Perché scegliere una platea virtuale?

 

A volte ammettere le proprie debolezze risulta davvero difficile con persone cosiddette ‘reali’.

Per questo capita di affidarsi ad una platea virtuale. Non perché essa non sia altrettanto reale, ma liberarsi dei propri crucci con un lettore incorporeo da l’illusione di essere protetti dall’effetto che le reazioni altrui possono esercitare sulla nostra emotività.

Ad esempio…Ho dovuto declinare un invito proposto con entusiasmo da qualcuno a cui ero stata raccomandata, ed è stato particolarmente imbarazzante perché mi sono sentita costretta a rifiutare motivando la cosa esponendomi, rivelando le mie debolezze, come scusante per non poter accettare l’entusiastica proposta (commerciale ma non troppo)

Lo sforzo impiegato mi ha scatenato un rimuginare che mi ha rovinato la giornata.

Ed eccomi qua a parlarne con la mia platea virtuale, sperando di alleviare il disagio che provo.

Uffa!

Galleggiare o nuotare?

Ci sono volte in cui sei costretta a vivere come in apnea.

Ti muovi, corri, ti sposti, fai quel che devi

con la paura di respirare troppo profondamente

di emettere aria che possa scompaginare

quel minimo di equilibrio che cerchi con fatica di mantenere.

In un angolo della tua mente senti che il castello è molto fragile

soggetto a minacce di crollo continue.

Ma vai avanti

Ignorando la stanchezza (tanta)

il malessere

e il desiderio di lasciarsi andare

e galleggiare inerte sulla corrente

 

 

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