Innanzitutto abbiamo la percezione che la violenza aumenti, con effetti simili a una grave pandemia. Le cronache sulla violenza terroristica, la violenza criminale e la violenza fra i giovani, si rivelano veicoli per inventare trasmissioni, che non hanno alcuna valenza informativa, ma speculativa. Detto questo, passo oltre. Non si possono chiudere gli occhi di fronte a tutto questo. E possiamo rilevare che il crimine organizzato di diffonde sempre di più e vorrebbe influenzare sempre più ambiti della vita pubblica. Nonostante questo, non bisogna rinunciare alla speranza che l’amore ( Si. Sembra una parola uscita dal libro “Cuore) sia più forte della violenza: bisogna fortemente crederci ! E’ chiaro, la violenza non scomparirà del tutto dal mondo; solo il supporlo sarebbe per me irrealistico. Ma rassegnarsi, No !!!. Credo fortemente alla forza del bene e alla forza dell’amore. Qui deve scendere in campo il cristiano – quello con la “C” maiuscola – affinchè faccia valere il suo amore pubblicamente, senza chiudere gli occhi in modo ingenuo di fronte alla realtà della violenza, allora ci sarà sempre la vittoria dell’amore. La vittoria, tuttavia, non sentirà mai il fischio finale, che annuncia la fine della partita; occorre prepararsi a ulteriori tempi supplementari; forse dolorosi. Il male è semplicemente dentro il mondo. La violenza è certo, spesso conseguenze di ferite che gli uomini hanno subìto e che vorrebbero far pagare ad altri che non hanno niente a che vedere con le loro ferite. Se è vero che i bambini feriti, a loro volta feriscono, allora è tanto più importante educare i bambini con amore, in modo che le ferite non di moltiplichino. Sono necessarie la fede e la speranza per credere che l’amore sia in grado a poco di guarire i bambini feriti e di impedire la violenza in questo modo e di interrompere la spirale di nuove ferite.
Violenza…sempre violenza
Violenza…sempre violenzaultima modifica: 2021-08-31T12:59:54+02:00da
Purtroppo l’amore non sempre si trasmette in esseri pieni di odio e di rancore.
Io credo che molte volte rimbalzi e porti queste persone a riversare la loro cattiveria sugli altri.
Le motivazioni possono essere innumerevoli ma non giustificano.
Puoi impartire anche una buona educazione ai figli ma non basta a tenerli lontani da certe malefatte.
L’impegno mi pare arduo ma non bisogna mollare la presa.
Anche su questo sito chi vive per verità e chiarezza viene perseguitato e io ne so qualcosa.
Adesso a te la parola.
Buon pomeriggio Peppe,un abbraccio.
Mia cara Diana, esatte le tue considerazioni, che ahimè, devo condividere, perchè l’amore comincia dalla famiglia. Senza questa scintilla , il mantice dei grandi principi, e perfino delle più profonde ispirazioni religiose sfiaterà solo sterili lamenti. In conclusione, e lo dico piano per non graffiare il tuo pensiero concludo dicendo che non deve sembrare una conclusione tirata con gli argani, nell’individuare oggi, proprio nella famiglia la scintilla indispensabile per fare muovere la fucina dell’amore e dell’amore fecondare l’uomo riuscito di domani. Ciao Diana, lieto pomeriggio
Giuste riflessioni e parole sagge le tue. Ilmondo ha bisogno di una sterzata, se non vuole pecipitare completamente nel baratro del male. Oggi si seguono valori sbagliati e il dio denaro pretende affiliazioni e sostegno da tanti giovani che, seppure , da piccoli, formati, hanno via via, nella loro crescita, perso i valori inculcati e sono irretiti da attrazioni di facili conquiste nei campi più svariati, quelle conquiste che una volta erano fatte proprie col sudore della fronte. In questi casi, hanno la loro parte di colpa le cattive compagnie e la nessuna fede religiosa, che la gran parte di essi sfuggono come la peste. Così la società per le tante conseguenze di un cinismo ed un edonismo imperamti, diventa preda e covo di violenza, di sopraffazione di spinta a tradire la fiducia del prossimo , a voler pareggiare sempre i conti o ad aprirli con la violenza ,che è la catena invincibile che rende prigioniri, per primi, coloro che se ne sono legati.Il male e la violenza perfino in ambito familiare, hanno portato ad una quasi assuefazione alle cronache giornaliere di malefatte ed omicid, ruberie e violenze. Diciamo che non c’è più religione, amore per il prossimo, ecc… e ma men che mai scorgiamo in tutto questo il ghigno del maligno che lo riversa su mondo.Si predica l’amore uiversale, ma si fammo le guerre, il peggiore dei mali organizzati.Eppure,sarebbe così bello e pacifico amarci tutti come fratelli, condividere gioie e dolori ed anche il sostentamento per una vita amisura umana,felice. Buona serata, Dott.
Mia cara, e a me cosa hai lasciato da dire ? Hai deotto tu tanto e così bene, che quasi mi vergogno di calpestare il tuo pensiero. E’ proprio come tu dici. Se l’idea d’amore che ancora predomina è quello che amare sia prendere, possedere, consumare e distruggere, allora credo proprio che ci si deve chiedere qual’è la fine che abbiamo fatto fare all’idea di ciò che deve essere veramente l’amore. Chiediamoci quali sono i pensieri e quali i comportamenti abbiamo socialmente coltivato dell’amore, se in realtà dentro noi è una corda che stringe o una rete che sorregge. L’idea di amore che nutriamo , ci rende tutti quanti rei al cospetto di una donna vittima del femminicidio. Sarebbe utile che tenere in mente che uccidere non è un’azione giustificabile di “troppo amore” ma pur sempre un grave reato, ci aiuterebbe a fare le domande giuste. Si pone l’accento sul modo di vestire di quella vittima, e allora, che non sia più il modo di vestire ma il corpo della donna, che va rispettato, quindi educarci all’amore vero verso l’altra e verso la sua vita. Ciao cara.
Francamente, rileggere in mio commento che parte attentamente scritto ed arriva pieno di sviste, mi innervosisce, ma pazienza! Il tema era molto interessante e avrei anche detto altro. Speriamo solo in Dio. Scusa,comunque, le inesattezze che inficiano lo scritto. Ciao.
Ma perchè torni a controllare la grammatica e altro. Io neppure me ne sono accorto, figurati. In quella tua intensa e profonda analisi, pensi davvero che mi fossi accorto( ammesso ne sia capace ) di sviste ? Ciao cara
Mi chiedo, a volte, perchè nel cuore di una persona debba albergare tanto odio, tanto da farlo riversare su persone innocenti. Nelle guerre, nelle famiglie, tra innamorati, nei rappori più impensati.. Seguiamo quotidianamentee con intenso dolore e incredulità i tanti femminicidi. Eppure l’amore aveva unite quelle due anime. Cos’è accaduto, in seguito? Tale da portare l’uomo all’omicidio? Una separazione…l’uomo non ammette di perdere un “cosa sua”…si sente un perdente e in lui si scatena il dsiderio di vendetta….o sua o di nessuno! Non è questione di educazione quanto di crescita a contatto con persone dal temperamento tiranno che generano l’impressione del grande uomo…figure davvero detestabili ma non sempre lo si comprende. L’amore…di certo non lo è, l’amore è tutt’altro, è difesa, è dolcezza, è comprensione….all’inizio di un rapporto tutto sembra celestiale e poi, è tardi. Con certi uomni non è lecito tornare indietro. Forse pene più severe, da far osservare fino all’ultimo giorno.ma non c’è serietà nella legge. Fa male, è un male che si sta incancrenendo. Lieta serata, Peppe, ogni bene!
Cara Licia, a volte guardiamo gli educatori, e li consideriamo dei veri disturbatori che non concedono tregua e spingono tutti noi a reagire alla Storia, alla imperfezione dell’uomo e dei suoi atti fatti di prepotenza dell’oscenità e del potere delle sue manifestazioni. Il tutto parte dalla famiglia, l’unico e vero laboratorio dell’educazione. E’ pur vero che spesso ascoltiamo giovani entrati nella spirale della violenza, che rispondono:” Non sono stato io a chiedere di nascere”. Sono risposte simili a colpi in pieno stomaco. L’uomo ha il diritto e il dovere di dare la vita o in un modo o dell’altro, ma giammai il diritto di toglierla. E’ pur vero che non siamo noi a scegliere di vivere, e un uomo non può costruire se stesso se non ha accettato profondamente la vita che gli viene imposta. E’più facile quando gli viene data per amore, ma molto difficile quando il bambino( parte tutto da questa età ) è stato fatto per nove mesi da un corpo che offre il suo sangue ma da un cuore che con tutte le forze lo rinnega. Grazie Licia di questo tuo pensiero. Buona serata e tanto bene