Creato da socialismoesinistra il 28/06/2008
Rivista di approfondimento culturale e politico dell'Associazione SocialismoeSinistra
 

 

« Il Centro socialista int...A quem pertence a Terra? »

Il Centro socialista interno (1934-1939)- parte 1

Post n°170 pubblicato il 19 Maggio 2009 da socialismoesinistra
 

 

Rodolfo Morandi

 

 

 

 

Il Centro socialista interno (1934-1939)

appunti per un dibattito su antifascismo e unità di classe


Le recenti affermazioni del Presidente della Repubblica Napolitano che, col necessario riconoscimento di tutti i partiti istituzionali della festa del 25 Aprile in quanto “festa di tutti”, del ruolo fondante della lotta partigiana e della Resistenza nella nascita della Repubblica italiana, pur nel rispetto umano dei caduti italiani della parte avversa, ha corretto la linea iniziale del Governo Berlusconi; la battaglia parlamentare portata avanti con successo dal PD per il ritiro del ddl 1360/08 che avrebbe equiparato repubblichini e partigiani; la presa di posizione della coalizione Sinistra e Libertà sull’attualità della discriminante antifascista e della lotta contro le politiche che restringono spazi e forme della democrazia rappresentativa; la centralità per il Segretario del Partito Socialista Riccardo Nencini del 25 aprile “come una festa di unità nazionale” legata alla nascita della nostra Costituzione e la sua proposta di fare nominare Senatore a vita  Giuliano Vassalli per aver partecipato alla Guerra di liberazione nelle fila della Resistenza romana e poi coerentemente costruito le istituzioni repubblicane; non da ultime le riflessioni di questo Blog sul concorso di tante componenti, socialista compresa, alla vittoria della lotta di liberazione dal nazifascismo, impongono al militante socialista e a chi semplicemente si riconosce nei valori del  Socialismo storico, la necessità di tornare a parlare di antifascismo e di approfondire  il metodo e il contributo dei compagni socialisti che contro il Fascismo lottarono duramente e ci consegnarono, pagando un prezzo altissimo, perdendo a volte anche la vita, un’Italia libera e una Costituzione repubblicana.
Proprio in questa direzione vogliono andare questi miei scritti sul Centro socialista interno: per approfondire la lotta  di un gruppo di  socialisti coraggiosi che nell’illegalità delle forze politiche voluta da Mussolini vollero ricostruire una prospettiva per i lavoratori e gettare le basi dell’unità della Sinistra contro la Dittatura.

Per la ricostruzione di quel periodo e di quella fase della politica socialista in Italia, mi sono avvalso essenzialmente di questi testi:
“Fronte antifascista e politica di classe- socialisti e comunisti in Italia 1923-1939” a cura di Stefano Merli, ed. De Donato, 1975 (fra i quali soprattutto il saggio di Stefano Merli  “Fronte antifascista e politica unitaria di classe nel dibattito e nel lavoro del Centro socialista interno”);
“La democrazia del socialismo” di Rodolfo Morandi, a cura di Stefano Merli, ed. Einaudi Reprints, 1975;
“Rodolfo Morandi- il pensiero e l’azione politica” di Aldo Agosti, ed. Laterza, 1971.


 

Il Centro socialista interno (1934-1939)


Se guardiamo alla  Resistenza come all’elemento centrale della riscossa di un popolo oppresso contro un Regime dittatoriale e alla lotta di liberazione dal nazifascismo come  all’ultima fase di  una drammatica guerra civile portata avanti da comunisti, socialisti, e dalle altre forze democratiche, cattolici compresi,  per riconquistare la libertà perduta e ricostruire Paese migliore, allora dobbiamo domandarci come questo processo si sia generato, quali politiche lo abbiano determinato, quale lavoro clandestino lo abbia preparato.
Come i libri di testo di Storia in uso nelle scuole anche l’enciclopedia virtuale Wikipedia circoscrive la Resistenza partigiana italiana all’ “opposizione, militare o anche soltanto politica, condotta nell'ambito della seconda guerra mondiale - dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 e la conseguente invasione dell'Italia da parte della Germania nazista e la conseguente invasione dell'Italia da parte della Germania nazista - nei confronti degli occupanti e della Repubblica Sociale Italiana da parte di liberi individui, partiti e movimenti organizzati in formazioni partigiane, nonché delle ricostituite forze armate del Regno del Sud che combatterono a fianco degli Alleati”. 
Il Fascismo storicamente inizia con la marcia su Roma nel 1922, la Resistenza partigiana inizia ufficialmente l'8 settembre 1943, il periodo compreso tra quelle due date è necessariamente da identificare con il lavoro politico clandestino degli antifascisti italiani che hanno preparato la lotta di liberazione.


La nascita e l’affermazione  del Fascismo

Andiamo per gradi. Nel 1922 Mussolini marcia su Roma con decine di migliaia di squadristi pretendendo il potere politico del Regno d’Italia. Al suo arrivo a Roma il Re d’Italia Vittorio Emanuele III  gli dà l’incarico di formare un nuovo Governo. Solo in un secondo momento quel Governo ottiene il voto di fiducia da parte delle due Camere e quindi anche la  necessaria giustificazione formale della sua presa del potere. Nella descrizione del Ventennio, gli storici distinguono di solito  due fasi.
La prima fase del Fascismo comprende il periodo dal 1922 al 1924 e va sotto il nome di “Fascismo parlamentare”: nel 1922 il Governo Mussolini ottiene dal Parlamento i pieni poteri per le riforme amministrative e fiscali; quello stesso anno viene creato il Gran Consiglio del Fascismo, organo posto sotto la diretta dipendenza del Presidente del Consiglio (da quel momento cioè organi dello Stato con organi di un solo partito coincidono); nel 1923 le squadre d’azione (o Milizia volontaria per la sicurezza nazionale) vengono assimilate all’esercito regolare e con la Legge Acerbo (Legge 18 novembre 1923 n° 2444) si stabilisce che devono essere attribuiti 2/3 dei seggi della Camera alla lista vincitrice (cioè un forte premio di maggioranza); nel 1924 le elezioni vengono  vinte dai fascisti dopo forti pressioni ed intimidazioni, quello stesso anno il deputato socialista Giacomo Matteotti  che ha denunciato i brogli viene brutalmente assassinato. Per protesta molti deputati abbandonano il Parlamento e si ritirano sull’Aventino
La seconda fase del Fascismo  comprende il periodo che va dal 1925 al 1939 e si caratterizza per la  costruzione ed il rafforzamento del regime attraverso  leggi costituzionalmente rilevanti (“leggi fascistissime”): nel 1926 vengono  dichiarati decaduti i deputati che si erano ritirati sull’Aventino, inizia la soppressione del pluralismo politico. E’ il 1926 ll’anno da cui iniziare il nostro discorso. Perché se  prima, Mussolini aveva portato avanti  un sistematico processo di fascistizzazione dello Stato, delle sue strutture e del suo ordinamento, gettando le basi della dittatura è solo nel 1926 che scioglie il Parlamento, costringe al confino tutte le forze democratiche lasciando al Governo solo il Partito Fascista. Sempre quell’anno, sui luoghi di lavoro abolisce le rappresentanze dei dei sindacati liberi sostituendole coi sindacati fascisti (uno dei lavoratori e uno dei datori di lavoro per ogni settore) direttamente controllati dal regime, abolisce la libertà di stampa, sopprime i giornali antifascisti, istituisce la pena del confino, introduce la pena di morte, crea la polizia segreta (OVRA) e il Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato, col compito di reprimere i reati politici, cioè gli oppositori del Fascismo. 
Senza la libertà di parola, senza rappresentanza parlamentare democratica e pluralista, senza organizzazioni sindacali libere con cui costruire percorsi coi lavoratori, ma soprattutto senza la direzione e l’organizzazione territoriale dei rispettivi Partiti, i comunisti e i socialisti rimasti in Italia, dal 1926 si devono organizzare necessariamente in gruppi clandestini, controllati da vicino dalla polizia segreta e sotto la costante minaccia della prigionia.
Tutto questo mentre  il Fascismo continuava il suo terribile cammino: schiacciando i diritti e l’unità dei lavoratori in patria; muovendo guerra ai lavoratori che nel 1936 in Spagna erano insorti contro la dittatura franchista;  proclamando la nascita dell’Impero d’Italia dopo aver aggredito l’Etiopia e condotto contro di essa una guerra feroce; emanando nel 1938 le vergognose leggi razziali in cui vennero vietati ai cittadini italiani di religione ebraica i diritti elementari tra cui il divieto per i bambini frequentare le stesse scuole degli altri bambini italiani, per gli insegnanti di esercitare la professione nelle scuole del Regno. Leggi razziali che, è bene ricordarlo, spianarono la strada alle successive deportazioni di milioni di italiani di religione ebraica nei campi di sterminio hitleriani.
Oggi noi sappiamo che negli anni seguenti quel Regime avrebbe maledettamente legato il  destino italiano a quello tedesco, trascinando l’Italia in una guerra assurda e sanguinosa e gli italiani nella miseria più nera.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

SOCIALISMO E ANTIFASCISMO

Rodolfo Morandi


 Il Socialismo dei fratelli Rosselli  di Carlo Felici

 Da un'antica ferita ad una prossima resurrezione           di       Carlo Felici

 L'assassinio dei fratelli Rosselli   di Carlo Felici

 Un appello di Carlo Rosselli ai comunisti che sembra scritto ieri   di             Carlo Felici

Non una somma di etichette ma un insieme di valori    di Carlo Felici

Sull'attualità del 25 Aprile di Luca Fantò

La Festa d'Aprile  di Nicolino Corrado

 Sembra scritta da poco, anzi, pochissimo  di Carlo Felici

Il Centro socialista interno (1934-1939)- appunti per un dibattito su antifascismo e unità di classe                         di  Marco Zanier

parte prima
parte seconda
parte terza
parte quarta
parte quinta

 

 

MARXIANA


Karl  Marx

 

Costituzione, neoliberismo, nuove povertà  di Marco Foroni

Sulle teorie del valore  di Renato Gatti

Le crisi   di Renato Gatti
parte prima
parte seconda


Globalizzazione i compiti della Sinistra   di  Franco Bartolomei

note del Coordinamento del Forum di SocialismoeSinistra

parte prima

parte seconda


La crisi e i suoi rimedi   di Renato Gatti

Al papa sarebbe necessario un poco di marxismo   di Leonardo Boff

Note e riflessioni su socialismo, comunismo e capitalismo  di Giuseppe Giudice

L’anticipazione del nostro tempo. Marx, la sinistra e il recupero delle solidità  di Marco Foroni


 

________________________________

 

I TEMI DEL SOCIALISMO ITALIANO

Francesco De Martino


La risorgiva socialista   di Carlo Felici

Eppure il vento soffia ancora  di Carlo Felici

.

 

 

I TEMI DEL SOCIALISMO INTERNAZIONALE

Oskar Lafontaine

 

La sconfitta dei socialisti  di Renato Gatti

 

 

 

________________________

 


 

PER COSTRUIRE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'

 

I Nuclei Aziendali di Sinistra e Libertà   di Marco Zanier

 Avrà successo "Sinistra e Libertà"?   di Gioacchino Assogna

I doveri della sinistra italiana  di Franco Bartolomei

prima parte

seconda parte

 Io su Sinistra e Libertà la penso così   di Luca Fantò

"Sinistra e libertà" il fuituro del Socialismo italiano    di Franco Bartolomei

Socialismo e Libertà  di Carlo Felici

Le tre fasi del socialismo
di Renato Gatti

Libertà, e non solo per uno   di Carlo Felici

 Le elezioni europee   di Gioacchino Assogna

 Il grano e il loglio della Sinistra   documento scritto da socialisti iscritti o senza tessera e da elettori si Sinistra e Libertà

 Un nuovo sole contro l'arsenico e i vecchi merletti   di Carlo Felici

Una nuova Sinistra per l'Italia è un sogno realizzabile?    di Michele Ferro


 

Ultime visite al Blog

geom.magnani0pierluigi20102010roscatibonesso.carluccioberluczoppeangelofillofillogenova1892franci.torrevivereinvaldisievematrone.francescoilleraminarossi82cicciomannasexydamilleeunanotte
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

socialismoesinistra@libero.it

  

Hai da proporre un articolo o un testo che ritieni interessante

da pubblicare con noi?  contribuisci a far crescere la rivista e ne parleremo insieme. 



 

ATTENZIONE NON E' UNA TESTATA GIORNALISTICA

.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001. Le foto contenute in questo blog sono da intendersi a puro carattere rappresentativo, divulgativo e senza alcun fine di lucro. Sono © dei rispettivi autori, persone, agenzie o editori detenenti i diritti. Tutto il materiale letterario/fotografico che esula dalle suddette specifiche è invece di proprietà © del curatore del presente blog e soggetto alle leggi sul diritto d'autore. Se ne vieta espressamente l'utilizzo in qualsiasi sede e con qualsiasi modalità di riproduzione globale o parziale esso possa essere rappresentato, salvo precedenti specifici accordi presi ed approvati con l'autore stesso e scrivente del blog medesimo, e alle condizoni Creative Commons.© Copyright - Tutti i diritti riservati.
 

POLITICA LAVORO E SINDACATI

Gino Giugni

 

Partito e/o Sindacato del Sud di Vincenzo Russo

Un punto chiaro sulla globalizzazione di Renato Gatti

Lo Statuto dei lavoratori di Giacomo Brodolini                     di Marco Foroni

L'adesione della CGIL alla manifestazione nazionale antirazzista del 17 Ottobre 2009

_____________________________

 

ECONOMIA E SOCIETA'

John Maynard Keynes


Convegno sulla crisi finan- ziaria   di Renato Gatti

parte prima

parte seconda


 I provvedimenti contro la crisi  di Renato Gatti

Governanti allo sbaraglio di Gioacchino Assogna

 A proposito di pensioni  di Gioacchino Assogna

Perché la crisi attuale è una crisi “di sistema” di Franco Bartolomei

Economia ferragostana  di Renato Gatti

Un circolo vizioso mortale di Leonardo Boff

La crisi è finita? 
di Renato Gatti

parte prima
parte seconda

Economia e secessionismo di Renato Gatti

 

EMANCIPAZIONE FEMMINILE

Lina Merlin

 

Contro la congiura del silenzio  di Anna Falcone


 

 

ECONOMIA E SOCIETA'

Rosa Luxembourg


"Il Socialismo europeo  e la crisi del Capitalismo"    di Franco Bartolomei  e Renato Gatti

parte prima 
parte seconda 


 Riflessioni sul sistema fiscale italiano   di                   Roberto Cefalo

Il documento di Sociali- smoeSinistra per la commissione economica del partito

Uscire dal tunnel  di    Renato Gatti


I caratteri della crisi ed il compito dei Socialisti di Franco Bartolomei

Tutto come prima? Una riflessione sul "general intellect"  di Renato Gatti

 

Lettura politica della crisi economica attuale  di Alberto Ferrari

parte prima

parte seconda

 

CULTURA E SOCIETA'

Democrazia e cultura. Rapporto tra intellettuali e opinione pubblica nella democrazia dei mezzi di comunicazione di massa- Evoluzione della figura dell'intellettuale nella società italianaRelazione al Primo Convegno Nazionale dell'Associazione Culturale"Consequenze"    di  Franco Bartolomei

parte prima

parte seconda


Relazione introduttiva al Primo Convegno Nazionale dell'Associazione Culturale"Consequenze"    di  Stefano Pierpaoli

parte prima

parte seconda

 

Il pensiero laico   di Renato Gatti

 

 

CULTURA E SOCIETA'


 

Il male cremastico globale ovvero la droga del profitto di Carlo Felici

  Democrito: un libertario non materialista  di Carlo Felici 

  Cattivi pensieri sul mondo degli intellettuali italiani  di Stefano Pierpaoli

 Nasce il popolo della libertà - Alcune considerazioni in fatto di egemonia  culturale                                             di Renato Gatti

 Stato, Chiesa , Massoneria, e Sinistra  di Franco Bartolomei

 La Teologia della Liberazione  di Carlo Felici

L'egemonia culturale di Renato Gatti

Il ruolo sociale dell’arte  di Stefano Pierpaoli


 

PRINCIPI ISPIRATORI E PROGRAMMA D'AZIONE

L'Associazione SocialismoeSinistra, ispirandosi ai principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, persegue la promozione dei valori di libertà, di solidarietà e di eguaglianza nella vita politica, sociale e culturale del Paese.
L’Associazione considera il principio della laicità dello Stato e della libertà nelle professioni religiose, affermato dalla Costituzione, un valore di riferimento a cui ispirare la propria azione politica, ed intende perseguire la  effettiva affermazione del principio di legalità, nel quadro dei valori costituzionali, quale elemento fondamentale di una riforma democratica dello Stato che restituisca ai cittadini della Repubblica la certezza nella legittimità, nella imparzialità, e nella correttezza della sua attività amministrativa ad ogni livello.
L'Associazione SocialismoeSinistra fonda la propria azione politica sulla convinzione che la crisi delle economie dei paesi sviluppati abbia assunto i caratteri di una crisi di sistema, tale da incrinare la fiducia collettiva in un futuro caratterizzato dai livelli di garanzia sociale finora conosciuti, e cancellare l’egemonia delle idee-forza liberiste, neoconservatrici e tecnocratiche attorno a cui l’Occidente ha consolidato gli equilibri di potere responsabili dei processi economici, finanziari e sociali oggi entrati in crisi.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene che la Sinistra italiana debba necessariamente ripensare la propria impostazione culturale e programmatica rispetto alla profondità della crisi che sta coinvolgendo il capitalismo a livello globale, recuperando appieno una concezione del riformismo socialista fondata sulla affermazione della superiorità del momento della decisione politica rispetto alla centralità degli interessi del mercato, nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale degli assetti economici e sociali, ed in grado di individuare un diverso modello di sviluppo, diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, e nuove regole di controllo sociale delle variabili economiche.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene quindi che questo nuovo percorso politico passi attraverso una ristrutturazione di tutta la Sinistra essendo evidente che la straordinarietà della crisi implica il superamento della distinzione tra coloro che provengono dalle file del socialismo europeo e chi si è finora riconosciuto in esperienze politiche nominalmente più radicali.
L'Associazione SocialismoeSinistra si costituisce al fine di rendere possibile questo grande progetto di ricostruzione della Sinistra italiana,  di rinnovamento democratico della società e di riforma dello Stato. (Art. 2   dello Statuto dell'Asso- ciazione SocialismoeSinistra )

Clicca e leggi per intero lo Statuto dell'Associazione SocialismoeSinistra

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963