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NOI  E  LA  CHIESA - 3

Post n°91 pubblicato il 07 Giugno 2008 da Giles2004
 

UN CONTRIBUTO CRITICO


AL POST PUBBLICATO NEL BLOG "SPLENDORE DI DIO" http://blog.libero.it/amorediCristo/4777283.html


Propongo ai lettori, dopo i post precedenti più "teorici", questo interessante testo, anche in risposta ai commenti ricevuti nel blog "Cuore e Regole" che ringrazio per l'ospitalità - post: http://blog.libero.it/Exprete/4815450.html 

Per evitare eventuali equivoci ... ribadisco lo scopo di questo blog riportato nel sottotitolo; è sottinteso quindi che nel materiale che pubblico non ci sia alcun invito ai visitatori a tentare,  in qualsiasi forma, comunicazioni con l'Aldilà.

Il webmaster


3. QUANDO  L’ALDILÀ  CHIAMA
E  QUANDO  E  PERCHÉ  NON  RISPONDE

di Stelio Semeraro


È giusto “chiamare i morti?”

Molte persone si chiedono: “È giusto cercare di mettersi in contatto con i morti?”
Ma, innanzi tutto, di quali “morti” parliamo?
Poiché, se è vero che si parla di corpi morti e sepolti, è ovvio che con essi non si potrà mai avere alcun colloquio.
Allora è evidente che, per poter parlare con qualcuno, si deve intendere che questo qualcuno sia vivo, e non morto.
Dall’aldilà mia figlia Dilaila, nel corso di uno dei tanti colloqui mentali avuti con lei, mi ha fatto presente che i defunti non sono affatto morti; casomai, dal loro punto di vista, i morti siamo noi!


Quando e perché le entità rispondono
e quando no, e perché

Presenziavo, una volta, a un dibattito su questi argomenti. E fu allora che ebbi una improvvisa illuminazione interiore. Con gli occhi della mente vidi un uomo, che, davanti a una grande casa di sette piani, chiamava qualcuno.
Come ebbi quella visione, subito percepii che era simbolica: l’uomo era uno di noi che, da questa terra, chiamava un’entità dell’altra dimensione, significata dalla grande casa.
La visione durò pochi attimi. Pur tanti furono i pensieri che mi si affollarono nella mente con estrema chiarezza.

Quel che ritengo di avere compreso lo posso precisare in una serie di punti, come segue.

I) Chi chiama non ha forza sufficiente per farsi sentire: quindi l’entità non lo sente e ovviamente non risponde.

Il) Chi chiama ha voce forte, ma il soggetto chiamato non sente, perché:

1) è molto in alto, sente di più l’amore di Dio e sta vivendo un periodo di grande serenità interiore e ha ormai scarso interesse per i problemi terreni;
2) è immerso nel sonno rigeneratore, in quanto ha bisogno di ritemprare le proprie energie;
3) è trapassato da poco e deve superare il trauma del passaggio a questa nuova situazione;
4) è altrove a compiere qualche buona azione, come aiutare chi sulla terra sta male fisicamente o chi è appena arrivato alla nuova dimensione e ha bisogno di qualcuno che lo accolga e lo conforti e l’aiuti ad orientarsi.

III) Chi chiama ha forza per farsi sentire e il soggetto chiamato sente, ma non risponde, perché:


1) è timido, lo era in vita terrena e continua ad esserlo, in quanto il suo carattere non è cambiato e quindi, se nel momento in cui entra in contatto si sente a disagio, egli si allontana;
2) ha paura di rispondere, poiché, per esempio, non conosce chi lo ha chiamato;
3) si preoccupa di non creare dispiaceri ai suoi cari, per esempio violandone preconcetti consolidati e perciò causando in loro traumi psicologici;
4) non vuole, o perché sa che i suoi hanno già abbastanza prove, o perché era da sempre contrario alle comunicazioni medianiche, o infine perché si sente colpevole di aver compiuto cose non facili da raccontare a chi lo sta chiamando;
5) obbedisce a quello che sente come un veto divino.

IV) Il chiamato sente e decide di rispondere: egli sente di far cosa buona, col consenso di Dio.

E chi può dubitare che un contatto, concepito in questi termini, non sia altamente positivo?


Saggezza, prudenza
e anche un po’ di coraggio

Il più sovente siamo noi che non abbiamo forza per farci sentire. Il motivo principale è la nostra ignoranza in materia. C’è, poi, la paura dell’ignoto. Siamo anche inibiti da una certa cultura religiosa che vuol farci credere che tutto ciò venga dal demonio. C’è, infine, la paura di diventare pazzi. Ecco perché ci si guarda bene, in genere, dal comunicare con i defunti.
Ma i morti, che non sono morti ma solo trapassati, sono loro a farsi sentire per primi. Cercano, in mille maniere, di farci capire che continuano a vivere. Compaiono, perciò, in sogni, in visioni ad occhi aperti, nei nostri pensieri. Ci fanno udire le loro voci, inviano profumi, immagini, oggetti e, in certe situazioni particolari, si materializzano.
Chi ignora la provenienza di tali fenomeni, ne è spaventato e cercherà in tutte le maniere di allontanare quei primi timidi approcci.
Non ci vuol tanto all’entità per rendersi conto che non riesce a far capire che i fenomeni provengono da lei: il suo interlocutore umano ha una “fifa” terribile! L’entità decide, perciò, di lasciarlo in pace e il contatto ha presto termine.
Si tenga conto che noi possiamo venire avvicinati anche da entità che non conosciamo e pur vorrebbero aiutarci nel nostro cammino spirituale. Ma che poi ci sono entità le quali si vorrebbero approfittare di noi per continuare a soddisfare le loro passioni, i loro attaccamenti terreni.
Questo accade già sul piano umano, quando incontriamo qualcuno che ci propone la droga o di commettere un furto, o di andare comunque contro la legge, perché può essere molto vantaggioso.
Sta perciò alla coscienza di ciascuno di sapere scegliere l’interlocutore giusto.
Dunque non contatti indiscriminati con qualsiasi trapassato, realizzati magari per gioco, col rischio di imbattersi in entità negative; ma un contatto mirato, posto in atto con amore e con umiltà, con la chiara coscienza che la nostra fantasia può trarci in inganno.
È un po’ come avventurarsi lungo un sentiero che si inoltri in un bosco inesplorato. L’importante è avere la bussola, le provviste, e quanto ci serve per fronteggiare i pericoli, di cui si è ben consapevoli.
Essere saggi e prudenti non vuol dire affatto essere pavidi, quasi che di là dalla collina ci dovesse essere un mostro in agguato, come oltre le Colonne d’Ercole nell’immaginazione degli antichi naviganti.
Ciò premesso, desidero raccontare alcune mie esperienze, per dare almeno un’idea dei problemi che si possono avere nell’aldilà.


Casi di entità che ci vengono incontro di loro iniziativa


1) Nonna Maria

Ecco un primo esempio. Avevo circa quattordici anni, quando mia madre venne chiamata dall’ospedale con la notizia che mia nonna Maria era molto grave. Erano le tre di notte, per cui i miei genitori si vestirono e mi lasciarono insieme a mia sorella.
Stavo pensando come era cara e dolce la mia nonnina e quanto mi sarebbe mancata, quando all’improvviso mi apparve. Tenevo la luce accesa, perché mia sorella mi aveva chiesto di farlo. L’immagine della nonna era bellissima. Sembrava emettere luce anche la sua figura. Per quanto lei fosse vestita con semplicità come sempre, il suo portamento aveva qualcosa di solenne.
Come la vidi, le gridai: “Nonna, cosa ci fai qui?”
Doveva avermi udito perché, guardandomi con dolcezza, mi disse: “Stelio, sei fortunato nel vedermi. Io sto bene, finalmente ho finito di soffrire. Di’ alla mamma di non piangere, io sono felice”. Poi, all’improvviso come era venuta, scomparve.
Quando i genitori tornarono a casa, io già dormivo. Ma al mattino volli raccontare a mia madre l’accaduto, cercando di fermare i suoi pianti, che pareva non dovessero mai cessare.
Per tutta risposta lei disse che erano solo fantasie e che non andassi in giro a raccontare sciocchezze.
Se sono le madri a non credere ai loro figli, come si può sperare in persone sconosciute e per giunta prevenute su tali argomenti?


2) Dilaila

Dopo tre mesi dalla scomparsa di nostra figlia Dilaila, mia moglie mi chiese se credevo che lei avrebbe potuto o meno gradire il fatto di essere stata cremata.
La risposta di Dilaila venne improvvisa nella mia mente: “Neanche un poco!”
Sia io che mia moglie ci spaventammo: io perché era la prima volta che sentivo qualcuno parlare nella mia testa, Chiara perché mi aveva visto trasalire e impallidire.
Dopo lo shock iniziale, tentammo, con domande verbali, di conoscere la motivazione di quella risposta. Dilaila mentalmente spiegò che quel suo corpo le piaceva (era, in effetti, molto bella e sapeva di esserlo) e che le era dispiaciuto vederlo bruciare.
A distanza di alcuni mesi ci venne, però, a chiedere scusa per averci allora fatto piangere. Ora si rendeva conto della fine che, in una maniera o nell’altra, fanno tutti i corpi. Considerava, ormai, quella sua reazione uno sproposito.
Ecco un intervento spontaneo e per noi del tutto inopinato. Da quello ebbe inizio un colloquio, che si protrasse per cinque anni, dal 1986 al 1990. Dilaila viene ancora da me, però occasionalmente, per darmi qualche consiglio o anche solo per “tirarmi le orecchie”, se me lo merito.


3) Luca

Nel maggio 1990 mi trovavo disteso vicino al mare a prendermi beatamente il sole, quando mia figlia Dilaila mi venne all’improvviso nella mente a dirmi che un certo Luca aveva necessità di parlarmi.
Ebbi paura: era la prima volta che mi capitava di entrare in contatto con estranei. Mia figlia mi rassicurò che non c’era di che preoccuparsi, in quanto il contatto era da lei permesso e avrebbe avuto le medesime caratteristiche di quelli con lei stessa.
Io accettai e così venni a sapere che Luca avrebbe avuto il desiderio di scrivere a sua madre e che voleva farlo tramite mio. Però non ricordava né il cognome, né l’indirizzo e tanto meno il numero di telefono. Pare che i defunti dimentichino presto quel che non gli serve più.
Fu alcuni mesi più tardi che Dilaila mi aiutò a trovare i genitori di Luca, cui feci pervenire il messaggio ricevuto. Ebbi, da loro, conferma che i dati ottenuti da Luca in precedenza erano tutti esattissimi.
Da Luca in poi i casi si moltiplicarono. Andai al Convegno del Movimento della Speranza di Cattolica e lì scoprii che io ero tutt’altro che una “bestia rara”. Si può dire che sono proprio tanti che, a seguito di un evento doloroso, hanno avuto un qualche contatto con l’aldilà, o almeno un qualche segno, che ci indica che al di là della morte fisica la vita continua.


Casi di entità
che, chiamate, non rispondono

1) “È immerso nel sonno rigeneratore” - Il ragazzo “in coma

Una signora mi chiese di metterla in contatto con suo figlio e mi consegnò una foto del ragazzo. Ma i tentativi andarono a vuoto. Perciò alla fine dissi alla madre: “Signora, mi dispiace, ma mi accade una cosa mai successa fino ad oggi. Io provo a “sentire” la sua presenza, ma è come se lui fosse del tutto assente. Di solito avverto qualcosa, ma ora proprio nulla”.
In confidenza dirò che mi venne pure il sospetto di essere preso in giro. Ma devo aggiungere che certe percezioni si possono avere anche per le persone vive sulla terra.
Fu con mio grande stupore che la signora replicò: “La sua risposta mi rende felice”.
Non capivo: le dicevo che non riuscivo a mettermi in contatto, e lei ne era felice?! “Sì”, continuò la signora, “io cerco di comunicare con mio figlio con la telescrittura (tabellone e piattino), ma un mese fa lui mi è venuto in sogno e mi ha detto di non cercarlo, in quanto per due mesi sarebbe andato in ‘coma’. Non so che cosa volesse intendere, ma da quel giorno è passato circa un mese e non ho più avuto messaggi e vedo che neppure lei ci riesce. Per me è una conferma del sogno e anche del fatto che lei di solito entra veramente in contatto con loro”.


2) “È altrove” - Enrica

Una signora mi si avvicina, durante l’intervallo di un convegno, e mi prega di mettermi in contatto con sua figlia Enrica. Non appena la signora mi fa questa richiesta io avverto nella mia mente le parole: “Scusa, mamma, in questo momento sono accanto a chi sta soffrendo. È forte il suo dolore e mi sta pensando. Non ho il coraggio di abbandonarla che per pochi attimi. Ciao. Ti voglio bene. Enrica”.
Riferisco il messaggio alla signora, la quale mi conferma che sua suocera, che avrebbe dovuto venire anche lei al convegno, è caduta e si è lussata un’anca, per cui è dovuta rimanere a casa.


3) “È timida” - Anna

Nel corso di un convegno, dopo che ho dato una mia testimonianza in sala, un signore mi prega se è possibile mettermi in contatto con la defunta moglie, di nome Anna. Immediatamente percepisco accanto a me una presenza e una voce femminile, che commenta: “Quanta gente! Non me la sento di parlare con tante persone presenti”.
In effetti c’erano moltissime persone attorno a noi, che erano desiderose di vedere come sarebbe andato il contatto. È emerso che Anna era un tipo molto timido e sensibile, per cui non avrebbe mai e poi mai fatto confidenze in pubblico.
Subito dopo alcuni giovani mi chiesero se era possibile mettermi in contatto con la loro mamma, deceduta da alcuni mesi. Avvertii un formicolio alle estremità inferiori e chiesi se in vita avesse sofferto alle gambe. Avutone conferma, udii mentalmente tutta una serie di raccomandazioni, che riportai ai figli che mi sedevano di fronte.
Da viva sulla terra, la signora aveva un carattere forte e non temeva nessuno. I ragazzi rimasero entusiasti di quel contatto che, oltre a dare conferma della sopravvivenza della madre, costituiva motivo giustificato di rimprovero per un altro fratello che era rimasto a casa perché incredulo.
Anna ritornò invece a casa mia, per scrivere al marito. Nella tranquillità della mia abitazione, mi fece scegliere un quaderno dalla copertina tutta piena di fiori. Venni poi a sapere che lei sul tavolo di cucina faceva sempre trovare un mazzo di fiori freschi: e quindi già nel ricevere il quaderno con quella particolare copertina, il marito capì subito che all’interno doveva per forza esserci uno scritto della sua adorata moglie.


4) “Ha paura di rispondere” - Emanuele

Il caso di Emanuele è indubbiamente tra quelli che più spesso menziono quando desidero far capire quanto siano “loro” a decidere se vogliono mettersi in contatto con noi, o meno.
Erano passati più di due mesi da quando avevo conosciuto i suoi genitori e, pur avendo io da allora la sua foto, non era accaduto nulla.
Un giorno tornavo dall’ufficio ed ero giunto in cima ad una salita, di fronte alla chiesa che sorge davanti a casa mia, quando all’improvviso, dopo essermi fatto il segno della croce, mi venne in mente Emanuele e subito avvertii la sua presenza. Alla domanda mentale “Vuoi scrivere ai tuoi genitori?” ebbi subito la sensazione di una fuga precipitosa, e questo mi lasciò molto meravigliato, poiché di solito le entità sono ben felici quando gli si offre l’occasione di comunicare con i parenti lasciati sulla terra.
La settimana dopo, il fatto si ripeté in modo quasi analogo ed ebbi il sospetto di essere in grave colpa nei confronti “loro”. Mi chiesi per quali cause non riuscissi ad ottenere un contatto per Emanuele e se avessi per caso, magari senza volerlo, commesso una qualche azione scorretta.
Finalmente, ancora una settimana dopo, Emanuele tornò, e questa volta mi fece scrivere una lettera. Ecco la prima parte di quello scritto: “Sono contento, davvero. Sono veramente felice che finalmente mi sia passata la paura! Sì: paura di venire ascoltato da qualcuno che prima non conoscevo. Tu mi hai teso un ponte, ma mia madre mi ha insegnato a non dar confidenza ad estranei. E tu, fino a qualche tempo fa, eri per me un estraneo”.
Seguono considerazioni su di me, che tralascio, ma è interessante riportare le parole che seguono: “Gli insegnamenti umani, se ritenuti giusti, rimangono dentro di noi per molti dei vostri anni”.
Emanuele mi sorprese molto per le sue affermazioni, che in seguito trovarono conferma in quanto mi raccontò poi sua madre. Questa donna, di origine romena, era vissuta per molto tempo a contatto con gli zingari, nei confronti dei quali aveva un sentimento di terrore inculcato in lei dai genitori fin dall’infanzia. Aveva sposato un veneto e vive tuttora nella periferia di Padova.
Erano tranquilli e felici, quando un giorno nei pressi della loro abitazione venne a insediarsi un gruppo di nomadi. Quindi il povero Emanuele fu sottoposto a un bombardamento continuo di raccomandazioni, appunto del tipo “Non farti avvicinare da chi non conosci! Gli zingari rubano i bambini!”
Prima di trapassare all’età di dodici anni Emanuele queste raccomandazioni deve averle intese chissà quante volte. Ora ci si può sorprendere che qualcuno che abbia solcato il confine umano abbia ancora di tali paure.
Ma io penso che noi ne sappiamo ancora troppo poco di quel che avviene della nostra anima una volta che ha lasciato il corpo.


5) “Non vuole” - Tre casi

Non mi resta alcuna documentazione dei tre casi che seguono, ma prego il lettore di credermi come in tutto quel che ho narrato fino a questo momento.
Una volta un padre mi pregò di mettermi in contatto con suo figlio, trapassato quello stesso anno, ma questi si rifiutò nella maniera più decisa dicendo: “Accontentati delle prove che hai. Basta col chiedere ad altri prove della mia sopravvivenza”.
Il signore improvvisamente mi abbraccia e dice: “A lei ci credo, che può mettersi in contatto con l’Aldilà. È la settima persona cui domando la stessa cosa. Posso anche capire che mio figlio sia stanco della mia insistenza!”

Durante un convegno, una signora mi diede la foto di un giovane, figlio di una sua amica, deceduto ormai da qualche tempo, e mi chiese se potevo farle avere un suo messaggio scritto.
Risposi a quella signora che il messaggio glielo avrei fatto avere se e quando l’avessi ricevuto. Se poi fosse trascorso troppo tempo senza esito, sarebbe stata mia cura di restituirle la foto.
Passarono, così, alcuni mesi. Nel frattempo chiesi aiuto anche a Dilaila, che però semplicemnente mi rispose: “Non è possibile!” Deluso e dispiaciuto rinviai la foto alla signora, affermando che purtroppo non avevo alcuno scritto da spedirle.
Ma provai un senso di gioia quando, una settimana dopo, lei mi telefonò per informarmi che la mamma del giovane aveva previsto che non sarebbe arrivato nulla da parte di suo figlio in quanto lui stesso aveva detto, nel corso della sua lunga malattia: “Non ti sognare di venirmi a cercare, una volta morto, perché non ti darò la soddisfazione di risponderti. Vedi, perciò, di lasciarmi in pace”.

Un tale era morto assassinato e, dopo aver rievocato nella mia mente molti fatti del suo passato, allorché infine stava sul punto di venire alle circostanze del trapasso ad un tratto si interruppe. Il distacco dalla mia mente fu talmente improvviso che mi sentii la testa frastornata per alcuni secondi.
La madre, che mi stava di fronte ed aveva seguito le mie parole con grande attenzione, andò su tutte le furie ed esclamò: “Non è possibile che mio figlio non voglia dirmi chi l’ha ucciso! Tutti i sensitivi ai quali mi sono rivolta si sono fermati a questo medesimo punto. Voi vi siete messi d’accordo per non darmi una risposta!”
Mi meravigliò molto la rabbia di quella povera madre, ma quello che mi colpì di più è il fatto riferito da lei: che tutti i sensitivi si erano interrotti in quello stesso punto.
Ritengo che ciò confermi la realtà dell’avvenuto contatto, in quanto è ovvio che tra quelli che forse erroneamente vengono chiamati sensitivi non ci si era potuti mettere d’accordo in nessun caso. Dirò di più: spesso non ci si conosce neppure! L’affermazione di quella madre, insensata che fosse, conferma che suo figlio non voleva, o non poteva, andare oltre a certe spiegazioni del suo passato umano.

6) “C’è un veto” - David

Il 25 maggio 1992 tornò da me, per la seconda volta, un ragazzo di nome David, il quale mi dettò una bella lettera per i suoi genitori. Stavo per chiuderla in una busta, quando sentii di nuovo David, il quale mi disse: “Mi dispiace, ma questa lettera non mi è concesso che tu la invii ai miei genitori. Ti dirò quando potrai farlo”.
Una cosa del genere non mi era mai accaduta e, per quanto mi dispiacesse privare i genitori del messaggio, accettai rispettosamente il volere dell’Aldilà e sospesi la spedizione della lettera.
Nel settembre dello stesso anno decisi di recarmi, assieme a mia moglie Chiara, al convegno di Cattolica. Mi tornò alla mente la famosa lettera e perciò chiamai mentalmente David e gli dissi: “Al convegno di Cattolica ci saranno forse i tuoi genitori. Se li trovo, che dici, la lettera gliela posso dare?”
David replicò quasi subito: “Adesso sì, puoi dargliela”.
A Cattolica incontrai i genitori di David. Nel consegnare il messaggio chiesi loro se fossero in grado di spiegarmi quello strano comportamento.
La madre fermò l’attenzione su un passaggio della lettera dove David diceva: “I miei in questi giorni hanno dei problemi”. E poi, rivolto ai genitori: “Per ora vi basti sapere che gli attuali problemi si risolveranno per il meglio, quindi state tranquilli”.
Con le lacrime agli occhi, la mamma continuò: “È chiaro che David voleva aiutarci in un problema di natura economica che mesi fa, lo scorso maggio, ci assillava. Ci eravamo imbarcati in un’attività commerciale e, da inesperti, abbiamo fatto cose non del tutto regolari dal punto di vista della documentazione fiscale. Durante tutta l’estate abbiamo avuto paura di un controllo e, mentre intorno a noi c’erano state visite della guardia di finanza, noi non abbiamo avuto alcun accertamento. Ma, per timore che ciò possa accadere in futuro, ci siamo subito messi in regola. È quindi evidente che David voleva tranquillizzarci. Ma, se ci fosse riuscito, forse non avremmo più avuto paura e non avremmo messo tutto a posto, e quindi ora non ci troveremmo con la coscienza tranquilla”.
Penso anch’io che David mi abbia permesso di consegnare la lettera dopo aver preso coscienza che i genitori si erano messi a posto con la legge. Questo ci conferma che anche nell’altra dimensione ci sono leggi da rispettare!


Testimonianza

Vorrei concludere questa testimonianza con parole che un po’ riassumano il significato spirituale del mio impegno.
Dal 1990 ad oggi sono entrato in contatto con più di un centinaio di entità, che, grazie alle loro piccole prove, sono state tutte riconosciute dai parenti. Le esperienze paranormali non sono molte, in sei anni di servizio per l’Aldilà; ma sono significative.
Alle mani di Dio mi affido per essere uno strumento della Sua volontà: strumento imperfetto e fallibile, ma volenteroso di aiutare quei fratelli e sorelle che hanno bisogno di conforto.
L’amore divino traspare in ogni scritto e la gioia e la serenità che si avvertono nel leggerli sono un segno, che noi dobbiamo imparare a riconoscere.
I fatti che non riusciamo a interpretare non vanno imputati ad ogni costo, ossessivamente, ad entità demoniache. In qualche misura il diavolo è dentro ciascuno di noi, come la paura, la gelosia, l’odio, i rancori, le ambizioni di potere, l’avidità e ogni altra forma di peccato.
Ma dentro di noi c’è in primo luogo la fiamma divina dell’amore. Ed è questa che deve ardere nei contatti coi nostri cari e in ogni momento di questo nostro cammino terreno verso la vita eterna di Dio.

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roby2012
roby2012 il 07/06/08 alle 11:40 via WEB
Ciao Egy... io non ho più scritto nulla da nessuna parte. Mi sono stufato di sbattere contro muri di gomma o di cemento armato. Non sarà presunzione la mia, quella di quel tale che, ritenendo avere ragione, tende a - non - scontrarsi con coloro che egli considera essere matematicamente in torto. Io non desidero più violentare la "turris eburnea" altrui. Se ho un messaggio vado da chi lo possa condividere in amore, cercando e trovando intorno a questo messaggio nessi e connessi per costruire una Verità comune. D'altra parte mi debbo considerare una mosca bianca, per il genere di messaggi che porto; ed è per questo che la mia ricerca di condivisione è tesa a raggiungere cuori pronti ad essere ricevuta.... e questa è cosa rara. Vi sono molteplici categorie di blog che affrontano tematiche in relazione a Dio. Qui si fanno letteralmente guerra (!!!): 1) gli indefessi crociati dell'interpretazione biblica; 2) i sostenitori del culto di Maria e 3) i detrattori di Maria (ovvero quelli che considerano Maria soltanto un utero benedetto; 4) i saccenti teologi e 5) la ridda di illuminati gnostici; 6) quelli che credono in Dio per fede e 7) quelli che amano la fede in Dio; 8) quelli che ammettono e 9) quelli che non ammettono; 10) quelli che ritengono di scalare la montagna di Dio da soli e 11) quelli che sono già in cima alla montagna a contemplare Dio e a mirare agli stolti e agli empi che inciampano e cadono ai piedi della stessa montagna; 12) quelli che giudicano e additano gli altri come eretici e 13) quelli che rispondono con il copia-incolla del Credo; infine 14) quelli che affermano di conoscere Dio senza averlo mai visto e 15) quelli che non avendo mai visto Dio lo immaginano in mille maniere pur di farlo rientrare in qualche loro canone mentale. Caro Egy... noi non vediamo il fiume di anime che, incessantemente, entra a far parte di questo pianetino chiamato Terra, NASCENDO, e il fiume di anime che ne fuoriesce verso mille e mille destinazioni, "MORENDO". Questa continua fiumana che SENZA SOSTA procede avanti e indietro dai mondi del Signore al nostro e viceversa: NOI NON LA VEDIAMO. Alcuni opinano che, dopo la morte non vi sarà altro che vermi e decomposizione e cenere; altri "sanno" che non è così; altri immaginano una vita nell'aldilà secondo gli attuali meriti acquisiti in Terra; altri confondono il Purgatorio come una plaga nella quale redimersi... una dura plaga di esercitazione dello spirito; altri sono certi di andare in Paradiso, mentre i loro nemici andranno all'Inferno. Tutto ciò è incomprensibile con il metro umano. Tutto ciò è piattezza per il metro umano.... e quando FINALMENTE il cuore dell'uomo si aprirà davvero all'INFINITO AMORE del Signore, quando il cuore dell'uomo comprenderà i propri limiti e soprattutto i limiti altrui; quando insomma l'umanità avrà realizzato che SOLO AMORE può condurre la nostra anima verso la LUCE.... molti comprenderanno che, anche i MESSAGGI DI AMORE da parte di coloro che non sono più qui con noi, nella materia, sono un grandissimo DONO DI DIO e una grande risorsa di SPERANZA, al fine di poter attuare, anche noi, il nostro cammino verso la LUCE ETERNA.
 
 
Giles2004
Giles2004 il 07/06/08 alle 13:10 via WEB
Caro Roby, ti ringrazio per il tuo bellissimo intervento :) ci aggiungo questo: "D'ora in poi e per alcune centinaia di anni, l'Universo aiuterà i guerrieri della Luce, e ostacolerà chi ha dei preconcetti. L'energia della Terra ha bisogno di essere rinnovata. Le idee nuove necessitano di spazio. Il corpo e l'anima abbisognano di nuove sfide. Il futuro si è tramutato in presente, e tutti i sogni, tranne quelli che implicano dei preconcetti, avranno la possibilità di manifestarsi. Ciò che è importante, persisterà; ciò che è inutile, scomparirà. Il guerriero, però, sa che non è suo compito giudicare i sogni del prossimo, e non perde tempo a criticare le decisioni altrui. Per credere nel proprio cammino, non ha bisogno di dimostrare che quello dell'altro è sbagliato". Manuale del guerriero della Luce - Paulo Cohelo. Un abbraccio ;)
 
 
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Anonimo il 10/06/08 alle 11:53 via WEB
Ciao roby, in una registrazione ho appreso che la tenacia nel diffondere i messaggi, è gradita a Dio, guai se non ci fosse chi indicasse ad altri l'esistenza di un reale e contiguo regno parallelo. Sarebbe come dire ad un asino, questa è la tua via, imparala e fino alla morte seguila. Per i nostri cari che vivono nell'altra dimensione, il divulgare l'esistenza di mezzi che non rientrano nello spiritismo, e che permettono ai meritevoli di venirne a diretta conoscenza, per loro, è una benedizione, è un grande passo che spiritualmente loro fanno grazie anche a questa possibilità che Dio gli ha dato e chi ha dato.Come diceva Giles, qui non si costringe nessuno a fare niente o qualcosa.Non si condanna nessuno, ma non si puo' vietare a chi scrive di dire la sua, senza tacciarli con aggettivi che non sonmo per nulla cristiani.Sii tenace nella tua lotta, non è importante vincere le battaglie, ma la guerra.Un saluto
 
   
roby2012
roby2012 il 10/06/08 alle 17:29 via WEB
Dio non ama i tiepidi: o sei caldo o sei freddo. Io sono caldo, molto caldo. Non posso fare giri di parole nè silenziare la mia anima nè la mia indole; e se ho un parere da esprimere contro, lo esprimo nella sua schiettezza, così come nell'amare, io amo completamente e senza condizioni. Per quanto riguarda la metafonia c'è da stare molto attenti a non accettarne il 100x100, poichè si nota chiaramente che molte frasi riportate in alcuni siti, possono essere interpretate in più di un modo. Resta da dire che io mi interesso di metafonia dal 1974, ossia dai tempi di "Voci dell'Aldilà" di Kosta Raudive. Non sono mai stato uno sperimentatore diretto, anche se mi è successo di ascoltare, all'inizio di una mia personale incisione musicale, la netta e sussurrata frase: "Stand, behind your crying!"... ai tempi della triste e dolorosa separazione da mia moglie. Una cosa: sarebbe una buona idea tu non restassi anonimo/a.
 
alidifarfalla5
alidifarfalla5 il 07/06/08 alle 14:41 via WEB
ciao Giles, buon fine settimana
 
ladyhawk6
ladyhawk6 il 07/06/08 alle 16:38 via WEB
Ciao Guerriero della Luce.. sto leggendo commenti a destra e a manca riguardo questo argomento e altri concernenti la spiritualità.. noto con dispiacere che cè spesso tanto odio e rabbia, discriminazione e intolleranza.. questo non ha niente a che fare con quello che, ogni religione, ogni pensiero filosofico, ogni dottrina e ogni singolo individuo dovrebbero infondere; l'amore, la fratellanza, l'amicizia.. Questo è il succo di ogni esistenza... Un caro abbraccio, con stima .. buon fine settimana.. Stefy
 
 
Giles2004
Giles2004 il 07/06/08 alle 17:02 via WEB
per Stefy O;) un bacio
 
principessa765
principessa765 il 08/06/08 alle 12:36 via WEB
Carissimo Egy,quante cose ho appreso da questo post..quante cose di te e quanto Dolore schiacciante e disumano anche tu hai provato.La tua anima sfilacciata dal lutto xò emana una grande luce e speranza nell'AMORE quello VERO x il Dio.La "coincidenza"è che tu mi scrivi sempre quando la mia vita incontra 1 momento buio e doloroso.Tu,con i tuoi post, e con le tue parole è come se volessi confortarmi,nel momento giusto.Mi piace pensare,anche dopo averti letto,che "qualcuno"ti giuda e ti porta in un qualche modo da me ;-D Ti stimo e ammiro il tuo Grande Dono.Il mio vissuto lo sai e sai quanta sensibilità ci sia in me!Grazie x questo post,testimonianza di amore e di speranza x chi quaggiù ancora si sente solo...Con grande affetto!Chiara
 
lorilar0
lorilar0 il 08/06/08 alle 20:40 via WEB
Sono allibita!!!!!!!!!!! Sogno o son desta????
 
1carinodolce
1carinodolce il 09/06/08 alle 10:22 via WEB
Ciao, caro ... grazie 1000 a te ! ricambio l'abbraccio
 
1carinodolce
1carinodolce il 09/06/08 alle 10:47 via WEB
' ATTACCHI ALLA CHIESA CATTOLICA _______________________________________________ È IMPRESSIONANTE come la Santa Chiesa Cattolica sia sottoposta ad un continuo e incessante processo accusatorio su vari fronti con lo scopo di demolire la sua credibilità. C'è una crescente ostilità anticattolica e tavolta è autentico odio, che si è evidenziata anche in mondi diversi da quelli estremisti: nel mondo della cultura, della politica, dei giornali, della televisione e persino nei cartelloni e spot pubblicitari. Rovesciano continuamente torrenti di calunnie, accuse, insulti e derisioni sul Papa, sul Clero e sull'intera Chiesa. È in atto un'aggressione sistematica del laicismo contro il cristianesimo, con epicentro l'Europa. '
 
 
roby2012
roby2012 il 10/06/08 alle 00:01 via WEB
Ma è davvero uno scandalo! Accusare la Santa Chiesa Cattolica! E perchè mai? Cosa si può rimproverare alla Santa Romana Chiesa? Sì... oddio... forse sono venuti a galla circa diecimila casi di abusi su minori, da parte di una esigua minoranza di prelati: ma è bastato fare una rotazione di "locations" e tutto si è sistemato! E poi, perchè andare a rinvangare il passato? Perchè cercare la pagliuzza? Dai! E' uno scandalo questo continuo incessante processo accusatorio! Be'... oddio... forse Marcynkus non era un santarello e lo IOR aveva qualcosa a che fare con il crack del Banco Ambrosiano: ma è bastato far girare quei due miliardi di euro su alcuni conti svizzeri per far tornare i conti! La Chiesa è così povera... e tutto (o quasi) va in opere di bene: ci puoi scommettere la tua indugenza plenaria! Basta con questa propaganda anticattolica! Oh, Dio!
 
leon1970
leon1970 il 09/06/08 alle 11:22 via WEB
Ciao caro, sono passato per augurarti una piacevole giornata...Fulvio
 
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Anonimo il 10/06/08 alle 11:32 via WEB
Ciao Giles, purtroppo fin dalle antichità si usava la saggezza per valutare il possibile e l'impossibile. Oggi l'Antropologia Teologica, non affronta nessuno di questi fenomeni, ma tratta solo ed esclusivamente un ambito ristrettissimo della cristianità, volta alla vita di Gesu'.Se ognuno di noi riflettesse un attimo, liberando la mente da pregiudizi e commenti dettati da una tradizione, specie quella Italiana,rimasta ancora ai detti.."se fai il cattivo Gesu' ti piunisci..o mangia la minestra altrimenti stanotte viene il diavolo e ti prende..". Come si ad abbandonare vecchi schemi di tortura psicologica inflittaci fin da bambini. Solo chi ha provato e toccato con mano la Metafonia, che ripeto non è spiritismo, puo' veramente sentirsi libero di valutare se sia vero o no. La liceità dei contatti sono stati anche approvati da una parte della Chiesa, quella Chiesa che ha al suo interno la corrente negativa di cui tutti ne parlano(anche i papi ne parlano e ne hanno parlato). Quindi, liberi di scegliere, ma liberi anche di dire che se la voce cè (se vogliono vengono loro a cercarti ma gli devi dare una mano) evidentemente Dio lo permette.E lo dico, ma se lo diceva Santa Romana Chiesa, c'era la fila fuori dall'oratorio e tutti con le cassette per registrare in mano. Un grande abbraccio nella Luce di Dio a tutti.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/06/08 alle 11:45 via WEB
Carino dolce qui nessuno attacca la Chiesa, ma un antico detto diceva..anche il mio stolto servo riconosce la buccia dalla patata. La storia della Chiesa è ben oltre quello che tu dici. Forse una sana lettura ti aiuterebbe, senza offesa, però da buon cristiano, dovresti spogliarti dei tuoi averi e donarli ai poveri, vendi il tuo computer e con quei soldi compraci qualcosa per bisognosi, per i poveri, gli stessi che tutte le domeniche stanno sui gradini di una chiesa, sporchi, affamati e senza un tetto dove riposare le membra flagellate dall\\\'umidità e dalle malattie.Il parroco ha da mangiare, ha da bere, ha da dormire, ma se si tratta di fare la carità, di essere umili, cosa fa demanda tutto al popolo. E se il popolo pensa, ha delle illuminazioni,se il popolo dice di aver sentito la voce del fratello incisa in una cassetta, allora apriti cielo.la chiesa ti taccia di spiritismo, però se nella cassetta dopo la voce del fratello, viene registrata la voce di Padre Pio allora è un miracolo e viaaaaa, tutti a copiare la cassetta per venderla nei pellegrinaggi o a san giovanni rotondo. Con tanto di timbro del Vaticano. Il mondo sarebbe ogni giorno baciato dall\\\'arcobaleno se ognuno di noi facesse autocritica costruttiva, senza se e senza ma.In pace ed in luce ti saluto. E mi scuso con Giles per il commento un po trea le righe.
 
AlessioFerrazzoli
AlessioFerrazzoli il 10/06/08 alle 19:12 via WEB
Un saluto, a presto
 
romina05
romina05 il 11/06/08 alle 00:07 via WEB
Ciao Giles,passo x un saluto ,ti auguro una dolce notte /abbraccio da /romy*______*
 
marziabel
marziabel il 11/06/08 alle 18:53 via WEB
Ciao Giles sono passata solo per un saluto in questi giorni non sto bene li sto passando all' ospedale, ma ti volevo ringraziare e salutare a presto Grazia
 
ladyhawk6
ladyhawk6 il 11/06/08 alle 20:51 via WEB
un caro saluto.. spero siano finite le polemiche nei tuoi confronti.. :)) un abbraccio.. Stefy
 
luce1001
luce1001 il 12/06/08 alle 13:39 via WEB
Un grande abbraccio dal cuore. ^___^ LUCE
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/06/08 alle 16:20 via WEB
Ciao Giles, ciao Stefy. Le polemiche presumo che a Giles gli scivolino sulle spalle. Stiamo assistendo ultimamente in vari blog, un attacco sfrenato da parte dei codisìetti cattolici moderati, nei confronti di chi esprime la sua opinione circa l'uso della religione. O sei Cattolico o non sei niente. Questa cosa sa di profonda tristezza, a volte mi sembra che la Santa Inquisizione di Nostra Signora Romana Chiesa, si stia risvegliando per colpire ed affondare tutto cio' che potrebbe farle perdere credibilità e potere. Una sola parola, io sono cattolico, vado spesso in chiesa e non mi nascondo dietro un dito. Dico apertamente la prete cosa è la Chiesa oggi, la Chiesa non Dio, visto che sono uomini anche loro, visto che loro per primi dovrebbero mettere in atto quelle misure e contromisure atte a purificare l'amibente dove il fedele va per riunirsi in comunione con Dio e fratellizare con gli altri. Invidia, peccato, lussuria, avidità,ozio, e tutti quanti i vizi del mondo, si stanno verificando solo in un ambiente che dovrebbe essere il braccio che distrugge, la lancia della moralità, ovvero la Chiesa.Quindi a tutti i perbenisti e moralisti che stanno leggendo e che non la pensano come me. Attenti che la seconda venuta di Cristo, forse sarà la vostra ultima ora, se predicare bene, razzolare è male e peccato. Chi ha orecchie per intendere intenda, chi non ne ha vada da Maico per un apparecchio. Buona giornata Giles e segui e facci seguire con interesse cio' che pochi sono destinati ad ascoltare eda rivelare (che non non sono pochi). Vedi San Google che dice; Risultati 1 - 10 su circa 22.300.000 per chiesa. (0,16 secondi) Risultati 1 - 10 su circa 16.500 per metafonia. (0,08 secondi) Risultati 1 - 10 su circa 209.000 per preti pedofili. (0,25 secondi)
 
joannas
joannas il 14/06/08 alle 14:07 via WEB
Ciao Egy, grazie delle tue visite, portano sempre un raggio di colore e leggerti qui è sempre tanto interessante. Ho appena terminato un libro di Rosmary Atea, " Ritrovarsi", dove spiega con semplicita' e chiarezza come i nostri cari, passati a una nuova dimensione, siano disposti a comunicare con noi, per darci notizie, per farci sapere quanto stanno bene. Ti sorriso col sole, Anna
 
aaarrr_2007
aaarrr_2007 il 14/06/08 alle 15:54 via WEB
Ciao, buona giornata...sono entrata nel tuo blog x caso, ma anch'io so, anch'io ho letto molti libri scitti da mamme, papà, mogli etc...persone insomma che hanno perso i loro cari e, non so come nè perchè ma so che possono starci ancora vicino e possiamo ancora avvertire la loro presenza, Colly ad esempio mi ha fatto "dispetti" più volte...so che x chi non crede non è facile da accettare, ma questa per quello che può valere è la mia testimonianza....IO CI CREDO...un abbraccio a te e a chi vive nella speranza
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 14/06/08 alle 17:48 via WEB
Ciao Giles Buona domenica e Buon inzio settimana, speriamo che tu possa tvare il modo di andare al convegno così potremmo conoscerci. A presto
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 26/06/08 alle 13:32 via WEB
ciao vorrei mettermi in contatto con te privatamente ,in che modo ti posso contattare? una mamma
 
 
Giles2004
Giles2004 il 26/06/08 alle 14:36 via WEB
Per "una mamma": ciao, ti ringrazio per la visita e la richiesta; puoi contattarmi tramite l'indirizzo e-mail del mio sito: thestars_17@yahoo.it. Un abbraccio :)
 
rosylagana
rosylagana il 27/06/08 alle 18:58 via WEB
PASSEGGIANDO NELLA LUCE… SE SAPESSI TU CHE MI LEGGI QUANTO DOLORE E’ PASSATO SOPRA DI ME… E’ COME LEGGERE TRA LE RIGHE DI UNA CORONA DI SPINE … MA LA VITA , E’ SEMPLICEMENTE MERAVIGLIOSA SE VISSUTA CON L’INNOCENZA DI UN VISETTO DI BIMBA INCORNICIATO DA MILLE RICCIOLI D’ORO … NULLA HO IMPARATO SUI BANCHI DI SCUOLA TROPPO STRETTI PER I MIEI PENSIERI .. LA VERA SCUOLA ME L’HA DATA LA STRADA, DOVE LA VERITA’ SI MANIFESTA NEL CUORE DI CHI MUORE NELLA SOLITUDINE … IL MIO SORRISO SI E’ ACCESO NELLE SCONFINATE PRATERIE DELL’ETERNITA’ E , NEL SILENZIO HA ACCESO I MIEI OCCHI COME SI ACCENDE IL TRAMONTO DOPO UNA GIORNATA DI SOLE… MI APPARTIENE ORA LA SERENITA’ CELESTE … PERCHE HO AVUTO IL CORAGGIO E LA FORZA DI RIALZARMI .. E DI CREDERE ANCORA .. CHE IL BUIO … PRIMA O POI … DIVENTA LUCE … DOLCE SERATA..HENGEL
 
laura_brustenga
laura_brustenga il 30/07/08 alle 08:40 via WEB
Ciao, Giles....Questo tuo blog mi affascina sempre di più. Sto leggendo appena ho tempo da dedicargli perchè voglio essere concentrata per comprendere tutto... Se avessi letto questo un anno fa avrei ritenuto possibile la cosa, ma un dubbio lo avrei avuto. Oggi però non posso avere dei dubbi riguardo le anime e il loro contatto. Certamente si deve aver imparato ad usare tutta la propria energia, certamente si deve aver camminato parecchio verso l propria evoluzione spirituale. Quello che io credo non è l'insegnamento cattolico, l'anima non può avere una sola vita per evolversi. Credo che l'inferno sia la vita stessa, che ci porta prima o poi sempre delle prove, che è una sorta di scuola per l'anima, come dice Brian Weiss nei suoi splindidi libri. Ma sono certa che pur tralasciando ogni credo, la cosa giusta da fare sia il cammino verso l'annientamento del male nella propria anima. Un abbraccio. laura
 
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