Creato da donluisito il 23/10/2008

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Il Titanic simbolo del nostro viaggio

Post n°134 pubblicato il 23 Aprile 2010 da donluisito

La storia del Titanic è un simbolo molto rappresentativo e in stretta analogia con la storia ed il percorso della nostra civiltà.

dai punti focali appunto della storia è possibile raccogliere il senso del nostro viaggio nell'Universo. Vi sono diversi aspetti simbolici da leggere tra le righe, amando io il mare da sempre questo avvenimento mi ha toccato sin da bambino, ho letto poco a riguardo

ma sicuro ha mosso delle cose dentro di me, soprattutto delle memorie antiche, parlo di memorie di anima ovviamente.

Dopo aver visto il film ricordo di aver seguito o letto qualche altro indizio riguardante la sua storia, ma in linea generale, non so molto,

quello che so riguarda i simboli appunto e le analogie, perchè ogni evento possa essere colto nella sua essenza, non è necessario sapere molto, spesso anzi controproducente, in quanto ci si perde in particolari che non riguardano quei simboli, siano essi prodotti da chi li racconti

o da chi li legga, ma veniamo alle analogie. Il Titanic era in viaggio nel mare , la terra è in viaggio nello spazio, all'epoca questo evento, seppur

nel suo limitato contesto ha suscitato in molti un certo tipo di attenzione sia intellettuale che emozionale, con questo intendo, che ha colpito la fantasia di molti sotto vari aspetti, è stato immesso come prodotto della tecnologia, insomma un simbolo della produzione della nostra idea di evoluzione, quindi della nostra scelta tecnologica ed evolutiva come civiltà. Il Viaggio famoso quindi rappresenta il nostro viaggio come anime, cioè la nostra esistenza, sulla nave vi erano passeggeri trasportati sul mare , sulla terra vi sono anime trasportate nello spazio.

Allora come oggi c'era una forma di propaganda del sistema pensiero legato alle nostre scelte come civiltà, relative all'idea di evoluzione, ad

una certa forma di dominio tecnologico sulla natura o dentro la natura. Non sto parlando e non voglio parlare dell'uso della scienza riguardo all'atomo, non voglio parlare della bomba atomica e del suo significato, sarebbe scontato e già si è detto molto, non voglio parlare della manipolazione che la scienza ha fatto e continua a fare in merito all'uso della materia e dell'energia rispetto ad una utilità ed un benessere

generale. La storia del titanic basta a seguire una linea visibile di quello che ci può servire come simbolo. Il Titanic durante la navigazione

si scontra con un iceberg ed affonda in un tempo molto più veloce di quello preventivato ed immaginabile, ora lasciamo perdere le cause ascoltate o descritte dell'affondamento, tra l'altro cercando una foto da pubblicare per il post ho letto dei titoli sulle pagine di google, dai quali sembra che vi sia ancora molto da svelare a riguardo,ma volutamente non li ho letti per i motivi di cui sopra. Da una parte abbiamo una nave super tecnologica, e dall'altra un iceberg che rappresenta un simbolo interessante, nel suo apparire parziale rispetto alla sua totalità, parti visibili e parti nascoste. Oggi, nel 2009 la Nasa in un comunicato ufficiale riguardante gli effetti prossimi delle macchie solari sulla terra dichiara con una frase che mi ha colpito: " purtroppo l'evoluzione ci rende vulnerabili" questo perchè nel giro di pochi giorni il mondo sarebbe in ginocchio, dipendendo dalla tecnologia. Ora a questo se vogliamo aggiungere qualche altra cosa, possiamo guardarci ricordando il film, tutto quello che avveniva sulla nave, storie comuni, amori, odi, insomma uno spaccato anche quello della nostra realtà ordinaria, nel senso che nessuno dei passeggeri si rendeva conto di cosa accadeva realmente fuori perchè affidato al comandante ed all'equipaggio, alla tecnologia, insomma anche questo risuona forte con il nostro momento storico, vi è anche altro ma lascio ad ognuno di trovarsi i simboli, perchè così facendo si sentano meglio, quando siamo noi a trovarli e coglierli. Immagino che qualcuno potrà toccare ferro o qualcos'altro ma volevo solo passare una metafora, ribadendo quello che ho spesso detto in qualche post, siamo sulla stessa barca e solo sentirlo realmente

ci farebbe vivere con un'altra consapevolezza le nostre cose, ci farebbe abbandonare tutte le inutilità o i riempitivi, che crediamo ancora servire al nostro benessere , e ci aiuterebbe ad avere movimenti più armonici con quello che stiamo vivendo e dovremmo vivere prossimamente. La scelta collettiva come anime della via tecnologica intesa in questi termini è andata, ora tocca a noi prepararci ad essere nel nuovo, spiritualmente e fisicamente parlando.

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Commenti al Post:
ciubini.enrico
ciubini.enrico il 23/04/10 alle 11:57 via WEB
CIAO DONLUISITO... come stai ??? sei sempre ben preparato. un abbraccione...enrico
 
donluisito
donluisito il 23/04/10 alle 13:36 via WEB
Ciao Enrico bene, grazie, un sorriso *__*
 
canzonedellaterra0
canzonedellaterra0 il 24/04/10 alle 08:33 via WEB
buongiorno..sì è vero che siamo nella stessa barca e l'attenzione lavora anche su questo, quando passeggio per città mi soffermo a guardar le persone e rifletter come possono essere un altra me stessa quando in realtà sembra che ognuno sia dentro il proprio uovo con una corazza di sopra..tanti universi egoici..compreso il mio che comunque, giornata permettendo sfodera il suo sorriso a chi incrocia il suo sguardo e nota come i lineamenti si sciolgono da tensioni e paure, quasi stupiti che qualcuno possa sorridergli, ma auspico che un sorriso può lasciare il segno come una parola o un fiore che offre il suo splendore..ma la cosa da fare in questo momento è proprio rinforzarci a cominciare dal ns fisico tempio sacro e dalla ns mente adulta che tiene strette le redini delle emozioni, come avrai capito per me ciò è ancora difficile visto che quando son toccata personalmente dalle ingiustizie non riesco ancora a domare la mia tigre infuocata, ma comincio a comunicarci e dopo lo sfogo bestiale fa anche le fusa..volere è potere, un abbraccio
 
 
donluisito
donluisito il 24/04/10 alle 08:59 via WEB
Si.. comprendo il punto di vista.. Cara amica.. ma non è il solo stare sulla stessa barca da comprendere, ora è il momento di sentire che non siamo sulla stessa barca in gita su un laghetto, ma in mare aperto, un mare che tutte le nostre vite passate e presenti non ci hanno ancora spinto a conoscere, distratti da altro, un mare che confondiamo con un laghetto, non tutti sono o devono essere lupi di mare per poter navigare, ma al momento la gran parte sono sopra e non sanno dove e perchè e chi dovrebbe governare la nave non e' neanche un lupo di laghetto e fa e si sente lupo di mare.. io fuor di metafora, non vado per mare con gente inesperta o navigatori della domenica è una regola per il rispetto che porto verso il mare e non è paura di morire ma amare la vita, quindi dentro metafora mi risuona così.. mi si perdoni la schiettezza. un sorriso *__*
 
dragoritmico
dragoritmico il 24/04/10 alle 10:00 via WEB
L'analogia più forte è l'orchestra che continua a suonare sino alla fine.
 
 
donluisito
donluisito il 24/04/10 alle 10:39 via WEB
..anche.. un sorriso *__*
 
arej
arej il 24/04/10 alle 14:25 via WEB
analogia che va da fuori a dentro e viceversa, quando affrontiamo l'istanza uomo.. terra natura, ciò che siamo. Analogia che va da sopra a sotto quando ci mettiamo a cercare di dire chi è Dio rispetto a ciò che siamo noi, e quindi ciò che siamo noi. Tavola di Smeraldo. tavola.. unica salvezza nel naufragio? nell imprevisto tragico della navigazione? Allora, dico - oggi che la scelta tecnologica è andata oltre ciò che pensavamo e, l'aver perso il controllo di ciò che abbiamo scelto di diventare, fa sì che ci ritroviamo ad essere macchina non solo all'esterno. Lo siamo non solo nel corpo ma anche nelle emozioni, nei sentimenti, nei pensieri, nelle dinamiche , nel nostro darci un'immagine e un senso. Prima o dopo si è davanti a questo "rendersi conto " che: con l'essere macchina mio e dell'altro ho a che fare. Che faccio? scendo? dalla macchina? se sono macchina. E oltre non si va, nel senso che neanche che m'arrischi, che m'illuda, di far vedere all'altro la macchina che egli è. Un pò il discorso della matrix. Non scendo e, al momento, non so darmi un orientamento che porti il mio viaggio fuori, oltre, il mio essere macchina. Ma, la sto toccando , la macchina. Lo sto vedendo il mio essere macchina, in tutte le componenti elencate sopra. Ma lo vedo, quindi?...
 
 
donluisito
donluisito il 24/04/10 alle 15:57 via WEB
Sulla macchina ho risposto da te.. un naufragio non è mai totalmente imprevisto.. ognuno di noi nella vita avrà avuto un'esperienza senziente rispetto a qualcosa, anche allora pare che vi fosse qualcuno che sentiva ciò che sarebbe accaduto, perchè una parte di noi, quella collegata all'Anima, essendo fuori dallo spazio tempo, raccoglie segni e simboli già presenti in altre dimensioni, presentimenti e altro, la cura e la scoperta dell'Anima è il nostro unico strumento per navigare sulle rotte che abbiamo scelto di percorrere, quella tecnologia ha creduto di sostituire con i suoi strumenti le nostre facoltà da sviluppare, mantenendole regredite.
 
ilmonello2005
ilmonello2005 il 01/05/10 alle 14:49 via WEB
Post affascinante ,caro maestro.Sono molto interessata e apprendo una nuova chiave di lettura da un Punto di vista,il tuo, assolutamente unico,su di una storia di cui si è detto molto e romanzato altrettanto.Il Titanic trasportava anche diversità umane a livello di classi sociali,molto sentite e distinte all'epoca...Tra la I e La III c'era un abisso immane di privilegi e di sicurezza...Per questo i pochi sopravvissuti appartenevano alla classe agiata,mentre per gli altri non ci fu scampo...L'idea corale è comunque la morte,la fine di quelle vite,poichè irrisorio il numero dei sopravvissuti...La differenza di morire dovrebbe stare nel come si muore...la fine dei topi nelle stive e nelle cabine di terza,congelati o annegati i primi...Eppure una mezza possibilità di salvezza per loro c'era...Rapportandola ai tempi odierni,questa storia troveremmo penso le medesime analogie..Un fenomeno che distruggesse la terra porterebbe alla salvezza di pochi,forse dei privilegiati...ma questa è selezione naturale o ingiustizia sociale?Ciao,maestro.. Felice week end.Un abbraccio
 
 
donluisito
donluisito il 01/05/10 alle 22:18 via WEB
Si Cara Anto questo era uno dei simboli ma credo che il finale nel caso in questione, se di finale si può parlare, andrà diversamente, perchè quei fenomeni è vero che sono molto possibili, ma hanno anche una chiave di lettura diversa, non certo punizione divina, ma puramente un effetto di una serie di cambiamenti energetici del pianeta con risvolti fisici, quindi anche delle coscienze in oggetto e presenti sulla terra al momento e semmai vi fosse qualcosa da pagare il prezzo sarebbe dell'essere umano a prescindere dai ceti e dalle razze, perchè non credo verosimile un'idea di assoluto di ordine o di un Dio che punisca, ma le cose solo conseguenze di un processo evolutivo. felice week end a te *__*
 
   
ilmonello2005
ilmonello2005 il 02/05/10 alle 13:15 via WEB
Sono assolutamente d'accordo sull'idea di un Dio che non punisce...Quella della punizione divina è uno dei concetti più crudeli e terribili che siano stati inculcati...Ricordo da bambina che mi dicevano:"Non fare così perchè Gesù ti punisce"...Pazzesco...Non ci credevo allora e non ci credo adesso...la mia idea di Dio è molto semplice,forse fa sorridere...Dio,padre che non può fare del male ai suoi figli...Un padre che non manda disgrazie per fortificarci...Lo trovo aberrante che si possa amare un padre che ti regala malattia morte e disgrazie per renderti più forte...Avrei molto da dire ma il discorso spazia e spazierebbe in mille argomenti...Ancora troppe zavorre maestro,troppe...In questo caso del Titanic non farebbero che impedire la salvezza ancorandoti alla morte certa per l'impossibilità di fuggire...Nessuno sul Titanic sapeva di andare incontro alla morte ma pensavano di andare verso la Libertà e la Vita...Noi,genere umano ,sappiamo che il nostro viaggio terminerà con la Morte ..per questo bisognerebbe arrivarci più leggeri e sereni possibili...Chissà se ci sarà L'AMERICA,aldilà,o solo il sonno eterno degli abissi!?non lo sapremo mai perciò sarebbe il caso di vivere serenamente...*____*Difficile ...Un abbraccio
 
     
donluisito
donluisito il 03/05/10 alle 09:26 via WEB
la tua Idea di Dio, per quanto semplice come dici, è un'idea più saggia di quella punitiva, perchè la semplicità è sempre più saggia della complicatezza. La complicatezza è un fenomeno umano e naturale dello stato di coscienza della materia, quindi della terra e dei suoi abitanti. L'idea di Dio è un'idea antropomorfa, quindi limitata alla nostra conoscenza, se avessimo un'idea reale significherebbe essere altrove, non più in questa dimensione. le zavorre verranno mollate quando si dovrà correre o nuotare e quel peso capiremo che ce lo impedisce. Arrivarci leggeri è una condizione indispensabile ma richiede un intento e una scelta di Anima, quello di rinunciare alle sofferenze ad esempio, che è difficile, ma se ci pensi anche difficile il pensare che facciano parte della nostra vita, sembrando che tutti ricerchino pace serenità amore felicità, di fatto la sofferenza la produciamo noi nell'interazione con le cose della vita, non ci è imposta da nessuno, tantomeno da un Dio un abbraccio *__*
 
     
ilmonello2005
ilmonello2005 il 06/05/10 alle 13:15 via WEB
Forse te l'avevo già detto,perdonerai la ripetizione...Un giorno un sacerdote mi disse:"Siamo troppo complicati per capire Dio..." Ti auguro un felice week end anticipato,e ti ringrazio per le tue risposte esaustive che sempre mi concedi.Un abbraccio.Anto*___*
 
     
donluisito
donluisito il 06/05/10 alle 14:26 via WEB
Un abbraccio a te Anto *__*
 
deainfinita
deainfinita il 02/05/10 alle 01:13 via WEB
A volte si vuole intenzionalmente naufragare...ci facciamo del male tacitamente... Un salutone. Notte notte
 
 
donluisito
donluisito il 02/05/10 alle 08:52 via WEB
Spesso si naufraga per finire comunque nelle acque, simbolicamente le emozionalità, quando in realtà potremmo entrarci serenamente con lo stesso spirito di quando ci bagnamo e nuotiamo o ci facciamo cullare dalle stesse..*__* un abbraccio mia Cara
 
arej
arej il 03/05/10 alle 23:02 via WEB
e naufragando naufragando... da qualche parte siamo..
 
 
donluisito
donluisito il 04/05/10 alle 13:45 via WEB
*__*
 
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