacalisti e ipocritamente parla non di scontri, ma di "contatto fisico". L'ospedale è presidiato da una trentina di agenti in tenuta antisommossa e da numerosi poliziotti in borghese della Digos.
All'inizio della mattinata, dopo un'ora di assemblea infuocata che si è tenuta nell'aula San Luca, i lavoratori si sono spostati nell'area dell'accettazione: tutti gli sportelli sono bloccati. "La polizia con gli scudi ha cercato di impedire l'accesso e c'è stato qualche scontro", riferisce Angelo Mulè (Usi sanità), ex coordinatore della Rsu. "Siamo in 300-400 - dice ancora - Un primo gruppo è riuscito a entrare in accettazione, quindi la polizia ha provato a trattenere il secondo gruppo, che poi è comunque riuscito a entrare. Poi gli agenti hanno lasciato libero l'ingresso". Le intenzioni dei lavoratori sembrano molto serie: "Continueranno a occupare l'accettazione - è il programma dell'Rsu Usi Sanità, Grazia Monicelli - fino a quando l'azienda non farà sapere se è disponibile a riaprire le trattative sui licenziamenti".
"Il nostro intento non è assolutamente quello di impedire o ostacolare le prestazioni ai pazienti", aggiunge Mulè. L'obiettivo dei sindacati è ottenere il ritiro dei licenziamenti decisi dalla nuova proprietà, dopo che nei giorni scorsi sono partite le prime 40 lettere di licenziamento e, a fronte delle proteste, era stata raggiunta un'intesa di massima per la ripertura del tavolo delle trattative.
L'8 maggio è stato proclamato lo sciopero generale regionale della sanità pubblica e privata, indetto da tutti i sindacati di base, per il ritiro dei licenziamenti al San Raffaele e contro le politiche sanitarie regionali e nazionali, la decurtazione di salari e diritti, per lo sblocco dei contratti, contro la spending review e la chiusura delle strutture sanitarie".
19/04/2013 www.liberazione.it
L'informazione dipendente, dai fatti
Nel Paese della bugia la verità è una malattia
(Gianni Rodari)
SI IUS SOLI
notizie, conflitti, lotte......in tempo reale
--------------------------
www.osservatoriorepressione.info
G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI
Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.
> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.
Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
DARE CORPO ALLE ICONE