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Messaggi del 09/11/2010

La “nuova” destra di Fini e l’ultima spallata a Berlusconi, finita la commedia? Interno o esterno ma sempre con il ducetto

Post n°4000 pubblicato il 09 Novembre 2010 da cile54

L'OMBRA DELLA CRISI

Perfetto. Non c’è che dire. Il battesimo della nuova formazione di destra “Futuro e libertà per l’Italia” è non solo l’atto di fondazione di un partito nazionalista, ma di un luogo dove la politica sembra tornare quella di un tempo (“Ho rimpianto – dice Fini – e credo che anche gli italiani lo abbiamo, del rigore, dello stile, del comportamento come Moro, Berlinguer, Almirante, La Malfa: la prima Repubblica era anche in queste personalità che non si sarebbero mai permesse di trovare ridicole giustificazioni a ciò che non può essere giustificato“), quella dove si celebravano veramente i congressi e dove i predellini delle automobili ancora non erano divenuti l’alzabandiera del leader di turno.

Gianfranco Fini si muove benissimo nella partita a scacchi che sta giocando con il Cavaliere nero di Arcore: riadeguare la propria politica a quelli che sono gli standard costituzionali è già una mossa vincente e lo diviene ancora di più quando, come corollario un po’ avvelenato, si mettono intorno le frasi ad effetto che scuotono gli oltre seimila delegati presenti all’assise umbra del nuovo partito finiano. Il dramma è sempre quello del “cerino acceso”: nessuno vuole bruciarsi le dita e quindi Berlusconi manda a dire a Fini, a stretto giro di posta, che lui di dimettersi da capo del governo non ne ha nessuna intenzione e che, se vogliono farlo dimettere, in pratica lo devono sfiduciare in Parlamento.

Fin qui la cronaca dei fatti. Venendo, invece, ad una analisi politica, è bene evidenziare subito che non siamo innanzi ad un mero divorzio alla “C’eravamo tanto amati” (programma che il deputato Luca Barbareschi un tempo conduceva su Retequattro…): siamo ad un riposizionamento degli equilibri politici verso i ceti sociali di riferimento, verso la ricerca della sintonia rinnovata con Confindustria e con, in special modo, le parole della signora Marcegaglia, da qualche mese in aperta guerra col presidente del Consiglio.

Il sommovimento tellurico della politica italiana è lo sfondo da cui partire per comprendere meglio tutti gli attori in scena e le loro battute. Platealmente, è proprio il caso di dirlo, Fini dice senza mezzi termini: “Berlusconi si dimetta, salga al Colle e apra crisi. Senza questo colpo d’ala la nostra delegazione non rimarrà un’ora in più al governo“. Non significa che Futuro e Libertà toglierà il sostegno all’attuale governo, ma solamente che non ne farà più parte. Quindi un restringimento dei cordoni di tenuta dell’esecutivo che sarà costretto o ad un rimpasto molto consistente della sua compagine o alle dimissioni in blocco, con il mandato in mano al Capo dello Stato.

Tutto si muove in un perfetto ambito di dialettica politica, senza minacce o senza venature dal tratteggio punzecchiante: ancora una volta il presidente della Camera gioca d’anticipo e mostra all’imprenditoria italiana, al Vaticano e a quanti guardano a lui come “speranza” di una nuova destra liberale di essere il loro futuro naturale interlocutore. L’autunno di Berlusconi, insomma, sembra cominciato; quello del berlusconismo invece non si intravvede ancora.

Il rischio è che si cada nel tranello di considerare Fini e Bocchino come due rinsaviti progressisti del centrodestra, mentre niente altro più rappresentano se non una compagine di destra che ha deciso di cambiare rotta e di prendere le distanze da quel presidente del Consiglio in disgrazia e prossimo al precipiare rovinoso suo e del carrozzone pidiellino.

In questo frangente di cose, la prima proposta che avanza Futuro e Libertà è, ovviamente, un nuovo governo libero dal guinzaglio leghista, dall’impronta di Bossi e del suo falso federalismo, nonchè dai metodi troppo gretti e brutali per far passare anche tra i moderati concetti di destra che altrimenti non attecchirebbero.

 

E’ vero che i deputati e i senatori di Futuro e Libertà si mostrano leali a Fini anche sul profilo culturale: biasimano il Lodo Alfano se rivolto alla figura del solo premier; criticano le politiche sui migranti (salvo dimenticare che esiste una legge denominata “Bossi – Fini”…); difendono la magistratura come ente autonomo e indipendente dal governo e assumo il rispetto delle istituzioni come elemento base dello sviluppo di una nuova politica di destra, non più incentrata sulla figura carismatica e assoluta del leader (ancora, Fini proclama in Umbria: “Non vi farò mai cantare ‘Meno male che Gianfranco c’è!’“); si esprimono nel manifesto fondativo a sostegno di tutte le differenze e a protezione dei diritti civili di chiunque, senza distinzione alcuna. E’ tutto vero. E’ altresì vero che, da “laico”, Fini cita il pontefice quando richiama all’attenzione della platea la moralità in politica e della politica. Un colpo al cerchio e uno alla botte. In fondo, se si vuole fondare una nuova destra liberale bisogna stare attenti alle sfumature e alle forme con cui ci si esprime e si promette. Sin da ora. Alla fine rinasce il trittico “Dio, Patria e Impresa” come programma massimo a cui legale le sorti della nuova formazione finiana. Laddove Dio comprende laici e cattolici, famiglie un po’ di fatto e un po’ tradizionali (se così le si possono definire…); laddove la Patria è e resta sacra e inviolabile qualunque cosa faccia: missioni di pace – guerra comprese, è ovvio!; laddove l’Impresa, con la “I maiuscola, è il prosieguo naturale del terreno politico e lì si fonda il prolungamento antisociale che viene mostrato invece come benefico per la società: solo dal profitto viene la ricchezza di tutti. Peccato sia una favola antica, smentita e dimostratamente infondata, ma sempre accarezzata dai liberisti di ogni età.

E’ facile fare il moderato accanto a Berlusconi e a Bossi. In vent’anni di crescita di populismo, xenofobia e neo-autoritarismo, le parole del presidente della Camera, il manifesto del suo nuovo partito sembrano una boccata di ossigeno nella putrida palude di PDL e Lega Nord. Abbiamo davanti, forse per la prima volta, una destra che afferma di voler essere “democratica”, di volersi attenere scrupolosamente al dettato costituzionale, di voler rispettare tutti i poteri della Repubblica. E’ già qualcosa. Ma nessuno a sinistra, o nel centrosinistra, scambi questa fase come un elemento di novità tale da considerare ipotesi di alleanze con Fini e i suoi. Qualcuno tenterà di farlo. E poi, i “futuristi” sono già pronti al voto ma, a chi glielo chiede, dicono di non volerlo. E passano la palla a Berlusconi che, per ora, resta col cerino acceso in mano. E si sa… il legno prima o poi si consuma… Ma la memoria nostra resta: Fini, nel 2001 (ben dopo i lavacri di Fiuggi…), a Genova dov’era? Chi se lo ricorda…?

 

Marco Sferini 

8 Novembre 2010

 
 
 

Il reading video teatrale tratto dal libro di Carla Verbano con Alessandro Capponi “Sia folgorante la fine”

Post n°3999 pubblicato il 09 Novembre 2010 da cile54

Rosso Vivo,

la storia di

Valerio Verbano

Un reading teatrale con interventi video. Questa la forma scelta da Alessandra Magrini per raccontare la storia di Valerio Verbano in due serate al Teatro dell'Orologio di Roma il 14 e il 15 novembre. L'autrice e interprete di “Rosso Vivo" si è basata sul libro autobiografico di Carla, la madre di Valerio, che con il suo “Sia folgorante la fine” ripercorre questi anni segnati da quello che avvenne trent'anni fa esatti. Un figlio di 19 anni ucciso con un colpo di pistola alla nuca nell'appartamento dove vive con i genitori a Montesacro. Gli assassini erano entrati prima del rientro di Valerio, l'hanno legata e imbavagliata nella stanza accanto con suo marito e aspettato Valerio. Un'esecuzione, spietata, a sangue freddo. Suo figlio ha diciannove anni ed è vicino all'area di Autonomia Operaia, ma lei all'epoca conosce poco di quel mondo. E' molto attivo politicamente nel quartiere, dove l'estrema destra si fonde con la criminalità e forse lo Stato. Valerio studia, osserva, raccoglie. Tra le altre cose prepara un dossier sui collegamenti tra estrema destra e apparati statali. Fino a quel 22 febbraio 1980 , quando viene ucciso. Da lì comincia la storia di Carla per comprendere perché avessero ucciso Valerio, la lotta per avere una verità, fino a oggi, a ottant'anni con la sua pagina su internet- per cercare gli assassini, per incontrare i compagni di Valerio su facebook.

08/11/2010

 
 
 

Brescia, immigrati gru: la polizia caricai manifestanti e arresta gli organizzatori della protesta

Post n°3998 pubblicato il 09 Novembre 2010 da cile54

«A Brescia è in atto una vergognosa repressione da parte delle forze di polizia contro il presidio sotto la gru su cui stanno arrampicati i migranti che chiedono la regolarizzazione e una manganellatura generalizzata di tutti coloro che sono in piazza a protestare». E’ la dichiarazione con cui Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-Federazione della Sinistra, commenta le modalità dello sgombero effettuato dalle forze dell’ordine stamane a Brescia ai danni del presidio di solidarietà verso gli immigrati che stanno protestando da oltre una settimana arrampicatu su una gru.

«Evidentemente Lega Nord ha cominciato la campagna elettorale. Non ci faremo intimidire e il movimento operaio bresciano ha già risposto negli anni scorsi a provocazione fasciste più pesanti di quella di oggi. Chiediamo che il governo ritiri immediatamente le forze di polizia e che il ministero degli Interni dia il permesso di soggiorno ai migranti. Maroni usi le forze di polizia per i risolvere i problemi dell'alluvione e non per rompere la testa alla gente».

Vergognosa macelleria messicana in atto a Brescia

Cariche sui manifestanti, arresti e fermi, città blindata e caccia all’uomo. Ecco la risposta dello Stato italiano a chi chiede rispetti per i diritti. E’ accaduto stamatina all’alba, in via San Faustino, presidio di solidarietà alla protesta degli immigrati che da dieci giorni occupano la gru del cantiere Metrobus per denunciare la sanatoria truffa. Dopo lo sgombero da parte di polizia e carabinieri del presidio dei manifestanti che a terra esprimevano il loro sostegno alla protesta, le forze dell’ordine hanno blindato il quartiere. Alcune persone sono finite in manette. Le forze dell'ordine hanno creato un cordone in Piazza Cesare Battisti e in Piazza Loggia per non far transitare nessuno.

Dall’alto della gru i sei immigrati, accampati a oltre trenta metri altezza percorrono avanti e dietro il lungo braccio meccanico urlando slogan, sventolando i propri vestiti: "Non siamo animali, basta polizia".

Fermati e anche alcuni esponenti di “Magazzino 47”, tra cui anche Umberto Gobbi, leader del centro sociale, che è stato arrestato. Tra i fermati anche due redattori di Radio Onda d’Urto, che segue la vicenda della protesta sin dal suo inizio.

 

Questa la cronaca dei fatti pubblicata sul sito web dell'emittente antagonista bresciana

Questa mattina verso le 6, decine di carabinieri e poliziotti sono intervenuti al presidio di solidarietà permanente agli immigrati sotto la gru di Piazzale Cesare Battisti per sgomberarlo. Sono stati fermati diversi migranti e antirazzisti presenti, come sempre da una settimana a questa parte, nel piazzale antistante al cantiere del metrobus. Tra questi anche due redattori di Radio Onda d’Urto.

Le forze di polizia avrebbero affermato che non è loro intenzione intervenire sulla gru, ma solo sgomberare il presidio permanente.

Successivamente sono stati perquisiti da parte delle forze di polizia anche i locali dell’oratorio di San Faustino, a pochi passi dalla gru, dove diversi migranti avevano trovato rifugio e ospitalità nell’ultima settimana.

Poi verso le 8.00 inizia l’azione di polizia nei dintorni della gru che opera fermi e arresti tra i manifestanti presenti in zona.

Dall’alto della gru i manifestanti iniziano il lancio dei pochi oggetti che hanno a disposizione nei confronti di poliziotti che sono entrati nel cantiere. In quel momento la cominciano le cariche sui manifestanti sotto la gru. A quel punto la polizia inizia a effettuare fermi tra i manifestanti. Le cariche si ripetono anche nei dintorni e inizia caccia all’uomo nelle vie adiacenti.

Intanto si è formato un presidio sopontaneo nei pressi di Porta Trento.

Vengono fermati dalla polizia anche di semplici cittadini colpevoli solo di chiedere informazioni. “Ordini dal ministero dell’interno” dicono i funzionari di piazza. Alcuni funzionari nel frattempo cercano di allontanare i giornalisti che seguono le vicende sul posto.

Da via San Faustino la polizia porta via i cassonetti dell’immondizia e impedisce a chiunque di avvicinarsi mentre continuano le pressioni nei confronti dei giornalisti costretti ad allontanarsi.

 

08/11/2010

leggi www.controlacrisi.org

 
 
 

Non solo i comunisti. Ormai l’sos è generalizzato ma una classe politica marcia e quei sindacati ad essa asserviti se ne fregano

Post n°3997 pubblicato il 09 Novembre 2010 da cile54

Dopo Bankitalia anche per il clero è allarme lavoro

Tettamanzi al Forum della famiglia e Bagnasco in occasione dell’apertura dei lavoro dell’assemblea della Cei lanciano l’allarme su disoccupazione e precarietà. Ormai l’sos è generalizzato ma solo una classe politica in declino e un pezzo del mondo sindacale ad essa asservito sembrano non accorgersene.

Già Draghi, governatore della Banca d’Italia, aveva messo in guardia sulla necessità di arginare la precarizzazione del lavoro, “conditio sine qua non” per rilanciare l’economia e ridare speranza al Paese. Ora anche dalle gerarchie ecclesiastiche, e dunque da un altro luogo non esattamente annoverabile tra i fautori di un cambiamento radicale della società, arriva praticamente la stessa denuncia. L’occasione è il Forum della famiglia aperto oggi a Milano presso il Convention Center. E’ stato l’arcivescovo Dionigi Tettamanzi ad aprire, diciamo così, le ostilità denunciando l’ipocrisia del governo: «Non basta una semplice proclamazione di valori, impegni e mete, ma è necessario il lavoro quotidiano sulle condizioni concrete perchè i valori che tutti proclamano siano resi concreti sulla rete della famiglia». Una famiglia, sempre secondo il prelato, spesso lasciata da sola ad affrontare difficoltà via via più gravi, quando invece servirebbe «un coinvolgimento generale, una grande alleanza tra tutte le forze politiche, culturali, imprenditoriali, associative, che possano occuparsi della famiglia». Gli ha fatto eco il cardinale Angelo Bagnasco, presidente generale della Cei, che oggi ha aperto i lavori della 62esima assemblea generale della Conferenza episcopale italiana. «E’ quanto mai necessario - ha detto -approntare un piano d’emergenza per l’occupazione al quale contribuiscano governo, parti sociali, forze politiche, lasciando da parte le divisioni e cercando di affrontare una priorità essenziale per il Paese». «Sarebbe un segno - ha aggiunto - che il Paese non potrebbe non apprezzare». Due uomini di chiesa, peraltro caratterizzati diversamente, sentono però entrambi l’esigenza di denunciare una situazione che solo una classe politica corrotta e in declino può ignorare. Ma la strada è tutta in salita. Le forze sindacali sono divise e incapaci di fare da sponda alle esigenze dei lavoratori e alle loro richieste e proteste. Come la mette a questo proposito la Cisl? Ignorerà il richiamo della foresta che viene dal Vaticano? La verità è che le denunce che in questi ultimi mesi e anni hanno caratterizzato il lavoro di una sinistra divisa e in difficoltà ma pur sempre portatrice di alcune verità indiscutibili si stanno facendo strada in settori imprevedibili della vita politica del Paese, chiesa cattolica compresa. Ci sono insomma ingredienti sufficienti per ripercorrere la strada già indicata dal vecchio Keynes. Ma al solito è la politica ad essere in ritardo. Speriamo che preti e Bankitalia riescano ad avere ascolto là dove non l’hanno appunto i più poveri e chi li rappresenta.

Vittorio Bonanni

a cura della cooperativa editoria LiberaRoma

 
 
 

Gentile Redazione di "Lavoro e Salute"

Post n°3996 pubblicato il 09 Novembre 2010 da cile54

Vi scrivo per sottoporre alla Vostra attenzione l'articolo che ho scritto per descrivere la mia esperienza da psicologo all'interno del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione della Asur Marche ZT13. Si tratta di "Spazio Genitori" uno sportello di ascolto e consulenza psicologica destinato ai genitori che usufruiscono dei servizi del Dipartimento di Prevenzione ed, in particolare, di quelli che si rivolgono all'Ambulatorio Vaccinale.

 

RingraziandoVi anticipatamente Vi porgo distinti saluti.

 

Dott. Daniele Luciani - Psicologo Psicoterapeuta

SISP DIPARTIM. PREVENZIONE ASUR MARCHE ZT13

 

SPAZIO GENITORI

Uno spazio di ascolto psicologico gratuito per i genitori. Progettazione, attuazione, monitoraggio e prosecuzione

 

Luciani D. Psicologo - Psicoterapeuta S. Igiene e Sanità Pubblica

De Santis M. Assistente Sanitario S. Igiene e Sanità Pubblica

Amadio R. Direttore Dipartimento di Prevenzione

Angelini C. Dirigente Medico Servizio Igiene e Sanità Pubblica

Amboldi P. Coadiutore Amministrat. S. Igiene e Sanità Pubblica

ZT 13 Ascoli Piceno ASUR MARCHE

 

INTRODUZIONE

 

Negli ultimi anni si è passati da un modello di prevenzione diretto alla sola rimozione delle cause biologiche di malattia (modello "biomedico") a quello "biopsicosociale" che intende coinvolgere la popolazione attraverso interventi di carattere olistico che inquadrano l'individuo secondo la sua dimensione biologica, sociale e psicologica.

 

Seguendo tale concezione che si palesa nei principi e nelle azioni della Promozione della Salute (interventi centrati sull'empowerment, sulle life-skills e sullo sviluppo personale "socioecologico" dell'individuo) è stato attivato, all'interno dell'Ambulatorio Vaccinale del Dipartimento di Prevenzione della Asur Marche ZT 13, un servizio che ha la finalità di accrescere le competenze genitoriali rispetto alle scelte di salute personali e familiari.

 

Questo servizio, chiamato "Spazio Genitori", nasce in seguito all'avvio della campagna di vaccinazione contro il papillomavirus (HPV) che ha visto un interesse particolare dei genitori per le problematiche inerenti la crescita e l'educazione dei propri figli. La loro costante richiesta di informazioni ci ha spinto ad "organizzare" uno spazio in cui dialogare in maniera stabile, estendendo le tematiche dei colloqui anche a questioni che riguardano il rapporto con i figli, il ruolo genitoriale e le sue difficoltà.

 

L'opportunità di incontrare tutti i genitori più volte, in occasione dei richiami vaccinali dei loro figli, ha aperto alla possibilità di accompagnarli nella ricerca delle risposte più adeguate per affrontare serenamente il proprio ruolo educativo.

 

OBIETTIVI

Lo "Spazio Genitori" non intende "insegnare" come si alleva un figlio. È stato pensato come momento di riflessione per i genitori: per quelli che lo sono già e per coloro che si apprestano a diventarlo. Il nostro intento è quello di riuscire a stimolare la curiosità delle mamme e dei papà nei riguardi del loro stile educativo e, magari, far intravedere possibili soluzioni laddove, invece, si riscontrano difficoltà insormontabili.

Per quanto concerne gli obiettivi generali dello "Spazio Genitori", possiamo dire che si tratta di un servizio che, riconoscendo la complessità della funzione genitoriale, finalizza il suo intervento alla promozione del benessere familiare, al sostegno della genitorialità "consapevole" e alla prevenzione del disagio psichico.

 

I suoi obiettivi specifici riguardano:

-          l'acquisizione di una adeguata consapevolezza rispetto alle scelte vaccinali;      

-          la corretta informazione sulle specifiche tematiche dell'infanzia e dell'adolescenza;

-          l'ascolto del disagio esperito dai genitori nell'"interpretare" il proprio ruolo genitoriale;

-          l'ascolto del disagio esperito dal figlio adolescente (laddove venga richiesto dal genitore);

-          la ricerca di strategie finalizzate a superare le difficoltà legate alla funzione educativa;

-          il mantenimento ed il rafforzamento della rete di lavoro interdisciplinare tra operatori.

 

MATERIALI E METODI

 

Lo "Spazio Genitori" offre, gratuitamente, un servizio di sostegno e consulenza per la genitorialità attraverso colloqui psicologici individuali e di coppia. Oltre ai colloqui con il genitore o la coppia genitoriale, è stata prevista la possibilità di effettuare incontri (fino ad un massimo di quattro) con figli adolescenti o pre-adolescenti, previa autorizzazione scritta dei genitori o dei tutori aventi patria potestà. Questo servizio propone, inoltre, ai genitori non adempienti alle vaccinazioni dei loro bambini, un "luogo" in cui esprimere le proprie preoccupazioni in merito alla pratica vaccinale.

 

Per pubblicizzare lo "Spazio Genitori" sono stati creati un opuscolo ed un poster divulgati presso l'Ambulatorio Vaccinale e gli ambulatori medici/pediatrici del territorio dell'Asur Marche ZT 13.

Il primo contatto con il genitore interessato allo "Spazio Genitori" avviene all'interno dell'ambulatorio vaccinale dove, durante l'attesa o nel corso del counseling prevaccinale, l'assistente sanitario e l'operatore front-office forniscono i riferimenti per poter contattare lo psicologo. È quest'ultimo, dopo una primissima indagine sulla problematica, a concordare di persona o telefonicamente un appuntamento. Talvolta è il pediatra di libera scelta, in costante contatto con il Dipartimento

di Prevenzione, ad indicare i riferimenti per accedere allo "Spazio Genitori".

Il primo colloquio dello "Spazio Genitori" è teso ad indagare una serie di aree tematiche secondo alcune fasi:

 

- Fase di apertura: per favorire un'adeguata accoglienza del genitore, stabilire un'adeguata relazione interpersonale consentendogli di parlare liberamente ed offrirgli le informazioni necessarie per metterlo a conoscenza di come verrà condotto il colloquio;

 

- Seconda fase: per raccogliere i dati anamnestici, identificare il problema portato alla consultazione, conoscere la sua "storia", analizzare il tipo di aiuto e di cambiamento che ci si aspetta, valutare la struttura soggettiva e lo "statuto" della sua domanda;

 

- Fase di chiusura: per restituire al genitore l'idea che ci si è fatti del suo problema, per verificare l'eventuale intenzione ad effettuare ulteriori colloqui, per fornire tutte le informazioni affinché comprenda le modalità con cui si lavorerà eventualmente negli incontri successivi.

 

Laddove venga riscontrata una eccessiva gravità del problema o emergano sintomi psicologici rilevanti si invita il genitore o la coppia genitoriale a contattare altre strutture dell'Asur Marche ZT 13 deputate alla risoluzione di specifici problemi (come ad esempio, UMEE, Consultorio Familiare, DSM, ecc.).

Se, invece, il genitore esprime la volontà di effettuare ulteriori incontri per chiarire, in maniera più completa ed efficace, l'entità del problema viene intrapreso un percorso di counseling. In maniera molto schematica, è possibile circoscrivere le fasi del counseling in questo modo:

- Riconoscimento e definizione del problema da parte del genitore ("Cosa non funziona nella mia vita?");

- Ridefinizione del problema (lo psicologo stimola il genitore a mettersi in discussione, prendendo in considerazione aspetti di sé e della sua realtà che altrimenti sarebbe portato a trascurare);

- Gestione del problema da parte del genitore alla luce della ristrutturazione dello stesso (con la finalità di spingerlo a focalizzarsi sui temi e gli argomenti che, alla luce dell'analisi fatta, costituiscono la vera priorità per superare le difficoltà che sta incontrando).

La chiusura del percorso di counselling viene concordata con lo psicologo in funzione degli obiettivi raggiunti, ma la libertà di scelta del genitore viene sempre tutelata nel corso delle consulenze o dello stesso percorso di counseling.       

 

RISULTATI

           

Lo "Spazio Genitori" è stato aperto il 2 marzo 2009. Sono stati messi a disposizione dell'utenza (sia negli ambulatori vaccinali della Zona Territoriale 13, sia negli ambulatori medici e pediatrici) circa 2500 opuscoli informativi (relativi alla crescita dei figli, ai loro "bisogni" psicologici, ai loro possibili disagi, alle difficoltà del ruolo genitoriale e ai riferimenti per poter accedere allo "Spazio Genitori").

 

Nell'arco di un anno e mezzo (marzo 2009 - settembre 2010) è stato frequentato da un totale di 82 persone di cui il 33% uomini e il 67% donne; così raggruppate per classi di età: 7% minori di 18 anni, 27% tra i 18 e i 34 anni, 66% tra i 35 e i 54 anni. Bisogna sottolineare che il servizio, nel caso in cui è stato proposto un percorso di counseling, è stato frequentato da 25 persone più volte al mese.  

 

DISCUSSIONE

 

La costante affluenza al servizio testimonia, sia la forte "domanda" di ascolto e di supporto da parte dei genitori, sia come l'ambulatorio vaccinale possa costituire un contesto favorevole all'incontro con il genitore e al raggiungimento degli obiettivi di promozione della salute.

 

È, tuttavia, imprescindibile il mantenimento di una rete di lavoro stabile che, a partire dall'assistente sanitario, dal medico igienista e dal pediatra, integri l'operatore del front-office e lo psicologo; si tratta di una rete che consente all'operatore di mantenere e valutare in maniera costante la relazione con la propria utenza e con i propri colleghi.

 

Tale rete possiede tutte le potenzialità per indirizzare il genitore rispetto alle scelte salutari e agli stili educativi più appropriati. Al contempo, la serenità acquisita dal genitore favorisce una migliore, e più consapevole, adesione alle strategie di salute pubblica.

 

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

 

- Bertini M. (a cura di) (1988), Psicologia e salute. Prevenzione della patologia e promozione della salute, La nuova Italia Scientifica, Roma.

- Bezzi C. (2001), Il disegno della ricerca valutativa, Franco Angeli, Milano.

- Boda G. (2001), Life Skill e Peer Education: strategie per l'efficacia personale e collettiva, La Nuova Italia, Milano.

- Bowlby J. (1988), Una base sicura, Raffaello Cortina, Milano.

- Carli R. (1987) Psicologia Clinica. Introduzione alla teoria e alla tecnica, Utet, Torino.

- Francescato D., Putton A. (1995), Star meglio insieme, Mondadori, Milano.

- Fulcheri M. (2005), Le attuali frontiere della psicologia clinica, Torino.

- Gangemi M., Elli P., Quadrino S. (2005), Il counselling vaccinale: dall'obbligo alla condivisione, Change, Torino.

- Modolo M.A. (1992), Educazione sanitaria e promozione della salute, Rosini Editrice, Firenze.

- Modolo M.A., Seppilli A., Briziarelli L.,  Ferrari A.  (1993), Educazione sanitaria, Il Pensiero Scientifico Editore, Roma.

- Oliverio Ferraris A. (2010), Non solo amore. I bisogni psicologici dei bambini, Giunti Demetra, Milano.

- OMS (1986), La carta di Ottawa per la promozione della salute, Ginevra.

- Pierantoni L. (1999), La psicologia della salute, Carocci, Roma.

- Verrastro V. (2004), Psicologia della comunicazione, Franco Angeli, Milano.

- Watzlawick P., Beavin J., Jackson D.D. (1971), Pragmatica della comunicazione umana Astrolabio,Roma.

- Zani B., Cicognani E. (2000), Psicologia della salute, Il Mulino, Bologna.

 
 
 
 

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(Gianni Rodari)

 

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