Fare le valige

Odio fare le valige.

Eppure tutti amano partire, viaggiare, staccarsi dalla routine.

A me mette inquietudine, tanto da pensare di tirarmi indietro
all’ultimo momento.

Anche se la meta è piacevole,
non so perché vivo il distacco dal quotidiano in modo traumatico.

Le mie 4 mura, i miei riti quotidiani…

la sicurezza di sapere cosa accadrà nelle 24 ore…

la comodità di avere le mie cose intorno.

E non importa se la routine la sento stretta addosso.

L’ansia del pre partenza è in agguato

Ogni volta, a cercare di rovinare tutto.

Non ricordo neppure quando è cominciato.

Di sicuro da un bel po’.

E’ come andare in bici per la prima volta senza rotelle.

Fa paura, ma poi è bello.

 

 

 Imparare-andare-bicicletta

Fardelli

Vorrei seguirti meglio

non solo ascoltare, annuire.

Ma taccio.

Temo di essere inopportuna.

E così sento crescere quel fardello

il mio che si assomma al tuo

e rende pesante la mente e il corpo.

Sì, anche il corpo.

Solido come un macigno

tanto da costringermi a sdraiarmi.

Cosa sarà questa stanchezza?

La mia. E la tua

che sto cercando di prendere su di me.

So che è inutile.

Ma altro non so.

 

 

Schermata 2021-07-22 alle 11.18.35

Seconda casa

In questa mia seconda casa pochi si affacciano.

Ma forse è meglio così.

L’ho creata affinché fosse una sorta di diario intimo

dove dialogare con me stessa

sviscerare i pensieri più nascosti

scomodi, a volte,

poco accetti anche da me.

I pomeriggi estivi mi creano un disagio notevole.

Poche cose attirano la mia attenzione.

Di uscire non se ne parla.

In più si aggiunge il nervosismo che sempre precede la partenza.

Tra pochi giorni raggiungerò mio figlio

ma so già che troverò una situazione non rosea.

Il piacere dell’incontro potrebbe essere disturbato

da certe contingenze nate di recente.

Non è colpa di nessuno. E’ la vita che ci mette a dura prova.

Sento questa ansia in ogni fibra del mio essere.

Penso, scrivo qui e impasto la pizza per domani.

 

 

 

(niente immagini stavolta)

Incontro

Ieri ho rivisto, dopo anni, un’amica che si trovava a passare dalle mie parti,
in vacanza al mare.
Era in compagnia di suo marito e con cagnolino a seguito.
E’ stato piacevole anche perchè entrambe non abbiamo memoria del motivo per il quale,
anni fa, qualcosa ci aveva allontanate.
I nostri rapporti erano nati nel virtuale.
Poi ci incontrammo in gruppo, ci ritrovammo su facebook, poi niente per diversi anni.

E’ la persona gradevole e brillante che ricordavo, una signora ancora piacente,
con una carica pubblica nel suo paesino nella bergamasca, benché in pensione da tempo.

Il tempo di 4 chiacchiere, un aperitivo in riva al mare e tante coccole alla sua deliziosa cagnolina.

Al solito, tra me e me, facevo le mie riflessioni.

Chissà come sarebbe vivere vicine, “a portata di amicizia”.

In questi rari momenti sento forte la mancanza di un’amica ‘vera’ da frequentare
e con la quale condividere le piccole grandi cose lungo il percorso della vita.

 

 

 

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