Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cile54cielostellepianetiindustriametallisbaglisignoramonellaccio19cardiavincenzocassetta2nomadi50m12ps12maremontyAlfe0Sassar0liiltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

« Anche oggi questo sistem...E' l'appello lanciato ... »

Viaggio in Puglia e Basilicata tra gli sforzi dei volontari e l’assenza delle istituzioni

Post n°3815 pubblicato il 18 Settembre 2010 da cile54

I braccianti delle campagne del Sud Italia

Secondo l'Osservatorio Migranti gli stranieri sono i lavoratori che aiutano il nostro Pil

 

A noi di Parolibero piace tenere alto il tiro su determinate questioni. Quella dei lavoratori sfruttati del sud italia, ad esempio, che nonostante il silenzio ufficiale continua ad esistere.

Ogni estate sono in 3mila ad arrivare nelle campagne della Basilicata, fra le località di Palazzo San Gervasio -al confine fra Basilicata e Puglia- , Venosa, Melfi e Lavello (tutte in provincia di Potenza) per la raccolta dei pomodori che si protrae fino a fine settembre. Lavoratori per lo più del Burkina Faso, maghrebini, bulgari con famiglia che da qualche mese sono costretti a vivere in casolari senza acqua né luce a causa della non riapertura del campo di accoglienza di Palazzo San Gervasio. Una struttura che dal 1999 sorgeva su un bene confiscato, “con servizi e tende” dalle testimonianze di chi l'ha visto. A detta del Sindaco Federico Pagano: “La struttura è tarata per ospitare non più di duecento persone ma è presa d'assalto ogni anno da migliaia di ospiti. Così non è possibile soddisfare le pur minime condizioni di igiene e sicurezza tali da consentire la riapertura dell'area”.

 

Il problema più urgente però è oggi la carenza di acqua. Ai braccianti restano infatti le fonti in campagna, qualche cisterna e i mille litri al giorno consegnati dai volontari dell'Osservatorio Migranti Basilicata. Secondo Gervasio Ungolo dell'Osservatorio: “Quest’anno sono arrivati prima, forse nella speranza di potersi prenotare ad un qualche datore di lavoro, ad un suo caporale, giocando di anticipo sugli altri che arriveranno appena finiranno di raccogliere nelle zone più basse della Puglia e delle stessa Basilicata. Molti degli immigrati stanno pulendo i campi dalle erbe infestanti, altri sono andati via, altri ancora sono ospiti da agricoltori che fanno incetta di manodopera per paura di rimanerne senza”. "Immigrati che - prosegue Ungolo - servono al nostro Pil (si calcola che questi contribuiscono per il 9,5%). Lavoratori che permettono di rimpinguare il fondo delle pensioni che senza il loro contributo sarebbe ancora più disastroso. Lasciano in Italia più dell’80% di quello che guadagnano e solo un misero 10% lo mandano nei Paesi di origine. In cambio prendono pochissimo: non esiste uno stato sociale per loro".

 

Situazione diversa nel Salento, a Nardò (Le), dove si è appena chiusa la stagione delle angurie e dove fino al 31 agosto i braccianti stranieri sono stati ospitati gratuitamente alla Masseria Boncuri, un campo sovvenzionato dal comune e gestito dall'associazione Finis Terrae e dalla Brigata di Solidarietà attiva. I volontari di Finis Terrae hanno anche lanciato la campagna "Ingaggiami contro il lavoro nero" grazie alla quale già 160 lavoratori su 300 hanno ottenuto l'ingaggio dai rispettivi datori di lavoro. Per la prima volta un'insolita coordinazione tra istituzioni, forze dell'ordine, aziende agricole, sindacati e associazioni umanitarie ha dato vita ad un progetto di accoglienza nei confronti dei lavoratori stranieri. Nel campo che li ha ospitati le tendopoli erano provviste dell'essenziale: estintori, bagni chimici, un presidio medico fisso messo a disposizione della Asl, 16 posti letto all'interno della masseria per il ricovero dei malati, accoglienza e assistenza legale per i lavoratori offerta dai volontari della onlus.

17/09/2010

 

FONTE

www.parolibero.it

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963