Tutti sullo stesso treno…il treno della vita !

IL TRENO DELLA VITA

Un post insolito per me. Un tentativo di allentare un po’ l’aria medica e consorelle.

Mi  piace  immaginare  la  nostra  vita  come  un  lungo  viaggio  sul  treno.  Un  treno  che  corre  veloce  sui  binari  per  condurci  a  una  meta  che non conosciamo.  Una  stazione  che  non  è  a  noi  nota.  E  questo  viaggio,  non  è  mai  solitario.  Spesso  ci  accomodiamo  col  desiderio  di  stare  tranquilli,  di  non  essere  disturbati.  Molti  viaggiatori  sonnecchiano,  alcuni  leggono,  altri  fanno  le  parole  crociate,  e  altri,  ancora,  intrecciano,  in  modo  chiassoso  discorsi  e  risate.  Mettiamo  che  io,  guardo  il  paesaggio  che  scorre  sfuggendo  al  mio  desiderio  di  fermarlo,  ma  esso  è  già  scomparso,  per  dare  il  cambio  ad  altro  paesaggio.  MI  siedo  accuratamente  in  un  posto  dove  potrò  stare  in  tranquillità,  lontano  da  disturbi  alla  mia  quiete,  ai  miei  movimenti.  E  si,  perchè  se  uno  mi  sorridesse,  poi,  anch’io  dovrei  rispondere,  e  se  mi  parlasse,  anch’io  dovrei  parlare.  Io  vedo  gli  altri,  ma  non  intento  guardarli,  li  sento,  ma  non  è  mia  intenzione  ascoltarli.  Voglio  starmene  in  pace.  Apro  il  libro  che  ho  scelto  con  cura  prima  di  partire,  e  mi  metto  a  leggere.  Ma  ecco  che  non  mi  sento  tranquillo  come  pensavo.  Gli  altri  a  me  accanto  e  di fronte,  sembra  che  mi  interpellano.  Che  fare ?  E’  proprio  necessario  che  io  veda  gli  altri  e  sentirli ?  E  se  io  penso  agli  altri,  a  me  chi  penserà  se  non  ci  penserò  io  stesso ?  Ma  c’è  quel  libro  che  tanto  desidero  finire  di  leggere,  mi  dà  buone  idee,  mi  nutre  con  buoni  sentimenti….,  ho  capito.  Chiudo  il  libro  e  guardo:  non  sono  solo !  Ci  sono  quelli  del  mio  stesso  scompartimento,  del  mio  vagone  e  tutti  gli  altri.  Sono   presenti,  vivi,  in  carne  ed  ossa,  con  risate,  parole  e  silenzi,  carichi  di  gioie  e  di  dolori…mille  libri  aperti  per  me,  ed  a  ognuno  il  suo  capitolo.  E  siamo  tutti  quanti  saliti  sullo  stesso  treno,  per  lo  stesso  percorso,  e  viaggiamo  insieme,  allo  stesso  ritmo,  insieme  per  due,  quattro  ore…cosa  importa  il  tempo ?  Tutti  verso  la  stessa  meta.

Tutti sullo stesso treno…il treno della vita !ultima modifica: 2021-06-05T17:17:44+02:00da un_uomonormale0

10 pensieri riguardo “Tutti sullo stesso treno…il treno della vita !”

  1. Nella vita, durante il percorso che intraprendiamo non scegliamo tutto indistintamente, spesso incrociamo altri viaggiatori e a prescindere dalle nostre immediate disponibilità, dai nostri progetti e dal nostro umore, siamo “costretti” a condividere. Specie in questa società che viviamo, folle al punto che talvolta ci va molto stretta, dobbiamo fare salti mortali, i funamboli per relazionarci e approcciare chi evidentemente ne abbia voglia e bisogno. Mio caro amico, se quel “treno” e quel viaggio ti alienano e ti inibiscono nei tuoi desideri e nel tuo intimo privato, allora avresti dovuto noleggiarne uno tutto per te e senza altri passeggeri evitando così il rischio di essere “disturbato”. Ma la vita non è questa, potresti sceglierla certo, ma solo per viaggi brevi laddove la stazione dove scendere non sia alla fine del viaggio. Capisci a’ mmè!!!!!!
    Buona sera Peppe.

    1. Carissimo Carlo, il significato di questo mio “monologo”; mettiamola così, ha voluto da me significare come siamo fatti noi uomini in questo enorme palcoscenico della vita. Il Signore Gesù ci ha dato un “comando”: “Ama tutti”. E da quì che è scaturito questo monologo, come dirGLI perchè mi hai detto di amare tutti i miei fratelli ? Non posso restarmene tranquillo nella mia quiete ordinata ? Non amo forse coloro che mi stanno accanto ? No, LUI mi dice tutti, perchè tutti devono trovare un posto libero dentro di me, anche se la mia porta è piccola e in molti sono carichi di pesanti bagagli e mi chiedono di aiutarli a reggerli. Caro Carlo, non sto facendo facile apologetica ma solo chiamare in causa ciascuno nella commedia della vita. Buona serata

  2. Un viaggio in treno, immaginario: desiderio di libertà del proprio sentire, pensare, fare? Lo scompartimento di un treno è un’oasi molto affollata per conseguirla. Il voler estraniarsi cozza contro le esternazioni altrui, a cui non ci si può sottrarre e, seppure non si è personalmente chiamati in causa, costringono i nostri sensi all’attenzione. Si può chiudere gli occhi e fingere un riposo ma la mente elabora, si può guardare fuori dal finestrino ma il panorama si sfronderà dell’incanto dovuto. Un viaggio in treno, paragonato alla vita che rincorre una meta, non uguale per tutti ma per tutti importante… ognuno con la propria personalità, con i propri difetti e mancanze ma obbligatoriamente condivisibile, per quel senso di umana accettazione che è vincolo di sentimenti e speranze. Una difficile serenità planetaria, da conquistare, giorno dopo giorno. Buona serata, Peppe!

    1. Mia cara Licia, mi inchino come spesso accade a questo tuo intervento. Tutto condivisibile assolutamente. La sostanza di questo mio articolo-monologo aveva un altro significato e cioè, che tutti siamo responsabili di tutti. Non possiamo, se vogliamo seguire i comandi di amore del Cristo, ignorare quello che ci sta di fronte, col volto segnato da rughe, lo sguardo teso, l’anima tesa, le mani tese con dentro di sè una storia dolorosa che chiede di venire liberata se qualcuno si offre di ascoltare. Ma non è così, purtroppo, perchè amiamo la nostra fortezza fino a che quella voce che chiamiamo “coscienza” ci costringe a socchiuderla perchè l’altro possa entrare.Buona serata a te Licia

      1. Il concetto da te espresso, l’ho “descritto” nella seconda parte del mio commento. Mi ndispiace tu non l’abbia ravvisato. , Lieta serata.

        1. Ciao Licia, hai ragione non me ne sono accorto o forse è più onesto da parte mia ammettere, di non avere capito. Cosa ho voluto significare in questo monologo, che è nato a seguito di un evento che involontariamente mi ha visto per certi versi protagonista, sia pure non per mia volontà. Come ho detto a Maria Teresa, credo che in questi versi che prendo in prestito scritti da un grande poeta presbitero ci sta ciò che desideravo comunicare. ” L’Umanità ha bisogno di te
          Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota
          Come il libro ha bisogno di ogni parola
          Come la casa ha bisogno di ogni pietra
          Come l’oceano ha bisogno di ogni goccia d’acqua
          Come la messe ha bisogno di ogni chicco
          l’umanità intera ha bisogno di te, qui dove sei, unico, e perciò insostituibile!”- Un caro abbraccio e lieta domenica.

  3. Ecco che il medico si è rivelato filosofo e ci offre un brano creativo, da vero scrittore. Mi congratulo con te, Dott. e ben comprendo che questo spunto ti è stato fornito dalla tua bella, profonda fede nel Vangelo e dal tuo fermo desiderio di aderire il più possibile al suo dettato di amore universale, secondo il quale, dovremmo sentirci tutti fratelli ed essere sempre pronti e disponibili verso gli altri. Sono quelli che, con una efficacissima metafora sono i viaggiatori con i quali condividiamo il treno per il viaggio della nostra vita e di cui sarebbe ingiusto non accorgersi e condividerne i bisogni. Il tutto, mio caro amico è veramente edificante ed un po’ spiega pure il tuo sostare qui ad offrirci, con generosità, la tua scienza medica. Come non esserti affezionati?… Sei grande, carissimo amico, e te lo dico col cuore. Felice domenica del Signore. Ciao

    1. Maria Teresa, ma no che scrittore e filosofo, in me non c’è neppure l’ombra di tutto ciò. Questo monologo ha dietro di sè un evento che mi ha visto- diciamo così – protagonista( non su un treno che è solo immaginario ), ma che per motivi di privacy non sto a raccontare, anche perchè richiederebbe molto spazio e capacità descrittive che non posseggo. Allora chiudo questo dialogo con dei versi di un grande poeta presbitero dentro i cui versi ci sta dentro quello che volevo significare.”L’umanità ha bisogno di te
      Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota
      Come il libro ha bisogno di ogni parola
      Come la casa ha bisogno di ogni pietra
      Come l’oceano ha bisogno di ogni goccia d’acqua
      Come la messe ha bisogno di ogni chicco
      l’umanità intera ha bisogno di te, qui dove sei, unico, e perciò insostituibile!”. Ciao cara e lieta domenica

  4. Bene, sono versi bellissimi e mi fa piacere di aver giustamente interpretato il tuo pensiero : Siamo tutti umanità in cammino e non possiamo esimerci dal condividerne gioie e dolori.” Un sorriso e buona domenica. Ciao.

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