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Gli euro-irresponsabili
Anche questa volta si sta tentando con tutti i mezzi di fare passare l’idea che il voto per il Parlamento europeo, che secondo i Trattati serve a “rappresentare le opinioni dei cittadini”, sia invece una competizione per stabilire la popolarità casereccia della ditta Grillo-Berlusconi-Renzi. Un trio che, a suon di insulti, provocazioni e smentite, tiene in piede questo precario equilibrio delle larghe intese che si proiettano minacciose fino a Strasburgo.
Una compagnia bene assortita con il giovane volenteroso che lancia il cuore oltre addirittura l’ostacolo della democrazia, con il vecchio magnate in disarmo e soprattutto con il grande signore dell’apocalisse. Voto utile si direbbe, anzi si dice. Utile a cosa? Forza Italia ha malgovernato per 15 anni ignorando l’Europa, firmando a occhi chiusi quanto veniva proposto dalla Germania in sede europea e dagli USA in sede internazionale. Si ricorda come fulcro della politica europeista di Berlusconi il gioco del cucù ai danni della sig.ra Merkel. Il PD renziano è invece per tradizione forza europeista, peccato che in campagna non parli di Europa, troppo concentrato a proporre in Italia il contrario di ciò che è scritto sul programma del PSE. Più lavoro in Europa, più precarietà in Italia.
Più democrazia in Europa, Senato e province non elettive in Italia. Modifica del fiscal compact in Europa, pareggio di bilancio in Costituzione in Italia. Ma tra i contendenti c’è uno particolarmente bizzarro, quel Grillo che nello stesso programma (si fa per dire), propone il referendum per l’uscita dall’euro e l’emissione di eurobond. Poche idee, ma confuse. Un’Europa dove andare a “battere i pugni”, da mettere alla prova per decidere se uscire o restare. Una specie di videogioco al quale il “megafono” del movimento parteciperà muovendo sul campo le sue pedine-parlamentari legati al capo da un contratto di fedeltà, misurato in 250.000 euro, illegale e di stampo medioevale.
Un voto inutile come pochi quello al M5S, perché la quindicina di parlamentari che eleggeranno si diluiranno in un Parlamento di oltre 700 membri nel quale non avranno alleati, non sosterranno nessun leader alla presidenza della commissione e soprattutto verrà loro impedito lo show mediatico al quale si sono allenati in questo anno e mezzo di Parlamento romano: a Strasburgo la TV non trasmette in diretta, gli interventi dei deputati possono durare tra 1 e 3 minuti e non è previsto, ne ammesso, l’ostruzionismo.
Che cosa andranno a fare quindi? Forse a battere i pugni al tavolo del bar di Bruxelles in attesa del caffè, forse a fare flashmob sulle strade di Strasburgo insieme agli artisti di strada. Ciò che invece non faranno di sicuro è quello che si fa al Europarlamento, e cioè politica. Perché spesso capita che si riescano a creare maggioranze trasversali su determinati argomenti essendo il voto europeo più “libero”. Ma soprattutto non andranno a sostenere l’ipotesi di una maggioranza alternativa alle larghe intese europee.
Il M5S ci sguazza nelle larghe intese, ama la paralisi della democrazia e si auspica che salti in aria sia l’Italia sia l’Europa. La minaccia dell’apocalisse gonfia le loro vele elettorali. Per questi motivi dobbiamo affermare con forza che oggi l’unico voto utile è responsabile è quello alla Lista per L’Altra Europa con Tsipras. Perché va a costruire, perché va a verificare le condizioni e i numeri per una maggioranza di cambiamento, perché gli eletti che sosterranno Tsipras formeranno il terzo gruppo dell’europarlamento. Noi ostinatamente sosteniamo che l’Europa di Spinelli era ed è un grandissimo progetto progressista e per questo ci impegneremo a cambiarla questa Europa, senza urla né insulti ma ben determinati a sostenere il nostro programma e soprattutto usando le nostre teste, non aspetteremo mai le istruzioni via mail dei burattinai imprenditori della paura. Noi siamo la speranza.
Alfredo Somoza
20/5/2014 www.listatsipras.eu
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
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