Strit Festival.Una singolare manifestazione ricca di silenzi.
“Con infinita Gratitudine per coloro che daranno un sostegno all’evento, invito tutti a partecipare al Napoli Strit Festival”. Ettore de Lorenzo
Sulla pagina fb del Festival l’evento è virale, arrivano foto, video, spot per le magliette Strit e contributi per la festa del silenzio che gode del contributo della fondazione Napoli Teatro Festival (Ruggero Cappuccio). Per la copertura finale dei costi lo Strit Art sta ricorrendo ad una campagna di crowdfunding. buonacausanapolistritfestival
Una città rumorosa come Napoli è capace di immedesimarsi e praticare il silenzio, e poi assenza di parole per esprimere cosa, e perché?
Strit Festival. Intanto strit è la contrazione dialettale di street, strada, e letteralmente stretto come i vicoli di Napoli a ridosso di Piazza del Gesù Nuovo dove si svolgerà l’8 e 9 giugno lo Strit festival. E, stretto, come riduzione di spazio, in questo caso delle parole. Si, perché il tema del Festival itinerante con gli artisti di strada, ideato con l’associazione “Visionair” da Ettore de Lorenzo (giornalista Rai- Campania) nel ’97 che riparte con questa X edizione dopo l’ultima del 2007, è il silenzio.
“X”, non solo come dieci romano, ma punto x, fare il punto col Fermo parola. La singolare manifestazione è centrata sullo stato del silenzio, che facilmente viene scambiato per remissività. Come saranno ribaltati, anzi sanati il mutismo, la segretezza, l’incomunicabilità e spesso l’omertà del silenzio, con la partecipazione del pubblico stesso alle due giornate?…
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(fonte SIT CULTURES)
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