RACCONTI & OPINIONIPagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti |
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Messaggi del 08/04/2014
Post n°8770 pubblicato il 08 Aprile 2014 da cile54
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Post n°8769 pubblicato il 08 Aprile 2014 da cile54
Def-Sanità, anche senza tagli lineari la mannaia porterà via 10 miliardi in tre anni
Non si chiamano più “tagli lineari” ma “interventi mirati contro gli sprechi”. Il risultato non cambia: la sanità nei prossimi 3-4 anni dovrà fare a meno di 10 miliardi, e pure con il consenso delle Regioni. Nel fantasmagorico linguaggio di Renzi questo si chiama “razionalizzazione”. E anche se il tutto avverrà nell’ambito del Patto per la salute, stiamo parlando sempre di meno posti di letto e meno assistenza. Secondo le previsioni del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, le risorse sarebbero da reinvestire nel settore stesso della Sanita', ma detta così non vuol dire niente in termini di maggiori tutele per il cittadino. Alla vigilia della presentazione Lorenzin preferisce parlare di 'Spending review interna' al mondo della Sanita' e specifica che si interverrà sulle centrali di acquisto, applicate per ora solo in alcune regioni, per un possibile un risparmio del 20%. Ma nel piano ci sono anche i tanto temuti “costi standard”, gli immancabili tagli dei posti letto, l’e-health, ovvero ricetta dematerializzata, fascicolo sanitario elettronico e referti digitali. I costi standard, cioe' uguali per tutte le Regioni, una volta a regime, "faranno risparmiare 3 o 4 miliardi", aveva detto Lorenzin prima di Natale. Ma il rovescio della medaglia è che a soffrire saranno di più le regioni del Sud. Infine, i cosiddetti “investimenti in medicina territoriale”, ovvero la deospedalizzazione. A dire “No ad ulteriori tagli del Fondo Sanitario nazionale'’ è Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato (Tdm), secondo cui il governo deve avere ''come priorita' la garanzia della effettivita' dei Livelli essenziali di assistenza Lea''. "Esprimiamo forti preoccupazioni per le notizie diffuse in questi giorni sui possibili e ingenti tagli al Fondo Sanitario Nazionale gia' dal 2014. Siamo nettamente contrari a questa ipotesi e chiediamo che il Governo fornisca ai cittadini immediate rassicurazioni e garanzie affinche' cio' non accada", afferma Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tdm-Cittadinanzattiva. "A tal proposito - ha proseguito Aceti - l'Ocse ha gia' affermato che ulteriori tagli lineari avrebbero ulteriori effetti negativi sull'accesso dei cittadini ai Livelli Essenziali di Assistenza, oggi garantiti solo in alcune regioni, secondo quanto afferma il Ministero della salute. Stando cosi le cose pensiamo che sia grave gia' solo ipotizzare un ulteriore taglio lineare al Ssn. Preoccupazione espressa dalla stessa titolare del dicastero''. Fabrizio Salvatori 07/04/2014 www.controlacrisi.org |
Post n°8768 pubblicato il 08 Aprile 2014 da cile54
Torino, in un'aula l'eco dell'omicidio Giuliani La morte di Carlo Giuliani, a Genova nel 2001 durante il G8, echeggia per la prima volta in un pubblico processo penale: succede a Torino, dove si è aperto il processo a un avvocato, Ezio Menzione, che risponde di diffamazione ai danni del magistrato ligure Silvio Franz. Il legale, ad un convegno, criticò la conduzione dell'inchiesta sulla morte di Giuliani; il suo difensore, il collega Gilberto Pagani, sottolinea che non pronunciò frasi offensive: "E' libertà di opinione". Tutto verte su una sola parola: «pseudoindagine», spiega a Popoff, l'avvocato Pagani. Carlo fu ucciso da un carabiniere durante due ore di cariche furiose, violente e illegittime - c'è una sentenza a stabilirlo - contro un corteo regolarmente autorizzato di tute bianche. Un filmato agli atti dimostra che Carlo raccolse l'estintore da terra solo dopo essersi accorto di essere sotto la mira di una pistola impugnata da killer, i carabinieri erano di un reparto che si recò a Genova con armi "fuori ordinanza" ossia illegali e molti di loro, compresi i comandanti, erano veterani dei teatri della guerra globale, dalla Somalia (dove furono torturati civili dalla Folgore) fino all'Iraq dopo Genova e altri ancora. Nell'archiviazione dell'omicidio Giuliani si dice che la legittima difesa fu dell'uomo con la pistola e che avrebbe sparato legittimamente. Di qui la domanda se ci fu davvero un'indagine o se fu tutto indirizzato a una meta prefissata. Da qui lo sdegno, per un mancato processo pubblico, di migliaia di persone e di quanti, ogni anno, ricordano Carlo e le violenze immani di centinaia di robocop di ogni arma e corpo scatenati contro manifestanti perlopiù inermi e senza altra colpa che quella di voler contestare un vertice di governanti. Un processo civile è in corso anche al Tribunale di Genova dove la famiglia di Carlo ha citato per danni Lauro, Placanica e i ministeri di Interni e Difesa. Per lunedì prossimo è stato convocato Placanica. Checchino Antonini 7/4/2014 http://popoff.globalist.it |
Post n°8767 pubblicato il 08 Aprile 2014 da cile54
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L'informazione dipendente, dai fatti
Nel Paese della bugia la verità è una malattia
(Gianni Rodari)
SI IUS SOLI
notizie, conflitti, lotte......in tempo reale
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www.osservatoriorepressione.info
G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI
Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.
Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.
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Giorgiana Masi
Roma, 12 maggio 1977
omicidio di Stato
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