Creato da christie_malry il 25/07/2013

Empire Of slack

Un poeta non è nulla se non l'ombra di sè stesso

 

 

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I Moore XXXV

Post n°207 pubblicato il 24 Ottobre 2016 da christie_malry

 








Furono immediatamente sopra di lei e la finirono con una pugnalata al
cuore. Mentre Mildred cadeva sopra al suo uomo i miei piedi erano incollati
al suolo e non riuscì a reagire nemmeno quando le teste delle vittime
vennero spiccate dal busto con una professionalità e una rapidità che
mi diedero il voltastomaco. Riuscì solo a biascicare: "Ormai erano finiti."
Il tipo grasso dopo avere concluso il suo lavoro mi si avvicinò e guardandomi
fisso negli occhi disse: "Tanto meglio per loro. Gli abbiamo abbreviato
l'agonia." "Cane mangia cane." Gli risposi e mi allontanai finalmente
verso l'alto per radunare i pensieri. Riuscì ancora a sentire il trippone
bofonchiare: "Sei Gleason, vero? Scendi alla stamberga che hanno
intenzione di dedicarti una strada del paese. Dico sul serio: hai contribuito
a fare piazza pulita di questo posto di mostri. Penso non sarai mai
abbastanza ringraziato dalla vecchia e da Floyd." "Floyd ignorava tutto
questo prima che si muovesse la Shilton" Risposi "Si è svegliato tardi per
prendere la sua fetta di torta. Mi trattava come un visionario, poi ha odorato
l'aria e ha scoperto che gli conveniva fare il giustiziere. Tanto cosa importa:
passato un padrone ne arriva un altro." "Fai come credi, guardiacaccia,
noi portiamo a valle quello che più interessa alla vecchia. Ne ricaveremo
un buon gruzzolo." Non mi fermai oltre e sparì alla loro vista oltre una cresta.
Stavo solo aspettando il momento di tornare a casa Moore e registrare i
risultati di ciò che avevo lasciato in sospeso. Stappai la bottiglietta del
misterioso liquido e ne ingollai una robusta sorsata. Pensai che mi avrebbe
fornito il necessario coraggio per vedere quello che mi attendeva, ma non
avevo in mente quello che mi stava succedendo. La strada nel bosco
divenne un deserto e mi parve di vedere dall'alto la stamberga in preda
alle fiamme mentre uomini rinsecchiti girovagavano confusamente in
preda a visioni come le mie. In quelli che mi parvero pochi minuti giunsi
nel cortile. Una colonna a piramide di teste vi stava nel mezzo e all'apice
risiedevano i tre crani della famiglia Moore, Alcuni cacciatori di taglie
parlavano con delle rose selvatiche ma stavano ben attenti di non
lasciarsi ingoiare dalle fiamme che stavano distruggendo il macchinario
per l'analisi del meteorite. Mercier si trascinava per terra mentre Philip
Stone sembrava incantato dalla pira funebre che s'innalzava dalla bicocca.
Claudine Shilton ciondolava avanti e indietro sulla sua sedia a dondolo
mentre lo sceriffo Floyd teneva una farfalla tigrata sul dito ed era intento
a osservarne le sfumature sgargianti con occhio liquido. "Gleason" Mi
fece la vecchia "Hanno tutti preso il volo. Non vedi come volano i miei
uomini? Io l'ascoltavo poco mentre un serpente corallo, uscito dalla
boscaglia si ingigantiva fino a diventare un drago multicolore. Tutti
i killers si erano dissetati al pozzo e adesso erano dispersi ovunque,
chi mangiando foglie d'albero, chi avvicinando e allontanando due piccoli
sassi. Mi parve alfine che il meteorite stesso fosse scomparso mentre
mi innalzavo per chilometri nel cielo e vedevo tutto il paesaggio. Come
m'aveva predetto la vecchia anch'Io stavo volando in mezzo ai suoi
sicari prezzolati, e al posto di quella cosa venuta dallo spazio v'era un
immenso giardino, ripieno di colori vivaci: ranuncoli, paulonie, carici,
salsole, giunchi, tamerici e orchidee. Tanto durò la visione che mi riebbi
a notte inoltrata. Brillavano solo i tizzoni di casa Moore, incendiata da
Michael Mercier, ma nel cortile la desolazione era completa. Non v'era
più nessuno, né cadaveri, né macerie. Mi rovistai nelle tasche e trovai
un biglietto vergato frettolosamente. Recitava :"Mi unisco alla carovana
della vecchia. Dopo l'esperienza passata è sua intenzione ritirarsi in
romitaggio con i suoi squadroni. I morti sono stati tutti sepolti con sopra
un po' di calce viva. Ti auguro il meglio dal momento che ora il meteorite,
per qualche strano miracolo, ritornerà innocuo. Bevici sopra dalla tua
bottiglia magica ogni tanto, affinché non ritorni a farci brutti scherzi. Con
amicizia, Michael."








(Fine)









 
 
 
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