Creato da socialismoesinistra il 28/06/2008
Rivista di approfondimento culturale e politico dell'Associazione SocialismoeSinistra
 

 

« .convegno »

Il Socialismo dei fratelli Rosselli , di Carlo Felici

Post n°58 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da socialismoesinistra

 

Parlare oggi dei fratelli Rosselli significa tornare a nutrirsi della sorgente stessa del Socialismo moderno, liberale, democratico e federalista. E’ importante ricordarli, non solo per motivi storici e filosofici, ma soprattutto perché sul loro pensiero può fondarsi quel ‘socialismo dei cittadini’ di cui oggi si parla come necessità impellente, non solo per innovare il partito che porta questo nome, fino a farlo risorgere, ma per ritrovare il senso stesso di una politica nuova, veramente innovativa.

Ne tratteremo dunque sia con la prospettiva di attualizzare il loro pensiero, sia con l’intento di comprenderlo meglio nei suoi tratti essenziali, augurandoci inoltre che, ogni tanto, fare un excursus sui padri fondatori di una filosofia e di una cultura che sono tutt’altro che da consegnare ai secoli scorsi, come certi esponenti di partiti, frutto di impropri accorpamenti politici, vorrebbero far credere, sia importante per la stessa identità del cittadino del Duemila. Per riconsegnargli le chiavi di lettura del suo stesso presente, liberandolo dalla schiavitù di una contingenza senza frutti né radici, sterile per sua stessa costituzione.

Il più noto dei fratelli Rosselli, morti per mano dei sicari cagoulards, al soldo dei servizi segreti del regime fascista, il 9 giugno del 1937, fu Carlo ma sarebbe un grave torto dissociarlo dalla memoria del fratello Sabatino, meglio noto come Nello, non solo perché egli contribuì validamente alla stesura del libro edito a firma di Carlo, quel Socialismo liberale che è un vero e proprio testo di filosofia che andrebbe studiato nelle scuole anziché ricercato in librerie antiquarie, ma anche perché gli fu sempre accanto. E pagò anche con un’accusa ed una ingiusta cattura la fuga del fratello dall’esilio, sebbene essa fosse stata in gran parte organizzata dalla di lui moglie: Marion. Di queste due figure cruciali, nella storia del Socialismo italiano, si è ricordato soprattutto Bobbio, che curò la sua pregevole introduzione all’edizione di Socialismo Liberale uscita per Einaudi, più di dieci anni fa.Lo stesso Bobbio nota opportunamente che i Rosselli non debbono essere inquadrati nella lotta che allora si fece implacabile tra fascismo e comunismo, e che talora riappare tra i rottami non riciclabili del passato che ancora vanno alla deriva nel corso della nostra contingenza storica, ma sono altresì protagonisti di un’opposizione non meno dura ad una forma di capitalismo disumano, sprezzante di ogni regola e di ogni controllo, e soprattutto per questo restano stremamente attuali.La loro ricerca di una terza via non era dunque per loro la risultante di un’ opposizione al fascismo e al comunismo, ma ben di più al collettivismo e al capitalismo, in nome di un’economia partecipativa e federativa, basata sulla gestione diretta e responsabile delle risorse del territorio, e questo è forse ancora oggi l’aspetto meno studiato e apprezzato del loro pensiero,sebbene possa essere tuttora, nell’Italia di oggi, uno dei più interessanti.La prospettiva dei Rosselli va oltre il marxismo ma non prescinde da esso, e sfugge persino alla stessa definizione di riformismo, essa rappresenta piuttosto la continuazione di quelle istanze democratiche e partecipative che animarono la storia migliore del Risorgimento italiano. E’ la teorizzazione di un Risorgimento permanente, concretizzato dal motto di Giustizia e Libertà:Insorgere e risorgere.

Parlerò di Rosselli sempre al plurale, anche se userò il cognome al singolare, distinguendoli solo negli scritti e nelle citazioni, ma mai nell’impostazione del pensiero, perché spesso l’elaborazione di Carlo è frutto di discussioni con il fratello, e anche perché ciò sarebbe far un grave torto al senso stesso della loro vita e del loro sacrificio comune.Il 1908, anno in cui socialisti rivoluzionari sono sconfitti, in un congresso svoltosi a Firenze vincono i riformisti ma questo evento, per Rosselli, inaugura un periodo di vuoto di prospettive ideali che solo Mondolfo e Gobetti cercarono di colmare. Il primo con una difesa critica del marxismo, culminata nel testo “Ilmaterialismo storico di Federico Engles” del 1912, e il secondo che, pur teorizzando la sua Rivoluzione Liberale, alla fine, si rivela più marxista che socialista.Sono gli unici che parlano di marxismo a cui Rosselli si rivolgecon rispetto e stima.

Del marxismo Rosselli salva solo il materialismo storico e la lotta di classe, ma boccia inesorabilmente il suo determinismo antiumanista, poiché nota che nel sistema marxiano non vi è un luogo in cui gli uomini possano essere protagonisti della loro storia, essendo essa, in tale prospettiva, mossa soltanto dallo sviluppo tecnico e dai rapporti sociali in continuo contrasto tra di loro.Replicando a Mondolfo Rosselli spiega che l’esigenza che il partito socialista sia solo tale, non implica la necessità di sbarazzarsi di tutto il marxismo, ma della mera utilità di un “partito marxista”, tale da imporre a tutti i suoi aderenti una filosofia unica e determinata. E sottolinea “che oggi è assai preferibile un utopista premarxista, purché antifascista, a tutta una tribù di marxisti in fregola di collaborazione.”

Lo scrisse nel 1923, ben prima che Togliatti pubblicasse il suofamoso appello ai “fratelli in camicia nera” nel 1936, dopo avere definito Rosselli come un "fascista dissidente" o un "ideologo reazionario".

Rosselli è consapevole del gradualismo insito ad ogni liberalismo, che pur resta una forma di socialismo in azione, perché, nell’essenza di questo procedere per passi successivi, si estrinseca l’idea di progresso, di “educazione, tolleranza, vittoria su se stessi”. Il liberalismo dunque, per Rosselli, non è un sistema, ma piuttosto metodo del socialismo, quello che anima i gruppi e i partiti a più diretto contatto con le masse. Il principio di base di questo processo lo esprime in un articolo uscito sulla rivista di Gobetti, quando dichiara che “tutte le libertà sono solidali” e dunque sottintendendo che se una libertà non è solidale non è nemmeno libertà. Non potrebbe essere monito più grande a chi fonda un partito delle libertà come reduxio ad unam: la propria. 

Tale liberalismo in azione e cioè socialismo attualizzato, presuppone “un complesso di regole di giuoco che tutte le parti in lotta si impegnano di rispettare, in quanto servono ad assicurare, in modo definitivo, la pacifica convivenza dei cittadini e delle classi”. Come non notare in ciò un preciso riferimento ad una prassi costituzionale di condivisione dei valori comuni, tanto più necessaria non solo allora, in un tempo in cui la dittatura la impediva sul nascere, ma ancora oggi, dato che tale modus operandi è messo a serio rischio da tendenze oligopolistiche e timocratiche, le quali sono espressione di un capitalismo insofferente ad ogni sorta di regola.

 Il socialismo rosselliano non è dunque solo incompatibile con quel liberalismo “di sistema” avversato dai marxisti, ma è, a maggior ragione, l’antidoto essenziale alla distruzione illiberale delle conquiste civili del proletariato, frutto di quelle libertà solidali che si oppongono anche alla collettivizzazione coercitiva dello Stato.Il liberalismo è quindi un metodo che fa i conti con le avversità e le difficoltà del processo storico, trovando in fieri, quella via graduale di affermazione che ha come suo centro irrinunciabile la dignità e la unicità della persona umana. Non è per questo quindi incompatibile con la dottrina evangelica, ma sembra esserne piuttosto una feconda attuazione.

 Il socialismo è altresì un ideale che fa di questa prassi il riconoscimento di una necessità, e non un’utopia o una prospettiva escatologica, come l’imperativo categorico kantiano impone alla volontà di adeguarsi alla necessità, e di agire conseguentemente ad essa.

Purtroppo certa cultura socialista, radicale e liberale è stata solo usata in passato in funzione anticomunista, e cioè strumentalmente. Essa invece vale di per sé, per quello che è, ieri come oggi, autonomamente; il comunismo statolatra o partitolatra (tale infatti può essere ancora una prassi centralistica gestionale di un partito come casta di potere), non ha infatti bisogno di un confronto ad excludendum per essere condannato, si condanna già abbondantemente da solo, col suo essere pratica liberticida. Anche nella sua versione timocratica e padronale.

 Carlo Felici

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

SOCIALISMO E ANTIFASCISMO

Rodolfo Morandi


 Il Socialismo dei fratelli Rosselli  di Carlo Felici

 Da un'antica ferita ad una prossima resurrezione           di       Carlo Felici

 L'assassinio dei fratelli Rosselli   di Carlo Felici

 Un appello di Carlo Rosselli ai comunisti che sembra scritto ieri   di             Carlo Felici

Non una somma di etichette ma un insieme di valori    di Carlo Felici

Sull'attualità del 25 Aprile di Luca Fantò

La Festa d'Aprile  di Nicolino Corrado

 Sembra scritta da poco, anzi, pochissimo  di Carlo Felici

Il Centro socialista interno (1934-1939)- appunti per un dibattito su antifascismo e unità di classe                         di  Marco Zanier

parte prima
parte seconda
parte terza
parte quarta
parte quinta

 

 

MARXIANA


Karl  Marx

 

Costituzione, neoliberismo, nuove povertà  di Marco Foroni

Sulle teorie del valore  di Renato Gatti

Le crisi   di Renato Gatti
parte prima
parte seconda


Globalizzazione i compiti della Sinistra   di  Franco Bartolomei

note del Coordinamento del Forum di SocialismoeSinistra

parte prima

parte seconda


La crisi e i suoi rimedi   di Renato Gatti

Al papa sarebbe necessario un poco di marxismo   di Leonardo Boff

Note e riflessioni su socialismo, comunismo e capitalismo  di Giuseppe Giudice

L’anticipazione del nostro tempo. Marx, la sinistra e il recupero delle solidità  di Marco Foroni


 

________________________________

 

I TEMI DEL SOCIALISMO ITALIANO

Francesco De Martino


La risorgiva socialista   di Carlo Felici

Eppure il vento soffia ancora  di Carlo Felici

.

 

 

I TEMI DEL SOCIALISMO INTERNAZIONALE

Oskar Lafontaine

 

La sconfitta dei socialisti  di Renato Gatti

 

 

 

________________________

 


 

PER COSTRUIRE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'

 

I Nuclei Aziendali di Sinistra e Libertà   di Marco Zanier

 Avrà successo "Sinistra e Libertà"?   di Gioacchino Assogna

I doveri della sinistra italiana  di Franco Bartolomei

prima parte

seconda parte

 Io su Sinistra e Libertà la penso così   di Luca Fantò

"Sinistra e libertà" il fuituro del Socialismo italiano    di Franco Bartolomei

Socialismo e Libertà  di Carlo Felici

Le tre fasi del socialismo
di Renato Gatti

Libertà, e non solo per uno   di Carlo Felici

 Le elezioni europee   di Gioacchino Assogna

 Il grano e il loglio della Sinistra   documento scritto da socialisti iscritti o senza tessera e da elettori si Sinistra e Libertà

 Un nuovo sole contro l'arsenico e i vecchi merletti   di Carlo Felici

Una nuova Sinistra per l'Italia è un sogno realizzabile?    di Michele Ferro


 

Ultime visite al Blog

geom.magnani0pierluigi20102010roscatibonesso.carluccioberluczoppeangelofillofillogenova1892franci.torrevivereinvaldisievematrone.francescoilleraminarossi82cicciomannasexydamilleeunanotte
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

socialismoesinistra@libero.it

  

Hai da proporre un articolo o un testo che ritieni interessante

da pubblicare con noi?  contribuisci a far crescere la rivista e ne parleremo insieme. 



 

ATTENZIONE NON E' UNA TESTATA GIORNALISTICA

.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001. Le foto contenute in questo blog sono da intendersi a puro carattere rappresentativo, divulgativo e senza alcun fine di lucro. Sono © dei rispettivi autori, persone, agenzie o editori detenenti i diritti. Tutto il materiale letterario/fotografico che esula dalle suddette specifiche è invece di proprietà © del curatore del presente blog e soggetto alle leggi sul diritto d'autore. Se ne vieta espressamente l'utilizzo in qualsiasi sede e con qualsiasi modalità di riproduzione globale o parziale esso possa essere rappresentato, salvo precedenti specifici accordi presi ed approvati con l'autore stesso e scrivente del blog medesimo, e alle condizoni Creative Commons.© Copyright - Tutti i diritti riservati.
 

POLITICA LAVORO E SINDACATI

Gino Giugni

 

Partito e/o Sindacato del Sud di Vincenzo Russo

Un punto chiaro sulla globalizzazione di Renato Gatti

Lo Statuto dei lavoratori di Giacomo Brodolini                     di Marco Foroni

L'adesione della CGIL alla manifestazione nazionale antirazzista del 17 Ottobre 2009

_____________________________

 

ECONOMIA E SOCIETA'

John Maynard Keynes


Convegno sulla crisi finan- ziaria   di Renato Gatti

parte prima

parte seconda


 I provvedimenti contro la crisi  di Renato Gatti

Governanti allo sbaraglio di Gioacchino Assogna

 A proposito di pensioni  di Gioacchino Assogna

Perché la crisi attuale è una crisi “di sistema” di Franco Bartolomei

Economia ferragostana  di Renato Gatti

Un circolo vizioso mortale di Leonardo Boff

La crisi è finita? 
di Renato Gatti

parte prima
parte seconda

Economia e secessionismo di Renato Gatti

 

EMANCIPAZIONE FEMMINILE

Lina Merlin

 

Contro la congiura del silenzio  di Anna Falcone


 

 

ECONOMIA E SOCIETA'

Rosa Luxembourg


"Il Socialismo europeo  e la crisi del Capitalismo"    di Franco Bartolomei  e Renato Gatti

parte prima 
parte seconda 


 Riflessioni sul sistema fiscale italiano   di                   Roberto Cefalo

Il documento di Sociali- smoeSinistra per la commissione economica del partito

Uscire dal tunnel  di    Renato Gatti


I caratteri della crisi ed il compito dei Socialisti di Franco Bartolomei

Tutto come prima? Una riflessione sul "general intellect"  di Renato Gatti

 

Lettura politica della crisi economica attuale  di Alberto Ferrari

parte prima

parte seconda

 

CULTURA E SOCIETA'

Democrazia e cultura. Rapporto tra intellettuali e opinione pubblica nella democrazia dei mezzi di comunicazione di massa- Evoluzione della figura dell'intellettuale nella società italianaRelazione al Primo Convegno Nazionale dell'Associazione Culturale"Consequenze"    di  Franco Bartolomei

parte prima

parte seconda


Relazione introduttiva al Primo Convegno Nazionale dell'Associazione Culturale"Consequenze"    di  Stefano Pierpaoli

parte prima

parte seconda

 

Il pensiero laico   di Renato Gatti

 

 

CULTURA E SOCIETA'


 

Il male cremastico globale ovvero la droga del profitto di Carlo Felici

  Democrito: un libertario non materialista  di Carlo Felici 

  Cattivi pensieri sul mondo degli intellettuali italiani  di Stefano Pierpaoli

 Nasce il popolo della libertà - Alcune considerazioni in fatto di egemonia  culturale                                             di Renato Gatti

 Stato, Chiesa , Massoneria, e Sinistra  di Franco Bartolomei

 La Teologia della Liberazione  di Carlo Felici

L'egemonia culturale di Renato Gatti

Il ruolo sociale dell’arte  di Stefano Pierpaoli


 

PRINCIPI ISPIRATORI E PROGRAMMA D'AZIONE

L'Associazione SocialismoeSinistra, ispirandosi ai principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, persegue la promozione dei valori di libertà, di solidarietà e di eguaglianza nella vita politica, sociale e culturale del Paese.
L’Associazione considera il principio della laicità dello Stato e della libertà nelle professioni religiose, affermato dalla Costituzione, un valore di riferimento a cui ispirare la propria azione politica, ed intende perseguire la  effettiva affermazione del principio di legalità, nel quadro dei valori costituzionali, quale elemento fondamentale di una riforma democratica dello Stato che restituisca ai cittadini della Repubblica la certezza nella legittimità, nella imparzialità, e nella correttezza della sua attività amministrativa ad ogni livello.
L'Associazione SocialismoeSinistra fonda la propria azione politica sulla convinzione che la crisi delle economie dei paesi sviluppati abbia assunto i caratteri di una crisi di sistema, tale da incrinare la fiducia collettiva in un futuro caratterizzato dai livelli di garanzia sociale finora conosciuti, e cancellare l’egemonia delle idee-forza liberiste, neoconservatrici e tecnocratiche attorno a cui l’Occidente ha consolidato gli equilibri di potere responsabili dei processi economici, finanziari e sociali oggi entrati in crisi.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene che la Sinistra italiana debba necessariamente ripensare la propria impostazione culturale e programmatica rispetto alla profondità della crisi che sta coinvolgendo il capitalismo a livello globale, recuperando appieno una concezione del riformismo socialista fondata sulla affermazione della superiorità del momento della decisione politica rispetto alla centralità degli interessi del mercato, nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale degli assetti economici e sociali, ed in grado di individuare un diverso modello di sviluppo, diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, e nuove regole di controllo sociale delle variabili economiche.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene quindi che questo nuovo percorso politico passi attraverso una ristrutturazione di tutta la Sinistra essendo evidente che la straordinarietà della crisi implica il superamento della distinzione tra coloro che provengono dalle file del socialismo europeo e chi si è finora riconosciuto in esperienze politiche nominalmente più radicali.
L'Associazione SocialismoeSinistra si costituisce al fine di rendere possibile questo grande progetto di ricostruzione della Sinistra italiana,  di rinnovamento democratico della società e di riforma dello Stato. (Art. 2   dello Statuto dell'Asso- ciazione SocialismoeSinistra )

Clicca e leggi per intero lo Statuto dell'Associazione SocialismoeSinistra

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963