E dopo il corpo che cambia…

…inevitabilmente anche la mente lo fa.
Si parlava di memoria, da qualche parte.
Non posso non notare che la mia, già labile da sempre
mi gioca brutti scherzi.
Credo di ricordare cose in realtà mai vissute
ma solo immaginate o pensate
e che la mia mente ‘spaccia’ per realmente accadute.
Si dice che da vecchi si tende a ricordare cose più lontane nel tempo, appartenenti all’infanzia.
Puo’ essere. Ma è anche vero che ci sono periodi che ho del tutto cancellato.
Come ci fosse un archivista, un omuncolo che vive nella mia mente, il quale valuta cosa tenere e cosa buttare.

Il corpo che cambia

Così recitava una vecchia canzone dei Litfiba.
Non posso fare a meno di ‘ascoltare’ il mio corpo.
Con l’età che avanza ogni giorno è buono
per scoprire nuovi acciacchi, fastidi, doloretti.
E così, inevitabilmente, si insinua il tarlo del “e se ci fosse qualcosa che non va in me?”
Sono stata abbastanza fortunata, finora, ma questo non mi impedisce, talvolta, di lasciarmi trasportare dall’ansia
per qualche potenziale male silenzioso che possa farsi strada.
Il più delle volte passo oltre e vado avanti.
Dopotutto non mi posso lamentare per come sono messa,
alla mia età.
(Sto cercando di auto convincermi che  tutto vada bene).

Liste

Ho una lunga lista salvata sui preferiti

di ricette che non realizzerò mai.

Però la sfoglio spesso:

“Gestione preferiti” e inserisco la parola chiave di turno.

Sembra la metafora della mia vita.

Quanti progetti messi da parte

per un domani che non arriverà

ma… “non si sa mai”?

 

Scrivere Vs rimuginare

Mi capita spesso di pormi di fronte a questa pagina bianca
e frugare nella mia mente con l’intento di riempirla.
Qualcuno penserà che non è obbligatorio farlo.
Certo che no!
Il fatto è che spesso sento questa necessità
e spero di interagire con qualche anima passante
che mi offra il suo pensiero a riguardo.
In verità i passanti sono davvero pochi.
Magari i miei argomenti sono poco stimolanti,
ne sono consapevole.
Mi basta lasciar vagare il pensiero e vedere dove mi porta.
Scrivere qui è sempre più che rimuginare nella propria mente.
E va bene così.

Insofferenze

Ti capita di provare quel disagio.
Goccioline di sudore ti imperlano la fronte.
Il respiro si fa pesante.
Ormai l’insofferenza non è più solo un fatto mentale,
morale o psicologico.
Anche il fisico la manifesta.
Ti devi allontanare per forza
dalla fonte di disturbo
uditivo, visivo, sensoriale in senso lato.
Sarà anche questo un regalo dell’età?