vivi e lascia vivere

Il Regno delle Ombre

http://saroltaszulyovszky.blogspot.com/2009/05/oscuro-e-la-strega-alcuni-dei-fondali.html

In un'era lontana viveva Adgar, figlio del re Idnor sovrano del Regno delle Ombre, avvolto, ormai da molti anni, dall'oscurità, a causa di un'antica maledizione scagliata dalla maga Sildi.

Il tutto iniziò, quando Sildi si innamorò perdutamente del re Idnor e per molti anni si amarono alla follia, ovviamente in segreto, in quanto, se lei avesse svelato la sua vera identità di strega, avrebbe rischiato di finire sul rogo.

Idnor, dal canto suo, viveva con la costante paura di venire scoperto e di venire condannato per eresia.

Ad un certo punto volle troncare quella storia, senza tener conto dei sentimenti di Sildi.

Ferita nel profondo del suo cuore nero, la maga scagliò su di lui una maledizione, facendo si, che il suo regno venisse avvolto dalle tenebre, finché la sua ira non si fosse placata o qualcuno non avesse rotto l'incantesimo.

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Anni bui si susseguirono e Idnor diventò il "sovrano triste". Si era sposato con una principessa deliziosa, Deide, ma questo non bastò per riportare sul suo viso, la gioia. La sua vita sarebbe sempre stata accompagnata dall'ombra nera di Sildi.

Adgar, figlio di Idnor e Deide, raggiunta la maggiore età, volle dare una svolta alla sua vita; non sopportava più di vivere nel regno del nulla, dove la felicità non apparteneva più a quel regno.

Si documentò nella libreria del palazzo, aiutato dal fedele amico Treik. Con stupore trovarono un vecchio libro di incantesimi e quindi si misero all'opera per vedere se c'era qualcosa che potesse fare al caso loro.

Sfogliando il grande libro, rabbrividirono, non tanto per gli incantesimi, ma bensì per gli ingredienti. Ad un certo punto trovarono un capitolo con scritto: "Come annullare un incantesimo".

Ecco lo avevano finalmente trovato.

Fecero una lista degli ingredienti, davvero disgustosi: alito di drago, occhi di civetta, ali di pipistrello, una manciata di spine di rovi, unghie di gatto, coda di topo e una lingua di serpente.

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Nelle segrete del castello trovarono un'ampolla con l'alito di drago, un vecchio cimelio di un trisavolo, che aveva combattuto con un drago dell'epoca. Il resto degli ingredienti non fu difficile da trovare nei dintorni.

Bene, il tutto era pronto. Avrebbero dovuto aspettare la notte del Samhain, dove la linea sottile che divide i vivi dai morti, si sarebbe spezzata, permettendo loro di agire.

Il bosco era avvolto dal'oscuro manto della notte; anche la luna era stata offuscata...davvero un'atmosfera inquietante.

L'ora era giunta. Si misero ai piedi della grande Betulla e iniziarono a pronunciare l'incantesimo.

"Al cospetto di voi spiriti,

chiediamo aiuto per allontanare da noi i brividi.

Aiutateci ad annullare l'incantesimo di Sildi, la strega

e portatela con voi in una terra straniera.

I nostri occhi sono stanchi delle tenebre

e la gente ha sempre un'aria funebre.

L'eterna ombra fu il frutto della sua vendetta,

privando la nostra vita della sua lucentezza.

Quindi aiutateci spiriti, la nostra pena abbiam ormai scontato,

fate si che l'animo di Sildi venga per sempre esiliato.

Luci ed Ombre devono avere uguale spazio,

incontrandosi al tramonto e all'alba con un bacio."

Al loro richiamo risposero gli Spiriti della Natura

e oltrepassarono il varco le Fate guerriere degli Elementi.

Un abuso era stato fatto a quel regno e l'egoismo della maga Sildi doveva essere punito.

All'unisono le Fate si raccolsero intorno ad Adgar e Treik, sentendo forte il loro coraggio.

La loro magia gli avvolse e Sildi emerse dalla terra col suo manto nero.

I suo attacchi furono vani di fronte a tutta quella magia,

ritrovandosi piegata in due per i colpi subiti.

Un varco si aprì sotto ai suoi piedi e la terra la inghiottì nuovamente, ma stavolta venne portata negli inferi per sempre.

L'incantesimo fu spezzato.

Ormai l'alba era alle porte e la linea sottile della notte di Samhain si stava nuovamente sigillando.

Le Fate erano soddisfatte per l'aiuto che avevano potuto dare e poterono così ritornare nel loro mondo.

Adgar e Treik fecero ritorno al loro regno e quando giunsero a destinazione, non credettero ai loro occhi.

I colori di quella nuova alba furono indescrivibili: un arcobaleno di colori si plasmò tra il cielo e la terra.

Il Regno delle Ombre non aveva più motivo di esistere e al suo posto fece ritorno un Regno fatto di Luce.

La nuova Era portò con se la speranza e la gioia di vivere ancora.

Il cuore di re Idnor scoppiò di gioia e la sua Deide potè finalmente vedere, sul viso del suo amato, virgole di felicità.

La Luce aveva riportato la vita.

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Immagini tratte dal Web