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Italia, manager pubblici paperoni e cittadini lontani da politica e governo
L'Italia e' uno dei Paesi dell'area Ocse dove i cittadini nutrono meno fiducia nella politica, soprattutto in questa fase di crisi. Nel 2012, solo il 28% circa degli italiani hanno espresso fiducia nel proprio governo nazionale, piazzando la penisola agli ultimi posti di una classifica che vede al vertice gli svizzeri (l'80% dei quali ha fiducia nel proprio esecutivo), seguiti dai paesi scandinavi, e fanalino di coda la Grecia, dove solo il 12% dei cittadini ha espresso fiducia nel governo, a fronte di una media Ocse comunque non confortante.
La crisi stronca la fiducia nella politica e nel governo
Il dato non è più di tanto sorprendente. La novità è che, se si osserva la serie storica dall’inizio della crisi e la si confronta con gli altri paesi, questo dato è in stretta relazione con la crisi economica. Il rapporto 'Government at a glance 2013' pubblicato dall'Ocse non lascia spazio a grandi interpretazioni. I dati del 2012 letti con quelli del 2007 mostrano che i Paesi dove la fiducia nel governo e' calata di piu' sono quelli colpiti piu' duramente dalla crisi, come Grecia, Slovenia, Irlanda e Spagna, cosi' come appare cresciuto il consenso per le autorita' centrali che sembrano aver risposto meglio alla recessione come avviene, restando in Europa, in Germania, Francia, Regno Unito e Polonia. Le misure di austerita' adottate da molti Paesi dopo la crisi economica hanno eroso la fiducia dei cittadini nei loro governanti, scesa dal 2007 al 2012 dal 45% al 40%.
Ancora peggiore il rapporto con i partiti politici, dei quali si fida appena il 21% dei cittadini dell'area Ocse, secondo i dati del 2013. Anche in questo caso l'Italia e' agli ultimi posti della classifica, per la precisione quintultima in Europa, con meno del 12% dei cittadini che hanno espresso fiducia nei partiti. Va ancora peggio solo in Portogallo, Slovenia, Grecia e Spagna, tutti Paesi colpiti duramente dalla crisi del debito e, successivamente, da aspre misure di austerita'. Dall'altro lato della classifica il Lussemburgo, dove il 62% dei cittadini si fida dei partiti politici. A seguire, tutte con percentuali superiori al 50%, Svezia, Finlandia e Austria.
Manager Paperoni, solo da noi!
Ma il rapporto Ocse prende in esame anche altri aspetti del nostro Paese, molto meno legati all’opinione e più ai fatti reali. Come per esempio, le retribuzioni dei senior manager della pubblica amministrazione centrale italiana che risultano essere i piu' pagati dell'area Ocse, con uno stipendio medio di 650 mila dollari, oltre 250 mila in piu' dei secondi classificati (i neozelandesi con 397 mila dollari) e quasi il triplo della media Ocse (232 mila dollari). In Francia, un dirigente dello stesso livello guadagna in media 260 mila dollari all'anno, in Germania 231 mila e in Gran Bretagna 348 mila. Negli Stati Uniti, la retribuzione media e' di 275 mila dollari.
Manager nababbi e spesa pubblica che per soddisfare le loro bocche fameliche deve tagliare sulla spesa per l’educazione, con una media inferiore di ben quattro punti rispetto alla media (8,5% contro 12,5 degli altri paesi). Secondo i parametri Ocse, comunque, in Italia la spesa pubblica nel 2011 arrivava quasi al 50% del Pil, non lontana dal 45,4% della media Ocse e il debito pubblico al 120%, oltre 40 punti percentuali in piu' della media (79%). In dettaglio in Italia sono superiori alla media le spese in welfare (41% contro 35,6%, ma si ignorano i criteri, ndr) e i servizi pubblici generali (17,3% contro 13,6%).
Il commento di Paolo Ferrero
"I dati sui dirigenti della pubblica amministrazione italiana che sono i più pagati dell’area Ocse sono vergognosi - scrive in una nota il segretario del Prc Paolo Ferrero - un vero insulto alla povertà dilagante nel nostro Paese. Il governo deve tagliare subito gli stipendi e le pensioni d’oro – cumuli compresi – mettendo un tetto a 5000 euro al mese. Non si capisce perché in Italia il popolo deve fare i sacrifici e i manager devono guadagnare il doppio degli altri Paesi. Perché Mastrapasqua deve guadagnare più di Obama?".
Fabio Sebastiani 14/11/2013 www.controlacrisi.org
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
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