Creato da elisar_81 il 10/04/2006

Anima di cristallo

"Infilerò la penna ben dentro il vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio" Francesco Guccini

 

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Soliloquio

Post n°697 pubblicato il 23 Luglio 2016 da elisar_81

 (<------ sonata di accompagnamento al testo)

E' notte inoltrata. Il sonno non vuol saperne di scendere in me.
Molti esseri umani dormono e finalmente il Creato è libero di esprimersi.
Il vento tiepido tra le piante del giardino permette ai profumi dei fiori di espandersi.
La luna grande e luminosa rischiara i campi che, dopo lunghe ore di caldo afoso, respirano un'aria fresca e pulita.
Un pipistrello svolazza felice, il gatto sonnecchia nell'aia, le rose si aprono in una danza festosa e io in disparte contemplo questa meravigliosa notte che per un po' mette pace alla mia anima.
Il mio cuore invece, prigioniero nel mio petto, grida e si agita. Fatica a contenere il grande amore che lo abita.

Mi assale una improvvisa voglia di stendermi nella nuda terra e rotolare come i sassi nel torrente impetuoso. Vorrei fondermi nella creazione e diventare vento, sparire a me stessa, sparire da questo mondo folle incapace di portare amore nei cuori degli uomini.
Per quanto mi sforzo di amare la vita, la vita mi volta le spalle.
Tendiamo spesso a confrontare il nostro dolore con quello degli altri. C'è sempre chi soffre più di noi ma ognuno vive il suo dolore a modo proprio, ognuno ha la sua scorta di felicità per sopravvivere.
Oggi a me sembra di aver finito quella scorta. Mi sento come un alpino che ha perso le corde e i moschettoni e ora si trova tra le rocce disperso.

Decisamente oggi, come molti giorni della mia vita, vorrei alzare le mani al cielo e trovare quelle di mia zia che mi prende e mi porta lassù dove corde e moschettoni non servono, dove gli occhi non piangono più e al posto dei piedi si hanno grandi ali per volare liberi.  

 

 

NAZIM HIKMET (Stoccolma 1960)

Sono cent'anni che non ho  visto il suo viso
che non ho passato il braccio
attorno alla sua vita
che non mi son fermato nei suoi occhi
che non ho interrogato
la chiarità del suo pensiero
che non ho toccato
il calore del suo ventre

eravamo sullo stesso ramo insieme
eravamo sullo stesso ramo
caduti dallo stesso ramo ci siamo separati
e tra noi il tempo è di cent'anni
di cent'anni la strada
e da cent'anni nella penombra
corro dietro a te.

 

 
 
 
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INQUIETA E' L'ANIMA

CHE NON RIPOSA NELL'AMORE.

Ritael

 

NELLE TUE MANI

Nelle tue mani
io metterei le radici
e da te mi farei portare
in ogni angolo della terra,
non ho certezze
ma ho l'amore
tutto quell'amore necessario
per deporre la mia vita
in mano a te.


Ritael
(settembre 2017)

 

A TE SOLO

A Te solo
confluiscano i miei pensieri,
come torrenti impetuosi
si gettino insieme liberi
nella cascata del Tuo amore.

A Te solo 
io elevi la mia lode gioiosa,
come un fiore tra le rocce
le mie parole nel vento
solitarie e nascoste.

Lavami il cuore 
toglimi ogni desiderio umano,
rendimi capace di amare
ogni creatura allo stesso modo,
ch'io non ami più un'anima soltanto.

Te solo Signore!

Ritael

 

 

 

 

NESSUNO LO SA

Mentre sorrido
piango
e mentre di gioia danzo
muoio.

Ritael 

 

ETTY HILLESUM

 

TU

 
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