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« Sentenza contro la Clini...Da Acerra il premier par... »

L'inceneritore di Acerra in 510 giorni le centraline hanno superato di 250 volte il limite di emissione delle polveri sottili

Post n°3964 pubblicato il 30 Ottobre 2010 da cile54

Un impianto fuori norma e obsoleto ma produce....tumori

L'inceneritore di Acerra è al centro di una querelle che dura dal 1998, epoca in cui fu predisposto il bando di gara che privilegiava come criteri per l'aggiudicazione della gara non la qualità tecnologica, come avrebbe voluto un impianto a notevole impatto ambientale, ma la migliore offerta economica e i termini di consegna. Grazie a questa prima anomalia ad aggiudicarsi la gara fu la Impregilo che offrì 27 lire in meno al kg per i rifiuti conferiti e 90 giorni in meno per la consegna dell'impianto. Anche se l'offerta tecnica era del tutto obsoleta e ottenne un punteggio 4,2 contro un punteggio 8,6 di Enel (in una scala da 0 a 10). Questa premessa è utile per addentrarci nelle tante problematiche e proteste che si sono susseguite in questi anni. L'inceneritore avrebbe dovuto alimentarsi con Cdr (combustibile derivato dai rifiuti) prodotto dai 3 impianti della provincia di Napoli ( 7 in Campania) ma in realtà sin dall'inizio da quegli impianti non è mai uscito un Cdr a norma e ci sono stati diversi sequestri della Magistratura (a seguito della denuncia del sottoscritto del 2003, ndr). Da ricordare anche che, essendo entrato in funzione prima degli impianti di Cdr e 8 anni dopo l'inceneritore, la conseguenza è stata lo stoccaggio di circa 8 milioni di " eco balle" disseminate in Campania (anche questo aspetto è sottoposto a giudizio del Tribunale di Napoli, ndr).
Con il ritorno del Governo Berlusconi e i pieni poteri conferiti a Bertolaso, nel 2008, si modifica per legge quello che non si era riusciti a fare tecnicamente. Gli impianti cambiano nome da Cdr a Stir: non più combustibile ma rifiuti trito vagliati e imballati!
Con l'utilizzo della legislazione emergenziale si autorizza a bruciare rifiuti fuori specifica, evitando in tal modo le azioni giudiziarie e conferendo all'inceneritore di Acerra non più Cdr con potere calorifico più elevato ma nei fatti un rifiuto trattato grossolanamente e molto più umido. Le conseguenze si avranno sulla tenuta delle camere di combustione, sulla qualità delle ceneri e dei fumi emessi al camino. E soprattutto contravvenendo a quanto scritto nel Parere di compatibilità ambientale che inseriva il Cdr di qualità come elemento per garantire il rispetto dei limiti di legge. L'inceneritore di Acerra è costituito da tre linee indipendenti che operano in parallelo e che hanno una capacità di progetto di circa 27 tonnellate di rifiuti all'ora arrivando a quantitativi di rifiuti pari a 1.950 tonnellate al giorno, per un totale di 600 mila tonnellate l'anno.
L'inaugurazione dell'inceneritore è avvenuta il 26 marzo del 2009 alla presenza di Berlusconi, grazie al decreto legge summenzionato e ad una ordinanza che autorizzava all'esercizio provvisorio fissando in un anno i termini per il collaudo definitivo. Il 16 luglio del 2010 è stato depositato il certificato di collaudo alla Protezione Civille senza darne comunicazione alle Istituzioni locali e ufficialmente noi non dovremmo, ad oggi, esserne in possesso. Il presidente della commissione di collaudo è anche direttore dell'agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpac) . Un bell'esempio di conflitto di interesse tra controllato e controllore. Un collaudo che, comunque, lascia moltissimi dubbi sulla effettiva rispondenza dell'inceneritore di Acerra, non solo rispetto al progetto originario, ma anche rispetto alle prescrizioni della commissione Via e al parere di compatibilità ambientale (Aia). Berlusconi oggi (ieri per chi legge, ndr) ha dichiarato il totale rispetto dei parametri Aia raccontando l'ennesima balla come si comprende dalla semplice lettura delle conclusioni del collaudo : «Le opere integrative previste…. Dal documento dell'Aia, non ancora realizzate ..saranno oggetto di collaudo separato» e vediamo di cosa si tratta : «Installazione di n.1 portale di rilevamento radioattività; installazione di un sistema di monitoraggio in continuo del mercurio al camino; duplicazione del sistema di monitoraggio dei fumi al camino; installazione di un sistema di prelievo in continuo dei microinquinanti» solo per citare le più importanti. Oltre a non essere attivo l'impianto di inertizzazione della ceneri prodotte dalla combustione dei rifiuti che pertanto vengono stoccate e successivamente inviate in provincia di Brescai. Dunque un certificato di collaudo che giunge dopo 16 mesi dall'accensione del primo forno e che rimanda a collaudo separato alcuni miglioramenti strutturali indispensabili per le garanzie di tutela della salute dei cittadini. E si consideri anche che in 510 giorni di funzionamento le centraline di rilevamento poste nel territorio di Acerra hanno superato di 250 volte il limite di emissione delle polveri sottili (pm10) a fronte di un limite massimo previsto dalla legge di 35 giorni all'anno. Questo il grado sintetico delle tante incertezze, dubbi, preoccupazioni che permangono, nonostante le "rassicurazioni" del duo B&B, Berlusconi e Bertolaso.

Tommaso Sodano

Consigliere PRC, Federazione della SInistra

29/10/2010

 
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