Nome aromatica: Basilico
Famiglia: Lamiacee (ex Labiate)
Genere: Ocymum
Specie: Basilicum
Origine: Originaria dell’Asia
Semina: Il periodo migliore cade agli inizi della primavera, quando le temperature avranno raggiunto i 10 °C. La semina può avvenire da Febbraio a Marzo in una zona coperta, poi da Aprile fino a Luglio all’aperto, con una temperatura tra i 16 e 20°C.
Altezza della pianta: 60 cm
Raccolta: Del basilico si consumano le foglie, che sono sempre commestibili e quindi è sempre possibile prelevarle. Spesso si tengono le piantine allo scopo di avere foglie fresche sempre disponibili al bisogno, cogliendo giusto quel che serve man mano in cucina.
Per raccogliere le foglie di basilico si possono spuntare le piantine o anche fare una raccolta più energica, l’importante è non spogliare mai completamente la pianta. Quando la piantina è giovane in particolare meglio non esagerare a defogliare.
In una stagione si riesce a realizzare più di una raccolta, generalmente il basilico si raccoglie da maggio a ottobre, con maggior produzione nel mese di settembre.
Sesto d’impianto: Sulla fila 25 cm e 25 cm tra le file
Profondità: 0,5 cm
Posizione: In pieno sole ma riparata dai venti.
Innaffiamento: Le annaffiature devono essere abbondanti, ma aspettando che il terriccio sia quasi asciutto. Teme gli stress idrici, che afflosciano in poche ore la pianta in piena estate.
Avversità: La malattia peggiore che può attaccare il basilico è la peronospora, si manifesta con ingiallimenti sulle foglie e muffa grigiastra nella pagina inferiore della foglia. La peronospora colpisce tipicamente in condizione di ristagno idrico o pioggia frequente e si può prevenire col rame, che però impedisce la raccolta per tutto il periodo di carenza. L’altra frequente patologia è il “gambo nero” ovvero il fusarium del basilico.
Altra malattia funginea che può aggredire questa erba aromatica è il pitium o marciume radicale. In generale una corretta gestione del suolo previene queste problematiche senza dover trattare.
Tra gli insetti le lumache sono temibili nemici, in particolare quando le piantine di basilico sono ancora piccole: attenzione a non farsele mangiare subito dopo il trapianto.
Luna: Luna crescente per la semina, mentre luna Calante per il trapianto.
Ricapitolando…
Come coltivare il basilico
- Si coltiva in tutta Italia, indifferentemente in vaso o in piena terra nell’orto.
- Il contenitore deve essere di plastica del diametro di 12 cm per una singola pianta.
- Desidera un terriccio fertile misto a sabbia.
- La posizione deve essere in pieno sole ma riparata dai venti.
- Le annaffiature devono essere abbondanti, ma aspettando che il terriccio sia quasi asciutto.
- Il concime può servire solo per le piante in vaso, ogni 20 giorni.
- Va sempre cimato, eliminando lo stelo fioraie appena si forma, in modo che piantina continui a produrre foglie per tutta la stagione.
- Può essere seminato a partire da febbraio nelle regioni più miti; da aprile in poi può essere trapiantato in piena terra (dalla metà di maggio, se abitate al Nord), in posizione molto soleggiata e protetta, distanziando le piantine di almeno 20 cm.
- Nell’orto si presta a consociazioni con pomodori e cetrioli.
- Teme gli stress idrici, che afflosciano in poche ore la pianta in piena estate.
Scheda tecnica
Anni | 3 mesi |
Usi | Pesto alla genovese, insalate, pomodori, frutti di mare, pasta |
Resistenza al freddo | Può resistere fino a 5° |
Periodo di trapianto | Aprile-giugno |
Sesto d’impianto | Distanza tra le file: 25 cm, sulla fila 25 cm |
Altezza | 20-25 cm |
Nome botanico | Ocimum Basilicum |
Tipologia | Annuale |
Come produrre le piantine di basilico
Si possono seminare in un semenzaio in questo caso abbiamo usato un vaso, dopo aver sparso i semi in superficie, ricopriamo di terriccio per circa mezzo centimetro, poi innaffiamo e mettiamo in una posizione solleggiata e allo stesso modo al riparo dalla pioggia e dai venti.
Dopo circa 7- 10 giorni le piantine di basilico germinano.
Dopo circa 20-25 giorni si possono rinvasare devono avere un’ altezza di 7-10 cm, oltre ad aver prodotto la quarta foglia, si effetua tra Aprile e Giugno al nord e al sud tra Marzo e Settembre.
Per mettere a dimora su un vaso nel fondo metterci della ghiaia per il drenaggio, poi riempiamo il vaso con del buon terriccio universale e ricco di sostanza organica, il terreno deve avere un ph da neutro ad alcalino.
Il panetto estratto deve essere contenere circa da 4 a 6 piantine e dopo avere messe a dimora annaffiare uniformemente il terreno, devono essere regolari con l’estate ogni giorno moderatamente ma non troppo, il terreno non deve essere ne secco ne zuppo evitare i ristagni idrici che porterebbero a malattie. L’innaffiatura consigliata è al mattino presto, prima che ci batta il sole, evitare di bagnare il fusto e le foglie. Esposizione solleggiata e ventilata.