Silenzio

Mi sto rendendo conto che
senza musica, serie tv, audiolibri,
attività fisica ecc…
Insomma….  con il solo silenzio non riesco a tenere a bada
i pensieri negativi che dilagano.
Il silenzio
è un lusso che non mi posso permettere.

 

radici

Trappole

Credo di essere caduta in una trappola autocreata.
Pensare, rimuginare e voler scrivere a riguardo
su queste pagine.
Ma subito dopo decidere di non farlo
ritenendo inutili, tediose, vacue le proprie elucubrazioni.
Come nei vecchi film di fantascienza.
“Il presente messaggio si autodistruggerà in …3…2..1…”.
E, come tutte le trappole, uscirne è complicato.

 

 

Post motivazionale (ironia)

Ultimo weekend con sabato non lavorativo.

Sprecato.

Si pensava ad una bella gita in montagna, ma sul posto c’era allerta meteo (te pareva…)

Quindi niente.

Sabato inutile, domenica pure.

Il mio umore è sempre più a terra.

Già la mattina mi alzo pensando a cosa mi prospetta la giornata.
E non mi piace.

Anche adesso, mentre scrivo, mi chiedo perché qualcuno dovrebbe leggere

queste noiose riflessioni sulla mia insignificante vita.

Ci provo a farmi venire in mente qualcosa, per dare un senso alla giornata.

Ma tutto quello che sono riuscita a fare, oggi, domenica, è recarmi al solito centro commerciale, da sola (as usual…). a comprare due cazzate
di cui poco mi frega (spesa esigua, per fortuna).

E poi di nuovo a casa, nel nulla.

Gli ultimi vacanzieri stanno facendo le valige, finalmente.

Come ogni anno a fine agosto ci si riappropria dei propri spazi.

Gli affetti sono lontani e non solo geograficamente.

Gli amici……..quali amici?

Meglio se mi fermo qui

.

.

Se no nei commenti qualcuno potrebbe consigliarmi di scrivere a Marco Cappato.

(e l’idea non sarebbe del tutto malvagia…).

Mi scuso per il disturbo.

Senza titolo

La vita riserva.

E’ un verbo transitivo e ci devo aggiungere qualcosa, dopo.

Vediamo……

Riflessioni e domande, tutte più o meno dello stesso tenore.

Niente di buono, inutile dirlo.

L’età, gli acciacchi, il tempo che si riduce. Sempre più.

Le cose importanti, i vecchi desideri che sfumano

si assottigliano e svaniscono.

Non ne ho più memoria.

Rimpianti. Tanti.
Quelli che si dice sempre che è inutile avere.

E intanto c’è un nuovo dolore, laggiù in basso.

Cosa sarà?

Non ho più voglia di uscire, di fare, di vedere.

Lo faccio lo stesso. Devo.

Troverò il modo di alleviare il fastidio di sforzarmi.

Tutto potrebbe cambiare. tra un paio di giorni…

 

 

Sopraffatta

Come si fa a capire quando si è toccato il fondo?

Come ti accorgi di essere giunta al punto di non ritorno?

Me lo chiedo, esausta e sfinita.

No, non è stanchezza fisica.

E’ una sensazione che ti sopraffà in maniera talmente forte

da farti invocare la morte.

Ti guardi intorno inebetita.

Osservi la soverchiante mole di cose che ti vengono chieste

e pensi ‘non ce la farò mai!’

Il senso di responsabilità e quello di autoconservazione

fanno a pugni nella tua testa.

E intanto pensi ‘vado in palestra, vado a camminare,
impreco contro tutti i santi del calendario’…

Riuscirò a sopravvivere anche stavolta?

Ma domani sei di nuovo lì. Stesso posto, stessa croce.

Tanto nessuno ti crederà.