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PATTO DI STABILITA'; QUALCUNO SPIEGHI
A BERLUSCONI
COSA HA FIRMATO
In un'intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, Berlusconi assicura che l'Italia non corre rischi per l'affidabilità creditizia. All'ultimo vertice europeo, prosegue Berlusconi, «sono stato quello che si è impegnato a favore di criteri di valutazione più severi (questa segnatevela, perchè la prossima finanziaria lacrime e sangue dirà che è l'Europa che ce lo chiede). Durante la dichiarazione finale - prosegue Berlusconi - si è giunti all'accordo di tenere conto non solo dell'indebitamento pubblico, ma anche della stabilità, della sostenibilità e dell'indebitamento privato. Quanto all'indebitamento privato, in Italia abbiamo risultati positivi analoghi a quelli della Germania». Forse Berlusconi ha letto male le cose che ha firmato, perchè un conto è tenere conto del debito privato ed un conto è utilizzarlo come criterio principale di giudizio. Berlusconi ed il suo ministro Tremonti, aderendo alla logica del patto di stabilità ed al semestre finanziario hanno consegnato il nostro paese ad uno dei più grandi massacri sociali della storia della repubblica in nome degli interessi dei poteri forti europei. Come abbiamo sottolineato ieri infatti il criterio principale che l'Europa prenderà in considerazione è quello del debito pubblico, mentre gli altri criteri sono presi in considerazione ma non con la stessa importanza. Detta in soldoni, è chi ha un debito pubblico eccessivo (sopra il 60%)che sarà oggetto di una procedura di infrazione (semi automatica) se il ritmo di riduzione di tale criterio non sarà giudicato «soddisfacente». Questo anche se il deficit di quel Paese è sotto il 3%. In Italia abbiamo un debito pubblico del 118%, e sforiamo il patto con il rapporto deficit-pil del 5.1%. A questo punto una domanda sorge spontanea, ma Tremonti ha spiegato bene a Berlusconi cosa ha fatto?
22/10/2010
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Roma, 12 maggio 1977
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