Creato da socialismoesinistra il 28/06/2008
Rivista di approfondimento culturale e politico dell'Associazione SocialismoeSinistra
 

 

« Socialismo ed Ecologia. ...I bruchi e le farfalle »

Ecologia e Socialismo. Dopo Copenaghen è il buio: verso il disastro.

Post n°331 pubblicato il 21 Dicembre 2009 da socialismoesinistra

Una giovane attrice di talento e di una “novela” molto popolare, Isabelle Drummond, quando i suoi piani falliscono, utilizza lo slogan: "E 'il buio." Non mi viene in mente un’altra espressione migliore assistendo al malinconico esito della COP 15 sui cambiamenti climatici a Copenaghen: è il buio! Sì, l'umanità è entrata in una zona di buio e di orrore. Stiamo andando incontro al disastro. Anni di preparazione, dieci giorni di discussione, la presenza dei principali leader politici del mondo, non sono stati sufficienti a sconfiggere il buio, grazie ad un accordo condiviso per ridurre i gas serra, che impedisse di arrivare ad altri due gradi Celsius. Superato tale livello, e raggiungendo i tre gradi, il clima non sarebbe più gestibile e sarebbe consegnato alla logica del caos distruttivo, che minaccia la biodiversità e l'uccisione di milioni e milioni di persone.

Il Presidente Lula, nel suo discorso coraggioso alla fine, lo stesso il 18 dicembre, è stato l'unico a dire la verità: "ci è mancata l'intelligenza", perché i potenti hanno preferito acquisire vantaggi piuttosto che salvare la vita della Terra e degli esseri umani. Obama non ha portato nulla di nuovo. E 'stato imperiale, imponendo meticolose condizioni ai poveri.

Due lezioni si possono trarre dal fallimento di Copenaghen: la prima è la coscienza collettiva che il riscaldamento globale è un fatto irreversibile, di cui siamo tutti responsabili, ma soprattutto i paesi ricchi. E che ora siamo anche responsabili, ciascuno per quel che gli concerne, per il controllo del riscaldamento, affinché non sia catastrofico. Dopo Copenaghen è cambiata la coscienza collettiva dell’umanità. Se irrompe questa coscienza perché non si acquisisce alcun consenso?

Ecco la seconda lezione che dovremmo trarre dalla COP 15 di Copenhagen: il nemico è il grande sistema di produzione capitalistico, mondialmente articolato, con la sua corrispondente cultura consumista.

Mentre si mantiene, non sarà possibile un consenso che collochi al centro la vita, l’umanità e la Terra. Per esso ciò che conta è il profitto, l’accumulazione privata e l’aumento del potere di competizione.

E’ stato un lungo tempo che ha distrutto la natura dell’economia come tecnica ed arte di produzione dei beni necessari alla vita. Si è trasformato in una tecnica brutale per creare ricchezza per sé stessi, senza alcuna altra considerazione. Questa ricchezza non serve nemmeno per essere utilizzata, ma per produrre ancora più ricchezza in un approccio ossessivo e senza freni.

Perciò ecologia e capitalismo si oppongono frontalmente. Nessun accordo è possibile. Il discorso ecologico procura l’equilibrio di tutti i fattori, la sinergia con la natura e lo spirito dei cooperazione. Il capitalismo rompe con l’equilibrio sovrapponendosi alla natura, stabilisce una competizione feroce tra tutti e cerca di estrarre tutto dalla Terra fino ad esaurirla. Se assume il discorso ecologico è per trarne maggior guadagno.

Inoltre, il capitalismo è incompatibile con la vita. La vita richiede attenzione e la collaborazione. Il capitalismo sacrifica le vite, crea lavoratori che sono veri schiavi "pro tempore" e pratica il lavoro minorile in diversi paesi.

I negoziatori e leader politici di Copenaghen sono stati ostaggi di questo sistema.

Questo affare esige profitti, non esita a porre a rischio il futuro della vita. La sua tendenza è autodistruttiva.

Che accordo ci potrà essere tra il lupo e l’agnello? E cioè tra la natura che grida per il rispetto e chi la devasta senza pietà?

Perciò chi capisce la logica del capitale non si sorprende per il fallimento del COP 15. L’unico che levò la voce, solitaria, come un “pazzo” in una società di “saggi”, è stato il Presidente Morales dalla Bolivia: “O superiamo il capitalismo, oppure esso distruggerà la Madre Terra”

Ci piaccia o no, questa è la pura verità. Copenaghen ha gettato la maschera del capitalismo, incapace di creare consensi perché poco gli importa della vita e della Terra ma di più gli interessano i vantaggi e i profitti materiali.

Leonardo Boff

(traduzione C.F.)

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/socialismo/trackback.php?msg=8168850

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
socialismoesinistra
socialismoesinistra il 21/12/09 alle 12:38 via WEB
Testo originale É a treva: rumo ao desastre Uma jovem e talentosa atriz de uma novela muito popular, Isabelle Drummond, sempre que fracassam seus planos, usa o bordão:”É a treva”. Não me vem à mente outra expressão ao assistir o melancólico desfecho da COP 15 sobre as mudanças climáticas em Copenhague: é a treva! Sim, a humanidade penetrou numa zona de treva e de horror. Estamos indo ao encontro do desastre. Anos de preparação, dez dias de discussão, a presença dos principais líderes políticos do mundo não foram suficientes para espancar a treva mediante um acordo consensuado de redução de gases de efeito estufa que impedisse chegar a dois graus Celsius. Ultrapassado esse nível e beirando os três graus, o clima não seria mais controlável e estaríamos entregues à lógica do caos destrutivo, ameaçando a biodiversidade e dizimando milhões e milhões de pessoas. O Presidente Lula, em sua corajosa intervenção no dia mesmo do encerramento, 18 de dezembro, foi a único a dizer a verdade:”faltou-nos inteligência” porque os poderosos preferiram barganhar vantagens a salvar a vida da Terra e os seres humanos. Obama não trouxe nada de novo. Foi imperial, ao impor minuciosas condições aos pobres. Duas lições se podem tirar do fracasso em Copenhague: a primeira é a consciência coletiva de que o aquecimento é um fato irreversível, do qual todos somos responsáveis, mas principalmente os paises ricos. E que agora somos também responsáveis, cada um em sua medida, pelo controle do aquecimento para que não seja catastrófico. Depois de Copenhague mudou a consciência coletiva da humanidade. Se irrompeu essa consciência por que não se chegou a nenhum consenso? Aqui surge a segunda lição que importa tirar da COP 15 em Copenhague: o grande vilão é o modo de produção capitalista, mundialmente articulado, com sua correspondente cultura consumista. Enquanto for mantido, será impossível um consenso que coloque no centro a vida, a humanidade e a Terra. Para ele o que conta é o lucro, a acumulação privada e o aumento de poder de competição. Faz tempo que ele distorceu a natureza da economia como técnica e arte de produção dos bens necessários à vida. Ele a transformou numa brutal técnica de criação de riqueza por si mesma sem qualquer outra consideração. Essa riqueza nem sequer é para ser desfrutada mas para produzir mais riqueza ainda, numa lógica obsessiva e sem freios. Por isso, ecologia e capitalismo se negam frontalmente. Não há acordo possível.O discurso ecológico procura o equilíbrio de todos os fatores, a sinergia com a natureza e o espírito de cooperação. O capitalismo rompe com o equilíbrio ao sobrepor-se à natureza, estabelece uma competição feroz entre todos e pretende tirar tudo da Terra, até extenuá-la. Se assume o discurso ecológico é para ter mais ganhos Ademais, o capitalismo é incompatível com a vida. A vida pede cuidado e cooperação. O capitalismo sacrifica vidas, cria trabalhadores que são verdadeiros escravos “pro tempore” e pratica trabalho infantil em vários paises. Os negociadores e os líderes políticos em Copenhague ficaram reféns deste sistema. Esse barganha, quer ter lucros, não hesita em pôr em risco o futuro da vida. Sua tendência é autosuicidária. Que acordo poderá haver entre o lobo e o cordeiro, quer dizer, entre a natureza que grita por respeito e aquele que a devasta sem piedade? Por isso, quem entende a lógica do capital, não se surpreende com o fracasso da COP 15. O único que ergueu a voz, solitária, como um “louco” numa sociedade de “sábios”, foi o presidente Evo Morales, da Bolívia: “Ou superamos o capitalismo ou ele destruirá a Mãe Terra”. Gostemos ou não gostemos, esta é a pura verdade. Copenhague tirou a máscara do capitalismo, incapaz de forjar consensos porque pouco lhe importam a vida e a Terra mas antes as vantagens e os lucros materiais. Leonardo Boff é autor de A opção-Terra. A solução para a Terra não cai do céu, Record 2008.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

SOCIALISMO E ANTIFASCISMO

Rodolfo Morandi


 Il Socialismo dei fratelli Rosselli  di Carlo Felici

 Da un'antica ferita ad una prossima resurrezione           di       Carlo Felici

 L'assassinio dei fratelli Rosselli   di Carlo Felici

 Un appello di Carlo Rosselli ai comunisti che sembra scritto ieri   di             Carlo Felici

Non una somma di etichette ma un insieme di valori    di Carlo Felici

Sull'attualità del 25 Aprile di Luca Fantò

La Festa d'Aprile  di Nicolino Corrado

 Sembra scritta da poco, anzi, pochissimo  di Carlo Felici

Il Centro socialista interno (1934-1939)- appunti per un dibattito su antifascismo e unità di classe                         di  Marco Zanier

parte prima
parte seconda
parte terza
parte quarta
parte quinta

 

 

MARXIANA


Karl  Marx

 

Costituzione, neoliberismo, nuove povertà  di Marco Foroni

Sulle teorie del valore  di Renato Gatti

Le crisi   di Renato Gatti
parte prima
parte seconda


Globalizzazione i compiti della Sinistra   di  Franco Bartolomei

note del Coordinamento del Forum di SocialismoeSinistra

parte prima

parte seconda


La crisi e i suoi rimedi   di Renato Gatti

Al papa sarebbe necessario un poco di marxismo   di Leonardo Boff

Note e riflessioni su socialismo, comunismo e capitalismo  di Giuseppe Giudice

L’anticipazione del nostro tempo. Marx, la sinistra e il recupero delle solidità  di Marco Foroni


 

________________________________

 

I TEMI DEL SOCIALISMO ITALIANO

Francesco De Martino


La risorgiva socialista   di Carlo Felici

Eppure il vento soffia ancora  di Carlo Felici

.

 

 

I TEMI DEL SOCIALISMO INTERNAZIONALE

Oskar Lafontaine

 

La sconfitta dei socialisti  di Renato Gatti

 

 

 

________________________

 


 

PER COSTRUIRE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'

 

I Nuclei Aziendali di Sinistra e Libertà   di Marco Zanier

 Avrà successo "Sinistra e Libertà"?   di Gioacchino Assogna

I doveri della sinistra italiana  di Franco Bartolomei

prima parte

seconda parte

 Io su Sinistra e Libertà la penso così   di Luca Fantò

"Sinistra e libertà" il fuituro del Socialismo italiano    di Franco Bartolomei

Socialismo e Libertà  di Carlo Felici

Le tre fasi del socialismo
di Renato Gatti

Libertà, e non solo per uno   di Carlo Felici

 Le elezioni europee   di Gioacchino Assogna

 Il grano e il loglio della Sinistra   documento scritto da socialisti iscritti o senza tessera e da elettori si Sinistra e Libertà

 Un nuovo sole contro l'arsenico e i vecchi merletti   di Carlo Felici

Una nuova Sinistra per l'Italia è un sogno realizzabile?    di Michele Ferro


 

Ultime visite al Blog

geom.magnani0pierluigi20102010roscatibonesso.carluccioberluczoppeangelofillofillogenova1892franci.torrevivereinvaldisievematrone.francescoilleraminarossi82cicciomannasexydamilleeunanotte
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

socialismoesinistra@libero.it

  

Hai da proporre un articolo o un testo che ritieni interessante

da pubblicare con noi?  contribuisci a far crescere la rivista e ne parleremo insieme. 



 

ATTENZIONE NON E' UNA TESTATA GIORNALISTICA

.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001. Le foto contenute in questo blog sono da intendersi a puro carattere rappresentativo, divulgativo e senza alcun fine di lucro. Sono © dei rispettivi autori, persone, agenzie o editori detenenti i diritti. Tutto il materiale letterario/fotografico che esula dalle suddette specifiche è invece di proprietà © del curatore del presente blog e soggetto alle leggi sul diritto d'autore. Se ne vieta espressamente l'utilizzo in qualsiasi sede e con qualsiasi modalità di riproduzione globale o parziale esso possa essere rappresentato, salvo precedenti specifici accordi presi ed approvati con l'autore stesso e scrivente del blog medesimo, e alle condizoni Creative Commons.© Copyright - Tutti i diritti riservati.
 

POLITICA LAVORO E SINDACATI

Gino Giugni

 

Partito e/o Sindacato del Sud di Vincenzo Russo

Un punto chiaro sulla globalizzazione di Renato Gatti

Lo Statuto dei lavoratori di Giacomo Brodolini                     di Marco Foroni

L'adesione della CGIL alla manifestazione nazionale antirazzista del 17 Ottobre 2009

_____________________________

 

ECONOMIA E SOCIETA'

John Maynard Keynes


Convegno sulla crisi finan- ziaria   di Renato Gatti

parte prima

parte seconda


 I provvedimenti contro la crisi  di Renato Gatti

Governanti allo sbaraglio di Gioacchino Assogna

 A proposito di pensioni  di Gioacchino Assogna

Perché la crisi attuale è una crisi “di sistema” di Franco Bartolomei

Economia ferragostana  di Renato Gatti

Un circolo vizioso mortale di Leonardo Boff

La crisi è finita? 
di Renato Gatti

parte prima
parte seconda

Economia e secessionismo di Renato Gatti

 

EMANCIPAZIONE FEMMINILE

Lina Merlin

 

Contro la congiura del silenzio  di Anna Falcone


 

 

ECONOMIA E SOCIETA'

Rosa Luxembourg


"Il Socialismo europeo  e la crisi del Capitalismo"    di Franco Bartolomei  e Renato Gatti

parte prima 
parte seconda 


 Riflessioni sul sistema fiscale italiano   di                   Roberto Cefalo

Il documento di Sociali- smoeSinistra per la commissione economica del partito

Uscire dal tunnel  di    Renato Gatti


I caratteri della crisi ed il compito dei Socialisti di Franco Bartolomei

Tutto come prima? Una riflessione sul "general intellect"  di Renato Gatti

 

Lettura politica della crisi economica attuale  di Alberto Ferrari

parte prima

parte seconda

 

CULTURA E SOCIETA'

Democrazia e cultura. Rapporto tra intellettuali e opinione pubblica nella democrazia dei mezzi di comunicazione di massa- Evoluzione della figura dell'intellettuale nella società italianaRelazione al Primo Convegno Nazionale dell'Associazione Culturale"Consequenze"    di  Franco Bartolomei

parte prima

parte seconda


Relazione introduttiva al Primo Convegno Nazionale dell'Associazione Culturale"Consequenze"    di  Stefano Pierpaoli

parte prima

parte seconda

 

Il pensiero laico   di Renato Gatti

 

 

CULTURA E SOCIETA'


 

Il male cremastico globale ovvero la droga del profitto di Carlo Felici

  Democrito: un libertario non materialista  di Carlo Felici 

  Cattivi pensieri sul mondo degli intellettuali italiani  di Stefano Pierpaoli

 Nasce il popolo della libertà - Alcune considerazioni in fatto di egemonia  culturale                                             di Renato Gatti

 Stato, Chiesa , Massoneria, e Sinistra  di Franco Bartolomei

 La Teologia della Liberazione  di Carlo Felici

L'egemonia culturale di Renato Gatti

Il ruolo sociale dell’arte  di Stefano Pierpaoli


 

PRINCIPI ISPIRATORI E PROGRAMMA D'AZIONE

L'Associazione SocialismoeSinistra, ispirandosi ai principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, persegue la promozione dei valori di libertà, di solidarietà e di eguaglianza nella vita politica, sociale e culturale del Paese.
L’Associazione considera il principio della laicità dello Stato e della libertà nelle professioni religiose, affermato dalla Costituzione, un valore di riferimento a cui ispirare la propria azione politica, ed intende perseguire la  effettiva affermazione del principio di legalità, nel quadro dei valori costituzionali, quale elemento fondamentale di una riforma democratica dello Stato che restituisca ai cittadini della Repubblica la certezza nella legittimità, nella imparzialità, e nella correttezza della sua attività amministrativa ad ogni livello.
L'Associazione SocialismoeSinistra fonda la propria azione politica sulla convinzione che la crisi delle economie dei paesi sviluppati abbia assunto i caratteri di una crisi di sistema, tale da incrinare la fiducia collettiva in un futuro caratterizzato dai livelli di garanzia sociale finora conosciuti, e cancellare l’egemonia delle idee-forza liberiste, neoconservatrici e tecnocratiche attorno a cui l’Occidente ha consolidato gli equilibri di potere responsabili dei processi economici, finanziari e sociali oggi entrati in crisi.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene che la Sinistra italiana debba necessariamente ripensare la propria impostazione culturale e programmatica rispetto alla profondità della crisi che sta coinvolgendo il capitalismo a livello globale, recuperando appieno una concezione del riformismo socialista fondata sulla affermazione della superiorità del momento della decisione politica rispetto alla centralità degli interessi del mercato, nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale degli assetti economici e sociali, ed in grado di individuare un diverso modello di sviluppo, diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, e nuove regole di controllo sociale delle variabili economiche.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene quindi che questo nuovo percorso politico passi attraverso una ristrutturazione di tutta la Sinistra essendo evidente che la straordinarietà della crisi implica il superamento della distinzione tra coloro che provengono dalle file del socialismo europeo e chi si è finora riconosciuto in esperienze politiche nominalmente più radicali.
L'Associazione SocialismoeSinistra si costituisce al fine di rendere possibile questo grande progetto di ricostruzione della Sinistra italiana,  di rinnovamento democratico della società e di riforma dello Stato. (Art. 2   dello Statuto dell'Asso- ciazione SocialismoeSinistra )

Clicca e leggi per intero lo Statuto dell'Associazione SocialismoeSinistra

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963