RACCONTI & OPINIONIPagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti |
Segui il nuovo blog "Lavoro e Salute" su wordpress www.blog-lavoroesalute.org
---------------------------------------
Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org
Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.
Tutti i numeri in pdf
LA RIVISTA NAZIONALE
MEDICINA DEMOCRATICA
movimento di lotta per la salute
TUTTO IL CONGRESSO SU
AREA PERSONALE
MENU
CERCA IN QUESTO BLOG
MAPPA LETTORI
Messaggi del 02/03/2014
Post n°8659 pubblicato il 02 Marzo 2014 da cile54
|
Post n°8658 pubblicato il 02 Marzo 2014 da cile54
Val Susa. La radioattività rivelata con un esperimento in piazza
C'è della radioattività naturale nelle polveri sollevate dal cantiere del Tav in Valle di Susa. A dimostrarlo, attraverso un piccolo esperimento compiuto a beneficio del pubblico, è stato Massimo Zucchetti, docente di "Protezione dalle radiazioni" al Politecnico di Torino, nel corso di un convegno dedicato ai "Rischi dello scavo del tunnel della Maddalena di Chiomonte per il Tav", durante il quale vari relatori, oltre a parlare dei potenziali pericoli della salute, hanno sollevato il problema della scarsa informazione sull'argomento.
Zucchetti ha avvicinato un "rilevatore di radioattività" ad alcuni campioni prelevati a ridosso del cantiere e l'apparecchio, inerte fino a quel momento, ha cominciato a mandare segnali luminosi e sonori: si tratta di radioattività legata al "decadimento naturale dell'uranio", registrata in una quantità superiore al cosiddetto "fondo naturale".
"La quantità si può definire rilevante - ha spiegato - nel senso che può essere rilevata dagli strumenti. Non è niente di drammatico. Però esiste. Nonostante le tesi contrarie". "Da quelle parti - ha continuato con una battuta - l'uranio era presente nel Cretaceo, vi è rimasto fino agli anni Sessanta e poi, negli anni Settanta, è sparito per decreto. Questo rilevatore, che ho comperato a Milano in un laboratorio certificato, adesso segnala della radioattività. E non credo che si tratti di un apparecchio No Tav".
Mario Cavargna, di Pro Natura, ha fatto presente che l'intera opera, per il tratto che arriva fino a Settimo Torinese, comporterà l'estrazione e l'accumulo almeno 21 milioni di metri cubi di smarino, e che gli scavi nella collina morenica di Rivoli potrebbero generare un volume di polveri sottili che investirà anche l'abitato di Torino. (ANSA). (Nella foto il Prof. Massimo Zucchetti del Plitecnico di Torino) Redazione 1/3/2014 www.contropiano.org |
Post n°8657 pubblicato il 02 Marzo 2014 da cile54
Mai più clandestine, parte oggi a Roma la campagna in difesa della legge 194
La legge 194 che disciplina l’interruzione volontaria di gravidanza torna a far parlare di sé con la campagna #maipiùclandestine (maipiuclandestine.noblogs.org) oggi a piazza del Popolo a Roma dalle 15 (lato Pincio).
Promossa da diverse realtà, associazioni, collettivi e singole donne da anni impegnate nella difesa dell’autodeterminazione femminile, la campagna mira a coinvolgere tutti i territori italiani in una battaglia a salvaguardia della 194. L’attacco è la miglior difesa, verrebbe da dire. Il recente caso spagnolo che ha mobilitato le donne iberiche contro il cosiddetto “antiproyecto de ley” del governo Rajoy che vuole smantellare la legge sull’aborto, ha visto il sostegno delle femministe di tutti i Paesi dell’Unione Europea, compresa l’Italia.
La questione infatti non è solo nazionale: il 10 dicembre scorso il Parlamento europeo ha bocciato la Risoluzione Estrela che chiedeva aborto legale e sicuro per le donne in tutti i paesi dell’Unione. Segno che i colpi di coda della cultura patriarcale assumono le vesti di un’Europa che vuole continuare a esercitare il proprio controllo sui corpi delle donne.
In Italia gli attacchi alla 194 sono all’ordine del giorno: dalle crociate antiabortiste di Giuliano Ferrara, alle proposte di legge regionale che mettono al centro della tutela il feto (legge Tarzia nel Lazio), fino ai presidi settimanali dei no-choice davanti agli ospedali. Eppure ciò che mette seriamente a rischio la legge avviene nel quotidiano, negli ospedali e nei consultori dove negli ultimi 20 anni è cresciuto in maniera esponenziale il numero degli obiettori di coscienza nel servizio sanitario nazionale: secondo il Ministero della Salute 7 ginecologi su 10 obiettano, e a questi vanno aggiunti anestesisti, ostetrici, infermieri, medici di base, farmacisti.
Ciò significa che in Italia è una manciata di medici a garantire l’applicazione della 194, i non obiettori sono così pochi che spesso non fanno altro che praticare aborti. Cosa succederà tra 10 anni, quando questa classe medica sarà in pensione? Il rischio vero è che la 194, una legge dello Stato voluta dai cittadini, diventi completamente inapplicabile.
Nella relazione annuale sull’attuazione della 194 trasmessa al Parlamento dall’appena riconfermata Ministra Lorenzin si legge che
“il Ministero delle Salute ha avviato un monitoraggio a livello di singole strutture ospedaliere e consultori per verificare meglio le criticità e vigilare, attraverso le Regioni, affinché vi sia una piena applicazione della Legge su tutto il territorio nazionale”.
Ed è proprio al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che è rivolto il primo appello della campagna #maipiùclandestine: firmato da più di mille persone in pochi giorni, al Presidente della Regione Lazio si chiede che
“tutti i presidi ospedalieri pubblici e convenzionati garantiscano l’accesso all’Ivg e dispongano di un numero adeguato di ginecologi, anestesisti e personale non medico non obiettori”
La legge 194 affida infatti alle Regioni la responsabilità della sua piena applicazione anche attraverso la mobilità del personale,impostazione ribadita nel luglio 2012 anche dal Comitato nazionale per la bioetica. Zingaretti, che in campagna elettorale aveva detto alle donne: “La 194 non si tocca. I consultori li apriremo e non permetteremo più che si giochi con i vostri diritti”, deve rispondere di una situazione che, se possibile, è ancora più critica di quella nazionale.
Nel Lazio – dati Laziosanità — obietta l’80% dei medici, le strutture che effettuano aborto sono passate da 53 nel 1987 a 25 oggi; crescono gli aborti tardivi, passati dall’1,6% nel 2000 al 3,3% nel 2012.
“Oggi — dice Angela Lamboglia, una delle promotrici della campagna — le donne che decidono di abortire devono affrontare una via crucis che va dalla ricerca di una struttura che pratica l’Ivg, ancora più ardua per l’aborto farmacologico, a lunghe liste di attesa che spesso portano le gravidanze al limite dei 90 giorni. Tutto questo non può più passare sotto silenzio: non vogliamo tornare ai tempi degli aborti clandestini”.
Appunto, maipiùclandestine.
Teresa Di Martino
28.2.2014 www.ilmanifesto.it |
Post n°8656 pubblicato il 02 Marzo 2014 da cile54
Governo, dopo tante parole arrivano le tasse. E nella forma più odiosa: esenzioni per Vaticano e multinazionali
Pontifica sul decisionismo e il giovanilismo. E intanto riempie l’Italia di altre tasse. E della forma più odiosa, con le esenzioni per i soliti “poteri forti”, in questo caso Vaticano e multinazionali. Matteo Renzi ha tenuto ieri il suo primo Consiglio dei ministri. Archiviato il Salva – Romache ha rovesciato sulla Capitale tagli e dismissioni a non finire. La Tasi è in campo con la possibilità di alzarla fino allo 0,8 per mille da decidere comune per comune ma con l'impegno di destinarne parte alle detrazioni per le categorie a reddito piu' basso. Proroga della 'rottamazione' delle cartelle Equitalia che, scaduta oggi, potra' invece proseguire fino al 31 marzo e 'cancellazione' della WebTax introdotta di recente, ma gia' decisamente depotenziata per i dubbi subito espressi da Renzi. Intanto, arriva anche una rassicurazione, ma niente di concreto: le coperture, anche i 10 miliardi per tagliare il cuneo, dice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, ci sono e saranno specificate nelle prossime settimane. Dunque come noto si continua a lavorare sulle due diverse ipotesi che sono o il taglio dell'Irap, o dell'Irpef o un 'mix' tra le due misure. Ipotesi che il sindacato non vede di buon occhio, comunque. Per gli immobili della Santa Sede riconosciuti dai Patti Lateranensi che non pagheranno la nuova Tasi, si va dalla Basilica di Santa Maria Maggiore all'Universita' Gregoriana, dal Palazzo della Cancelleria, dove ci sono gli uffici della Rota, alla Basilica di San Paolo. Fuori da Roma, esentato dalla tassa anche il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, la residenza estiva dei Papi. Sono circa venticinque in tutto. C'e' invece un po' di confusione su tutti gli altri immobili della chiesa, dalle parrocchie agli oratori. ''Sono esentati dal versamento della Tasi soltanto i fabbricati della Chiesa indicati nei Patti Lateranensi'', riferiva il comunicato diramato da Palazzo Chigi alla fine del Consiglio dei ministri, lasciando intendere che tutti gli altri immobili ecclesiastici, compresi quelli esclusivamente dedicati al culto, potessero essere assoggettati alla tassa. Il punto è che la Tasi è sui servizi e non sulla proprietà e quindi il regime impositivo non è lo stesso del precedente. Si tratta, infatti, di una tassa basata sui servizi erogati dal Comune, dall'illuminazione alle strade, che interessano anche luoghi non commerciali, come per esempio le parrocchie. Diverso invece e' il caso degli immobili della Chiesa che svolgono attivita' commerciali: sono soggetti all'Imu, proprio come tutte le altre attivita' produttive. Su questi incidera' anche la nuova Tasi? Anche questo e' un nodo da sciogliere. Discorso analogo per gli immobili 'misti', in parte dedicati al culto e in parte dedicati alle attivita' commerciali. Si paga l' Imu per la quota di immobile che fa profitto. Anche in questo caso non e' chiaro se la Tasi verra' applicata o meno. Un decreto ministeriale delle Finanze era atteso proprio nei prossimi giorni. Tutto questo, va ribadito, riguarda pero' principi di tassazione del passato, dicono fonti dell'Esecutivo, che guardavano alla proprieta'. Mentre la Tasi, spiegano le stesse fonti, riguarda servizi indivisibili. Fabio Sebastiani 01/03/2014 www.controlacrisi.org |
L'informazione dipendente, dai fatti
Nel Paese della bugia la verità è una malattia
(Gianni Rodari)
SI IUS SOLI
notizie, conflitti, lotte......in tempo reale
--------------------------
www.osservatoriorepressione.info
G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI
Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.
> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.
Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
DARE CORPO ALLE ICONE