Un passo avanti, due indietro.

 

Ogni qualvolta convinco me stessa ad avvicinarmi a qualcuno,
in qualunque senso si interpreti questo avvicinamento,
qualcosa mi tira indietro, qualcosa mi sussurra ‘lascia stare’.
Non è supponenza o superbia. Anzi!
Rifletto e rimugino fino a quando mi autoconvinco di essere io
in errore, 
e di conseguenza risultare sgradita.
Mi ripiego su me stessa e scelgo la solitudine.
Ancora e ancora.
Un passo avanti, due indietro.ultima modifica: 2024-10-05T11:47:38+02:00da surfinia60

19 pensieri riguardo “Un passo avanti, due indietro.”

  1. A me invece danno conferme che vogliono evitarmi. Mi cercano quando ne hanno voglia e molto spesso si “frequentano fra loro”, se provo ad andare a chiacchierare … cambiano posto. Bah … serena giornata :/

  2. Credo che non tu abbia mai frequentato Montanaro di quelli veraci che non si nascondono dietro a un bicchiere di whisky Ma dietro un bicchiere di buon vino rosso sinceri nelle sguardo di protettivi nel porre le parole sempre incertezze perché perché la loro spiritualità è talmente grande da non poter essere scritta né parlata

  3. È il rimuginare l’errore! Hai visto come sono bravi i bambini a fare amicizia? i rapporti umani, se non altro all’inizio, non hanno bisogno di troppe riflessioni….poi le cose vanno da sé.
    Tu pensi troppo … a cose che non ti sono utili e che, anzi, ti fanno stare male.
    Un abbraccio.

    1. Detta così sembra che sia io quella esigente. Se leggi bene ho specificato che non c’è ne supponenza ne superbia. È solo a me stessa che sto negando un’opportunità

  4. Il post in fondo potrebbe risultare autoassolutore, nel senso che: sono io che “potrei” sbagliare ma non mi offro neanche l’occasione della conferma. Mi ritiro prima della prova del nove. Brucio l’aspettativa e frego la delusione.
    Alla prossima.
    Forse.

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