Un onesto raffreddore

L’estate è la stagione della leggerezza.

O quanto meno questa è la percezione più comune.

Ad essa si associano  idee di vacanze, relax, aria aperta…

E poi ci sono io, che di questa stagione sento il disagio

il caldo, il sudore, la componente umana invadente.

Mi ritrovo, oltretutto,

una brutta infreddatura

che fa ridere, viste le temperature in essere.

Raffreddore potente (nato come un’ allergia primaverile protratta)

congestione delle vie respiratorie

con conseguente malessere generale.

Senza sistemi di refrigerazione in questa stagione, non si vive.

Non si puo’ fare a meno di aria condizionata, ventilatori e simili.

Ma ecco le conseguenze.

In tutta onestà mi sento di confessare, qui,

che sto evitando di fare il tampone, considerando che tra poco più di una settimana partirò per una breve vacanza in Trentino

e un verdetto di positività, ad oggi, mi farebbe saltare tutto

(compresa la caparra che ho già versato).

In altri tempi avrei ragionato diversamente

ma oggi, già vaccinata e Covid guarita, mi rifiuto di isolarmi

per quello che appare come un raffreddore (che  poi di questo si tratta).