Pensieri in Cucina"Nella ricetta c'è tutto ....tranne l'essenziale" - (G.Marchesi) |
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- Gambero rosso di Gallipoli con crema di patate, porri, asparagi e schiuma di crostacei
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- Rotolini di verza con filettino di orata e pesto di prezzemolo e basilico in guazzetto
- Pappardelle al tartufo bianchetto di Corigliano d’Otranto e semi di papavero tostati
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- Calamari ripieni, con mandorle e ricotta Marzotica su zuppa di cavolo cappuccio bianco e uvetta di Corinto
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- Girelle di salsiccia con patate croccanti, salsa rustica e zucchine al limone
- Spiedini con rotolini di pesce ed asparagi selvatici
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Post n°25 pubblicato il 19 Febbraio 2009 da lucio.colizzi
La ricotta “schianta” o “scante” o “usquante” o ricotta forte, o come cavolo la volete chiamare è forse uno dei derivati del latte più tipici del Salento. So che viene prodotta anche in alcuni pesi della Basilicata, ma noi non lo diciamo…. Ha un sapore forte, appunto, e deriva dal processo di acidificazione della ricotta di pecora. Una golosità per pochi, ve l’assicuro. Per fare questo piatto, avete pertanto bisogno di questa ricotta, che praticamente si presenta come una massa spalmabile, dal profumo intenso e dal sapore che risveglierebbe Alessandro Magno. Se proprio non volete fare a meno di rifare questo piatto, potete comprare la ricotta forte tramite internet, e conservarla in frigo. Si mantiene tranquillamente per mesi. Vi servono anche dei carciofi, e già che ci stiamo se riuscite a procurarvi i carciofelli di Brindisi, diciamo che avrete sposato appieno la territorialità del piatto che, seppur inventato di sana pianta da sottoscritto, sa proprio di Puglia, o meglio di Salento…il Grande Salento! Vabbò è facile facile, tanto che vi racconto come è nato: - mia moglie: che si mangia stasera? - Io: mbo! Che c’è in frigo? - Mia moglie: vediamo umn…niente giusto sti quattro carciofi che hai portato da Brindisi ieri. - Io: che per caso c’è della salsiccia in congelatore ? - Mia Moglie: si c’è quella speciale che ci ha dato Simone (è il nostro macellaio di fiducia) - Io: mi scappa qualcosa da fare in forno…..se c’è della ricotta schianta (io la chiamo così) avrei un’ideuzza…..vediamo un po’ andiamo in cucina Un piatto nato così non può che essere semplice!! Praticamente in una coppa con tanta acqua ci metto dei limoni tagliati a metà ed in bicchiere di aceto. Pulisco i carciofi (mettendoli nell’acqua acidulata per non farli annerire), li taglio in due ed elimino la barbetta centrale, dopo di che li taglio a julienne e li salto in padella con olio extra e due spicchi d’aglio leggermente schiacciati per 15 minuti bagnando con del brodo vegetale se si dovessero asciugare troppo. In una seconda padella salto la salsiccia, sempre con un cucchiaio di olio extra, tagliata a tocchetti dopo aver eliminato il budellino. Sfumo alla fine con mezzo bicchiere di vino bianco. Infine unisco i carciofi e la salsiccia continuando a saltare il tutto sul fuoco per far amalgamare i sapori giusto due minuti. In una coppa stempero con un cucchiaio di brodo vegetale 300 grammi di ricotta di pecora con due belle cucchiaiate di ricotta schianta. Amalgamo bene la ricotta ottenuta con i carciofi e salsiccia ed un paio di uova. Aggiungo una mulinellata di pepe nero. Ho ottenuto così il ripieno per la mia tiella. Ungo con un cucchiaio di olio il fondo di una terrina di terracotta, e fodero la base con fette sottilissime di patata. Verso poi il ripieno e copro con un secondo strato di fette di patate. Aggiungo un filo d’olio sulla superficie e spolvero con pecorino, parmigiano e pane grattugiato. Via in forno a 180 gradi per venti minuti piu altri 5 minuti al massimo con il solo grill accesso. Miiiiii il profumo è arrivato anche per strada….. Alla prossima
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