Creato da donluisito il 23/10/2008

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Analisi tecnica della comunicazione essenziale e pregiudizio

Post n°131 pubblicato il 04 Aprile 2010 da donluisito

I parametri relativi ad una descrizione oggettiva di un evento riportato in ambito narrativo hanno una struttura costituita da una linea corta
e priva di diramazioni, in altre parole, essenziale,  legata alla dinamica dell'evento stesso, viene tenuto fuori tutto l'aspetto emozionale, incluso il sentimento ed ogni manifestazione collegata ad un qualunque tipo di sistema pensiero, quindi alla possibilità di essere oggetto di un giudizio, di una valutazione morale in ambito comportamentale. La descrizione dell'avvenimento quindi è ristretta alla semplice azione delle parti in gioco che compongono i termini dello scambio.  ESEMPIO PRATICO raccontato dal signor tal dei tali:
Tizio Caio Sempronio e la signora x un giorno hanno iniziato ad attaccarmi verbalmente dopo che mi sono appartato a leggere.
DOMANDA: Lei perchè si è appartato? --- Sempronio e Tizio nell'arco delle ultime ore trascorse insieme, circa otto, intervallate da una notte,
mi  avevano già attaccato verbalmente dalla sera precedente senza che vi fosse una motivazione precisa, c'era una evidente ostilità  ed un conseguente coalizarsi tanto deciso quanto incomprensibile per me. La mattina successiva l'ostilità si è trasformata in sarcastica indifferenza, simile a quella che si aveva da bambini durante i nostri giochi, durata per l'intera mattinata. Dopo pranzo si sono aggiunti a noi, Caio e la signora x, approfittando di questo allargamento mi sono appunto appartato non interessandomi confliggere su cose che non sapevo, non mi erano dette e nè spiegata l'origine. Ma l'ostilità, inaspettatamente, ha iniziato a manifestarsi anche da parte di Caio e la signora x, la coalizione si è ampliata e gli attacchi sono continuati, non conosco i motivi, le cause che abbiano prodotto tutto questo, ma dalla intensità, dai modi e dalle forme manifestate, devo dedurre di aver fatto qualcosa di grave, ma non mi è stato detto cosa, ed io non è ho un'idea neanche vaga. Dopo alcune ore sono andato via. DOMANDA: Perchè non è andato via subito?--- Le circostanze non mi permettevano questo essendo ospite, lontano da casa e senza la possibilità di spostarmi con mezzi propri.
Questa è la descrizione dell'evento, risulta chiaro che una causa scatenante vi debba essere, come risulta altrettanto chiaro che il problema(causa scatenante) venga messo al centro dell'evento, nel naturale intento di risolverlo o scioglierlo. L'intento di risolvere un problema è la paternità del problema stesso. nella realtà ordinaria, quella solo in parte, consapevole, spesso i problemi reali sono resi occulti e noi possiamo osservare solo i sintomi, gli effetti, come  analogicamente accade nelle malattie psicosomatiche, dove la diagnosi deve estendersi alla ricerca dei simboli del profondo. Ritornando al senso dell'occultamento, vi racconto un aneddoto molto istruttivo al quale ho assistito anni fa.
Eravamo una decina di noi ospiti nella villa di un nostro amico, ad un certo momento si è aggregata a noi la sorella maggiore, che la maggior parte di noi non conosceva, proponendo di sottoporci ad un test psicologico, di quelli dove si disegna su un foglio una serie di simboli, e dopo si interpreta il carattere e via dicendo..iniziamo a disegnare e dopo un pò le consegnamo il foglio, inizia la lettura e relativa interpretazione, nel frattempo però avevo notato di sfuggita uno strano movimento, il nostro amico sotto suggerimento della compagna aveva scambiato il suo foglio con lei, quindi consegnato poi con i nomi invertiti, qualcuno tra noi aveva percepito che vi fosse una certa conflittualità tra sorella e  fratello, tanto quanto una certa considerazione della compagna di lui, in ogni caso al momento della interpretazione leggendo quello di lei (in realtà di lui) iniziò una pomposa descrizione di un carattere forte, intelligente, idee chiare ecc.. insomma tutto bellissimo.. in ultimo è passata a quello di lui,(cioè di lei)  la pomposità è divenuta  austerità, in una descrizione di un carattere debole, insicuro, insensibile e via dicendo..  alla fine senza calcare troppo la mano si è detto dello scambio..e la sorella ha tentato maldestramente di venirne fuori.. ma neanche un mago vi sarebbe riuscito.. Il senso dell'occultamento ha spesso a che fare con un pregiudizio, sul quale pregiudizio si costruisce  un percorso, una linea, un sistema pensiero, in definitiva una proposizione che in assenza di rivelazione, di chiarezza, quindi in assenza di un intento di risoluzione aiuta a manipolare le situazioni quotidiane di vita, dove appunto la motivazione la causa di un azione  viene occultata perchè non consistente in un ambito di una dialettica minimamente logica e consequenziale, in altre parole, molte manifestazioni conflittuali nascono esclusivamente da un complesso d'inferiorità, che pur di mantenere occultato costringe ad arrampicarsi sugli specchi, mi è capitato di leggere alcuni commenti intrinsecamente analoghi nel contenuto su qualche blog di passaggio, e risposte totalmente differenti. La comunicazione è un aspetto molto complesso, non per i concetti o le parole usate, ma per l'intento che ci si mette riguardo a quel comunicare, la comunicazione richiede una linearità, un uso delle parole corretto e non scontato, dove scontato significa usare una definizione comune senza considerare che si possa scrivere un post intero che verta su solo due parole racchiuse in un concetto, dove sia le parole che il concetto possono avere significati diversi quasi per ogni lettore, se ci si pensa attentamente nessuno riuscirebbe più a scrivere una parola. Meglio quindi scrivere di getto, senza riserve, il punto focale della comunicazione resta la risonanza
 e questa esula dall'intelligenza, dalla cultura, dai talenti, è la capacità di entrare nelle frequenze del momento, e chi vi deve entrare vi entra a prescindere dalla complessità o presumibile semplicità, La comunicazione ha una sua matematica e nello specifico una matematica spirituale con la quale è possibile sentire dall'altra parte quale parte di noi si sta esprimendo, quando è l'anima a comunicare o il mentale, ci vuole una certa sensibilità ed anche una conoscenza, ma aiuta molto a tenersi lontano dai conflitti derivati da quell'occultamento, che purtroppo è molto più comune di quanto ci si possa pensare ed anche causa di tanti equivoci, che spesso equivoci non sono.

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Commenti al Post:
giadaorientale63
giadaorientale63 il 04/04/10 alle 15:50 via WEB
una conversazione la tua molto interessante,l'ho letta tutta mi piace il tuo modo di esprimerti e la tua capacita' di gestire i discorsi.grazie.un saluto anna
 
 
donluisito
donluisito il 04/04/10 alle 16:18 via WEB
Grazie Anna.. bontà tua..;-)
 
xvaghestelledellorsa
xvaghestelledellorsa il 04/04/10 alle 18:41 via WEB
Ciao don Luis, più tardi vengo a leggerti con più calma, sto sistemando il pc, intanto Auguri di cuore per questi giorni di festa per ogni cosa a te cara :)
 
 
donluisito
donluisito il 04/04/10 alle 20:22 via WEB
Ciao mia Cara amica felice di rivederti *__*
 
arej
arej il 05/04/10 alle 12:14 via WEB
dico.. e ce la prendiamo tanto x uno pseudo-io che s'affaccia - dice la sua e si defila? innocuamente? ma hai idea una ciurma di ragazzi che che ti mettono in mezzo alla loro pasquetta? e io che ci sto...- Dunque.. la comunicazione...sono proprio le nostre parti occulte che deviano- stordiscono- spostano le comunicazioni e i contenuti. Ma perciò abbiamo fatto e facciamo tutto sto lavoro di lasciarci rivoltare come calzini.. sempre e solo per vedere le parti di noi, metterle in luce e lasciarle andare - qualsiasi esse siano. E' qui che il teatrino diventa strategia, se la sappiamo utilizzare. Siamo sempre là.. siamo consapevoli che i nostri io vanno e vengono, sono sganciati dal nucleo di noi stessi... che poi - sto nucleo - si sposta sempre più verso la indifferenziazione - o , ancora ci identifichiamo con i nostri io e ruoli conseguenti? ..Discorso vecchio. Il viaggio... prende, porta.. sposta - gli io sono zavorra al viaggio... buona pasquetta, Gian
 
 
donluisito
donluisito il 05/04/10 alle 13:15 via WEB
Grazie Cara anche a te, ma c'è anche un altro messaggio nel post, un invito alla resa, tutto ormai è visibile, è difficile nascondersi dietro questi giochi, ognuno sia quello che sia.. che forse è meglio.. un sorriso Fra *__*
 
   
arej
arej il 06/04/10 alle 23:07 via WEB
la resa, sì. in definitiva la cosa che ci attira di più. notte
 
taiji
taiji il 05/04/10 alle 21:15 via WEB
Sempre molto arguti ed interessanti i tuoi post, grazie per il commento al mio post, sono d'accordo solo dopo aver abbracciato il silenzio si può veramente persersi nell'abbraccio dell'amore. Grazie ancora serena notte Gio
 
 
donluisito
donluisito il 05/04/10 alle 21:59 via WEB
Grazie Giò era un bel post il tuo, piacevole ed utile ad una riflessione, questa è la pulsione che mi accompagna a commentare e condividere, è stato un piacere Gian *__*
 
sabrysss
sabrysss il 06/04/10 alle 09:35 via WEB
Interessante post, un abbraccio e buona giornata :-) namaste Sabry
 
 
donluisito
donluisito il 06/04/10 alle 09:43 via WEB
Namastè Sabry *__*
 
ilmonello2005
ilmonello2005 il 07/04/10 alle 10:46 via WEB
Caro maestro,io ascolto il tuo consiglio e scrivo di getto altrimenti incomincerebbe un processo di occultamento che già è dettato dalla scelta della parola giusta,dalla forma,dal cercare di dire qualcosa che possa compiacere...tutti questi artifici nella comunicazione portano allo sprofondare del reale concetto che si vorrebbe esprimere...prendiamo ad esempio noi due in questo momento...Io non so cosa tu stia facendo,se mi leggerai subito,tra un'ora o domani...Lo stesso vale per te,anche se tu potrai guardare l'ora in cui io ho postato queste parole la comunicazione non è diretta e non potrai sapere dove mi trovo,in quale stanza,come sono vestita,se ho i capelli in disordine,il pigiama o ascolto musica ecc...La comunicazione in questo caso è già artificiosa ma non per questo se fossimo faccia a faccia le cose non lo sarebbero..Mi spiego...nella natura umana è insito quel desiderio di piacere agli altri e se io ti incontrassi oggi o domani senza avere una confidenza tale che mi permetterebbe di presentarmi in pigiama cercherei di vestirmi al meglio,atteggiarmi nel modo giusto cercare di dire le cose che io ritengo intelligenti...Quindi le pirandelliane maschere dell'uno nessuno e centomila sono più che mai veritiere...Paradossalmente se tu fossi una persona che conosco nel reale probabilmente non ti avrei mai confidato nulla,cosa che sono riuscita a fare nel virtuale anche se la complessità di una persona non si può evincere da un racconto di poche pagine...Io racconto dal MIO punto di vista e manca tutto il resto...Il contesto dove si sono svolti i fatti,i sentimenti che animano Il mio "Sempronio" e tutta la mia vita prima e durante...io posso solo esporre fatti e dal mio punto di vista...Come tu hai espresso i tuoi e dal tuo punto di vista..Naturalmente leggendo ho subito colpevolizzato tizio caio e signora x ,poichè sono portata a parteggiare per te,data la conoscenza che ho di te dalle tue parole.Ho immaginato addirittura fossero tuoi fratelli o comunque parenti...(Immaginato)....Ma l'artificio è sempre comunque presente,qui sul blog ancor più che nella vita reale checchè se ne dica...Io parlo con Caio ma per cosa ne so egli potrebbe essere una donna,un recluso,un pazzo,un adolescente,mio fratello dall'altra stanza....Ovviamente non sempre è così,possono nascere belle conoscenze ma il problema rimane...Cosa voglio comunicare? e soprattutto cosa recepiscono gli altri?da certe risposte si possono fare analisi differenti...Voglio io dare agli altri qualcosa?Oppure farmi vedere che so scrivere?oppure far comprare i miei libri?Cosa recepiscono gli altri?Mi ha donato qualcosa? è brava a scrivere? comprerò un suo libro?....Io direi si scatenino ben più disparate situazioni...Invidia,gelosia,senso di inferorità,bisogno di cercar favore,desiderio di compiacere...oppure semplicemente indifferenza...Insomma un tripudio di inconsce motivazioni....Sarebbe opportuno essere sinceri con se stessi ma forse è proprio li l'inganno...Con noi stessi siamo meno leali che che non con gli altri...Un abbraccio.Anto
 
 
donluisito
donluisito il 07/04/10 alle 12:14 via WEB
Cara Anto, innanzitutto caio sempronio, insomma il signor tal dei tali sono simboli per raccontare una dinamica, tu che fai teatro sai che si mette in scena una rappresentazione, mantenendo un risvolto psicologico dei personaggi nel filo della narrativa, è un aspetto chiave del teatro, così nella vita, se la visioniamo fuori dai canoni comuni o ordinari, e in un'ipotesi spirituale, siamo tutti qui a recitare una parte, con relativi risvolti, questa volta non psicologici o caratteriali, ma più propriamente simbolici, dove quei simboli rispecchiano una possibilità di mondo di altra dimensione, quindi con altre leggi, quelle appunto spirituali, in una chiave di comprensione della nostra esistenza. Per me virtuale o reale è lo stesso, è possibile in generale che nel virtuale ci si confidi e nella realtà no, ma con me, sono certo che la cosa sarebbe andata allo stesso modo, e lo dico perchè così è sempre andato per me. Sulle ultime domande che ti poni.. c'è una Via, è quella dell'azione disinteressata, Amore disinteressato, che non è una contraddizione in termini, ma un altro aspetto, sempre collegato ad una visione di un'altro stato dimensionale, collegato sempre ad una visione spirituale, quando parlo di spirituale intendo non direttamente visibile e percepibile, non materiale con tutto quello che ne consegua, fare le cose con lo spirito dell'essere Uno, tutti, di sentire la differenza tra armonia e dissonanza, tra utile ed inutile, tra piacevole e spiacevole, con l'attenzione appunto dell'Uno, che significa abbracciare lo spazio complessivo ed il tempo di ciò che facciamo, lo spazio ed il tempo di tutti, essere consapevoli delle conseguenze di ogni nostro movimento, sia esso verbale o altro, non è difficile, si tratta solo di essere responsabili, guardando le cose in sè e non gli altri, perchè gli altri siamo sempre noi, in questa ottica qualunque racconto o narrazione diventa solo una rappresentazione delle cose e rinunciando a specchiarsi negli altri fisicamente sia in attesa di considerazione o di amore o di qualcosa in cambio, siamo semplicemente nella vita, nella sua comprensione e credo naturalmente nella pace e nell'armonia tanto anelata. un sorriso *___*
 
lesfleur
lesfleur il 07/04/10 alle 16:34 via WEB
Ciao Don,i tuoi post sono tutti bellissimi ma spesso troppo profondi per la mia umile cultura..ma un sorriso te lo lascerò sempre con piacere caro amico:)))Les^^
 
 
donluisito
donluisito il 07/04/10 alle 16:36 via WEB
Uno sorriso vale sempre più di tutto mia Cara *__*
 
sabrysss
sabrysss il 09/04/10 alle 01:17 via WEB
I tuoi post sono molto belli e interessanti,complimenti. un abbraccio di luce Namaste Sabry
 
 
donluisito
donluisito il 09/04/10 alle 11:55 via WEB
Grazie Sabry:-) lo stesso i tuoi, con un qualcosa in più, che in questo tempo è difficile trovare.. Namastè *__*
 
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