COLTIVATE

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Mentre si era a passeggio in un borgo, ci si siede su una pachina per amminare il maesaggio...mentre vicino a noi un uomo e una donna iniziano a urlare al  telefono...

"ti vedo sai, non sei sulla poltrona, sei andata in camera ad aprire la finestra"

la donna parlava e il marito le faceva vedere il video dal cellulare...

"ti avevo detto di stare sulla poltrona e guardare canale 5"

intanto commentavano tra loro...guarda un po' la telecamera in camera e guarda il soggiorno, ah già il bagno non si vede...

La tecnologia aiuta, ma in questo caso fa paura, probabilmente era la mamma della signora,però dirle pure quale canale vedere...mi pare troppo.

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Altro giorno, altra panchina e vi chiederete anche perchè ,insomma il caldo afoso non lo reggo e allora cerco l'ombra...

sempre intenta nella lettura di "donne che pensano troppo" si siede vicino a me una signora sulla 50 ina, sta leggendo "organizzati e felici"

intanto impartisce due dritte ai figli che giocano insieme ad altri bambini all'ombra...

Purtroppo la pace e la lettura durano poco,perchè a un certo punto arriva il più grande...10 anni, ma un po' capricciosetto... come una lagna dice alla mamma di chiamare il fratello perchè è stufo di avercelo appresso...vuole giocare da solo con gli amici.

La mamma gli risponde di cercare di giocare tutti insieme 

Ritorna a giocare e dopo poco arriva il piccolo 7 anni, piangendo disperato perchè è stato escluso dal gioco...

allora la mamma chiama tutti e due...

il grande le dice che essendo lei l'adulto devo trovare una soluzione, perchè lui avendo 10 anni è piccolo x farlo,così la mamma li richiama entrambi e li porta a casa tra pianti e urla.

Poi alla sera l'ho rivista per la città, insieme al marito e al terzo figlio, un bimbo di 4 anni, poverina chissà che delirio,anche se tra tutti il più ingestibile era un maggiore.

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Mi chiedo sempre come mai le persone sconosciute trovino in me una persona con cui chacchierare, mi è capitato in ferie di incontrare per caso una signora 90 enne, io stavo leggendo un libro in un parco...un libro digitale a caratteri cubitali, tanto avevo lo zoom perchè da vicino non vedo più niente...

lei si avvicina elegante come è raro vedere qualsiasi persona oggi giorno...visto che siamo tutti sportivi

un vesitito a fiori maniche corte la collana di perle...gli orecchini, anelli nella mani.

Si è seduta vicino a me e ha iniziato a raccontare...che era vedova da 28 anni e ha dovuto pensare da sola ai 3 figli, due maschi e una femmina.

Ha due nipoti Silvia e Andrea, abita a Crema e fa i pisarei per tutti, che poi ho scoperto che sono dei gnocchetti di farina e pangrattato, ma non li avevo mai sentiti nominare.

Ha una figlia che ha una malattia degenerativa per cui fatica a camminare 

E' stata insieme al marito per 40 anni, si chiamava Silvio, ed è nato lo stessp giorno della Silvia. Diceva scherzosamente che la figlia la voleva chiamare Maria e il figlio "non ti aspettavo".

Quando è rimasta vedova aveva 63 anni e allora questo suo racconto mi ha fatto pensare a quando è mancato mio padre...ho provato a inserire l'argomento...ma perdere un padre è meno grave di perdere un marito...così l'ho lasciata continuare...

Poi si è aggiunta una signora di 84 anni, ha iniziato anche lei a ricordare le vacanze con il marito mancato due anni fa, i bei momenti passati . I litigi con le cognate che la incolpavano di avere troppo accanimento con cure infinite per il loro fratello.

Ha dure figlie, una di queste sono 10 anni che aspetta di adottare un bambino.

A un certo pumto mi sono limitata a sentire solo più cosa si raccontassero, perchè non sapevo come ribattere...o meglio era difficile ribattere qualcosa tanto parlavano...

anzi, appena ho dichiarato che non avevo nè figli e tantomeno un marito...è come se avessero alzato un muro...

più o meno la stessa cosa che succeder quando esci con amiche con figli e ti dicono che non puoi capire cosa vuol dire...quindi qualsiasi giudizio o consiglio rimane lettera morta

Ogni volta

E' stato commovente ricevere un messaggio di un amico che mi chiedeva come stavo

Quando corri e corri per gli altri, ti sembra quasi impossibile che qualcuno se ne accorga...

che qualcuno ti chieda come va

Ero già satura, super satura da 1000 problematiche e all'improvviso eccone una ulteriore...

forse la più pesante di tutte ... che ancora e sempre mi vede in prima linea

come accade da un po' ti senti così stanca e quasi invisibile agli altri

che contano su di te, sempre 

quindi sentire che qualcuno si preoccupa per te fa quasi commuovere 

"OGNI VOLTA CHE QUALCUNO SI PREOCCUPA PER ME"

come dice il buon Vasco...

Olimpiadi di Paris 2024

Aldo Rock dal Diario di un uomo

avanzare fiduciosi in direzione dei sogni

se al primo tentativo fallisci ci riprovi

cerca di vincere

impara sempre a metterti in gioco

per raggiungere un obiettivo immaginalo 

l'immaginazione anche nel mondo di agitati deve esistere

nel cervello rende possibile cosa che non lo è

esamina ogni tuo fallimento fai tesoro dei tuoi errori

POSSO ACCETTARE LA SCONFITTA MA NON RINUNCIARE A PROVARCI