RACCONTI & OPINIONIPagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti |
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Gli italiani hanno paura della non autosufficienza perché sono stati lasciati soli ad affrontarla. Non meravigliano, infatti, i dati forniti oggi dal Censis che fotografano una cittadinanza con sempre più non autosufficienti e sempre meno stato sociale, che è stato smantellato scientificamente dal Governo Berlusconi con tagli pesanti apportati dal 2008 ad oggi. Il fondo sulla non autosufficienza, che ammontava a 400 milioni di euro, non esisterà più nel 2011; il fondo nazionale per le politiche sociali è stato decimato come gli altri trasferimenti a regioni ed enti locali causando una drastica riduzione dei servizi sociali territoriali e la perdita di migliaia di posti di lavoro nel terzo settore. Un tema che non trova spazio sui principali media nazionali, ma che ha una portata drammatica nella quotidianità delle famiglie, soprattutto in quelle con basso o nullo reddito che subiscono anche gli effetti della crisi senza alcuna misura di sostegno adeguata.
È necessario passare dalle “fotografie” della realtà alle azioni per cambiarla in meglio e il primo passo è senz’altro la cacciata del Governo attuale, che rappresenta il vero ostacolo all’uguaglianza e alla coesione sociale, calpestando i principi fondamentali della Costituzione. Per uscire dalla crisi lo stato sociale va rafforzato e non smantellato, passando dalla concezione di “spesa sociale” da tagliare a quella di “investimento nel sociale” per un futuro socialmente sostenibile.
Antonio ferraro, responsabile nazionale Politiche Sociali Prc-Federazione della Sinistra
La non autosufficienza fa paura: gli italiani mirano a un welfare più protettivo
Secondo uno studio Censis presentato oggi, il primo problema è rappresentato dalle spese per il sostentamento di familiari che si trovano in “condizione critica”. Non autosufficienza e impossibilità di pagare le spese mediche sono la prima paura
ROMA – La non autosufficienza e l’impossibilità di pagare le spese mediche rappresentano la prima paura degli italiani, più sentita della criminalità e della disoccupazione. Lo attesta il rapporto realizzato dal Censis per conto del Forum Ania consumatori, la fondazione promossa dall’Associazioni nazionale fra le imprese assicuratrici che ha l’obiettivo di facilitare il dialogo tra le imprese di assicurazione e i rappresentanti dei consumatori. Dal rapporto – presentato questa mattina a Roma nell’ambito del convegno “Gli scenari del welfare: tra nuovi bisogni e voglia di futuro in corso in queste ore a Villa Miani – emerge che al timore della non autosufficienza si accompagna la richiesta di un welfare più protettivo, efficiente e responsabile che dia risposte concrete a tutti i cittadini sui temi della sanità e della previdenza.
Il primo problema – secondo lo studio – è rappresentato dalle ingenti spese per il sostentamento dei familiari che si trovano in una “condizione critica”.
Nel 2009, infatti, il 32,1% delle famiglie italiane si è trovata in gravi situazioni di disagio legate alla necessità di assistere malati terminali o non autosufficienti oppure disabili, ma anche di affrontare situazioni di dipendenza da alcol o droghe, di sopperire all’improvvisa perdita di reddito o alla disoccupazione di un proprio congiunto. Questi disagi – viene precisato all’interno dello studio – vengono affrontati dalle famiglie in totale autonomia (59%) o con il sostegno di amici e parenti (28%), in assenza o con scarso apporto del sistema di welfare che presenta delle vere e proprie “falle”, venendo meno alla sua funzione tradizionalmente universalistica. (ap)
05/10/2010
Fonte: Redattoresociale.it
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
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